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UNA DANZA COMUNE DELLA DIGNITÀ
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Al Festival mondiale delle Resistenze e delle Ribellioni, racconta
Gustavo Esteva, sono venuti quelli che della rivoluzione hanno fatto
un verbo. Sanno che non si tratta di pensarla, di immaginarla, di
sognarla. Non si tratta di prepararla, programmarla e, pensate un po',
non si tratta neppure di farla. Si tratta di viverla, la rivoluzione.
Di sperimentarla giorno per giorno. Si tratta, come diceva Iván
Illich, di vivere il cambiamento anziché dipendere dall'ingegneria
sociale. Non c'è bisogno di occupare o distruggere gli apparati
putrefatti della dominazione per sostituire gli amministratori statali
perché ballino un'altra musica. Si tratta di ballare la nostra
musica. Gli zapatisti dell'Ezln e gli indigeni messicani del Cni hanno
convocato il Festival ma cedono la prima parola ai compagni e ai
familiari degli studenti assassinati e desaparecidos della scuola
normalista rurale di Ayotzinapa. La loro tragedia è il simbolo della
rottura, del momento in cui è caduto il velo che occulta l'orrore in
cui vogliono farci vivere. Per questo il Festival nasce nel dolore e
per il dolore, celebra l'agonia di un sistema che corre verso la
distruzione della società e del pianeta ma è anche una festa, una
“danza comune della dignità” L'ARTICOLO COMPLETO DI GUSTAVO
ESTEVA
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http://comune-info.net/2014/12/una-danza-comune-della-dignita/>
SCONGIURO CONTRO IL NAZISMO FUTURO
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http://comune-info.net/2015/01/scongiuro-contro-nazismo-futuro/>
"Gli abbiamo detto che la rabbia non è bene
Bisogna vincerla, bisogna fare pace
Ma che essere cattivi poi conviene
Più si grida, più si offende e più si piace
(...) Gli abbiamo detto che tutto è intorno a loro
La vita è adesso, basta allungar la mano
Gli abbiamo detto che non c'è più lavoro
E quella mano la allungheranno invano
(...) Gli abbiamo detto che l'aria è avvelenata
Perché tutti vanno in macchina al lavoro
Ma che la società sarà salvata
Se compreranno macchine anche loro
(...) Speriamo che la rabbia dei bambini
Non ci presenti un conto troppo duro".
Quelle di Bruno Tognolini sono poesie furiose, amare, spassose, da
leggere per ribellarsi, per ridere, per consolarsi, per cominciare a
guardare il mondo con occhi diversi LA POESIA COMPLETA DI BRUNO
TOGNOLINI
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SI RIEMPIONO LA BOCCA A PARLAR DI SCUOLA
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http://comune-info.net/2014/12/si-riempiono-bocca-parlar-scuola/>
"Si riempiono tutti la bocca a parlar di scuola. La classe dirigente,
quella che siede su comode poltrone, non ha la più pallida idea di
cosa voglia dire non avere sedie a sufficienza per i tuoi alunni,
abbastanza colori o abbastanza fogli su cui avrebbero tanto desiderio
di disegnare il loro cielo, i loro aquiloni, le loro speranze. Al di
là di tante magiche ricette, l'amara realtà è che docenti e scuola
sono in sofferenza…. Noi insegnanti siamo sempre più soli, con
sfide e lotte quotidiane. Lo sai bene che la scuola è il mezzo più
potente per sconfiggere le diseguaglianze. Fai di tutto perché speri
tanto che ciò che viene detto, spiegato e vissuto - gesti solidali e
non egoistici, cooperativi e non competitivi -, esca dall'aula,
accompagni i ragazzi nelle strade del mondo. L'hai capito bene che
potranno dimenticare i Babilonesi, gli Egizi, i Sumeri, ma un buon
insegnamento, quello no, non si dimentica mai…. Potranno impoverirci
quanto vogliono ma noi possiamo decidere in quale direzione andare:
siamo sempre noi a fare la differenza. Questa è la nostra speranza,
la nostra forza. Non è poco. Buon anno e buon cammino a tutti!" LA
LETTERA COMPLETA DI ROSETTA CAVALLO, MAESTRA, PER IL 2015
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http://comune-info.net/2014/12/si-riempiono-bocca-parlar-scuola/>
MAFIA CAPITALE E IL MONDO AL CONTRARIO
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http://comune-info.net/2014/12/mafia-capitale-mondo-mezzo-mondo-contrario/>
Le indagini di Roma sono l'ennesima dimostrazione che il sistema ha
bisogno della Mafia per gestire denaro, potere e conflitti (dai
migranti ai rifiuti) propri di una società capitalista. L'importante
è trasformare la rabbia contro i potenti in un odio sterile e far
capire a quelli di sotto che c'è sempre qualcuno più giù col quale
prendersela: è la teoria del mondo di mezzo. Un conflitto che deve
somigliare a una catena alimentare dove il pesce medio mangia quello
piccolo e il piccolo si nutre del piccolissimo, e tutto ciò per
alimentare il pesce più grosso e distribuire poche briciole a cascata
per tenere tutti i pesciolini tranquilli. Se la catena si rovesciasse
sarebbe drammatico per chi gestisce questo sistema L'ARTICOLO COMPLETO
DI ASCANIO CELESTINI
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http://comune-info.net/2014/12/mafia-capitale-mondo-mezzo-mondo-contrario/>
► MAFIA CAPITALE. RICOMINCIAMO DA QUI
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http://comune-info.net/2014/12/mafia-capitale/>
Lettera aperta
CONDIVISIONE, CONVERSIONE ECOLOGICA, COMUNITÀ
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http://comune-info.net/2015/01/conversione-ecologica-condivisione/>
Conversione ecologica significa riconversione strutturale della
produzione per ridurre l'aggressione alle risorse della natura e lo
sfruttamento di uomini e donne, ma anche conversione personale del
nostro stile di vita. Per la prima occorre la più larga
partecipazione dal basso delle comunità locali e sperimentare nuove
produzioni: diffondere fonti energetiche rinnovabili, promuovere
l'efficienza energetica, favorire l'utilizzo di veicoli in forma
condivisa, sistemi di riciclo, coltivazioni ecologiche. Per la
conversione personale, invece, serve prima di tutto condivisione:
degli acquisti, della cura (dei bambini, degli anziani, dei malati),
ma anche condivisione e scambio di beni e saperi. La conversione
ecologica è in ogni caso un processo di “riterritorializzazione”,
perché la “riterritorializzazione”, spiega Guido Viale, è una
delle poche risposte adeguate al problema centrale posto dalla
globalizzazione liberista: la competizione sempre più serrata
L'ARTICOLO COMPLETO DI GUIDO VIALE
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http://comune-info.net/2015/01/conversione-ecologica-condivisione/>
► ALTRI ARTICOLI SUI TEMI DELLA CONVERSIONE ECOLOGICA
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http://comune-info.net/tag/conversione-ecologica/>
COLTIVIAMO COMUNITÀ
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http://comune-info.net/2014/12/coltiviamo-comunita/>
Un'azienda agricola biologica composta da un caseificio, due ettari e
mezzo di campi, un agriturismo a conduzione familiare. Il contadino
proprietario cerca qualcuno che vuole prendersi cura di quella
azienda. Alcuni gruppi di acquisto solidale del territorio pensano a
una cooperativa per gestire l'azienda: parte una campagna, “vogliamo
arrivare a 100 soci che versano 4.000 euro ciascuno”. Intanto,
alcuni hanno già cominciato a realizzare il progetto, facendolo. Chi
segue un corso da un agronomo del territorio esperto di filiera bio,
chi si occupa della semina e della mungitura, chi studia iniziative
dai quelle di tipo culturale ai laboratori, ai corsi di formazione. Il
loro obiettivo, dicono, è ridurre le distanze tra chi produce e chi
consuma, di ridurre soprattutto la contrapposizione L'ARTICOLO
COMPLETO DI MARCO BOSCHINI
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http://comune-info.net/2014/12/coltiviamo-comunita/>
► LA COOPERATIVA DI PAESE
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http://comune-info.net/2013/03/cooperativadipaese/>
► COLTIVARE TERRE ABBANDONATE
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http://comune-info.net/2013/09/tu-mi-dai-terreno-me/>
► GRUPPI DI ACQUISTO DI TERRENI
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http://comune-info.net/2012/09/gruppi-di-acquisto-di-terreni/>
► CUSTODI DI UNA FATTORIA POPOLARE
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http://comune-info.net/2014/12/custodi-fattoria-popolare/>
GIUSTIZIA È FATTA: DOÑA MAXIMA RESTA A CASA
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http://comune-info.net/2014/12/giustizia-fatta-dona-maxima-resta-casa/>
Non è stato ucciso nessuno e dovranno trascorrere ancora molti anni
prima che una donna diventi presidente del Perù. Eppure, dalle aule
giudiziarie di un paese andino che ha visto e raccontato pagine
leggendarie sulla resistenza dei comuneros e dei campesinos, arriva
una notizia di eccezionale importanza. Una notizia buona, una volta
tanto. Doña Maxima Atalaya, la señora Chaupe, uno dei simboli più
semplici e straordinari dell'opposizione all'avanzata del devastante
business minerario e della sua ideologia, l'estrattivismo sviluppista,
potrà vivere sulla sua terra (andate a rileggere una storia bella qui
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http://comune-info.net/2013/03/la-donna-invisibile/>
). I giudici hanno dato ragione a lei e torto alla potente compagnia
mineraria Yanacocha, che le aveva fatto bruciare la casa. Per questa
volta abbiamo vinto noi L'ARTICOLO COMPLETO DI ALDO ZANCHETTA
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http://comune-info.net/2014/12/giustizia-fatta-dona-maxima-resta-casa/>
LORO DISTRUGGONO? E NOI RIPIANTIAMO
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http://comune-info.net/2014/12/distruggono-ripiantiamo/>
La resistenza palestinese raccontata da un alberello di origine
caraibica sfuggito alla furia dell'esercito israeliano e alle
motoseghe dei coloni. Tre piante di Psidium guayava, da noi più nota
come guava e jawafa nella Striscia di Gaza, sono partite dalla
Palestina e arrivate in Italia viaggiando in una valigia. Una cresce
florida e darà i suoi preziosi frutti in un assolato giardino di
Scalea, le altre mettono rami e foglie su un balcone romano. La
famiglia delle mirtacee, con i suoi meravigliosi fiori bianchi, è
certamente orgogliosa di questi suoi straordinari esemplari. Anche
perché raccontano, a chi sappia ascoltare, come la resistenza, la
capacità di lottare e restar vivi anche quando ci viene sottratta la
libertà (e perfino la luce), riesce sempre a sorprenderci. Non è poi
così raro che la vita si diverta, come Mohammad nelle serre di Beit
Lahia, a farsi beffe di chi trascorre gran parte del suo tempo a
cercare inutilmente di spegnerla e umiliarla L'ARTICOLO COMPLETO DI
PATRIZIA CECCONI
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http://comune-info.net/2014/12/distruggono-ripiantiamo/>
ROMA NON È COPENAGHEN
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http://comune-info.net/2014/12/roma-non-e-copenhagen/>
Cittadini che si autorganizzano, commercianti che chiedono la
pedonalizzazione, confronti/sopralluoghi in strada con l'assessora
alla mobilità: la pedonalizzazione di via Urbana, centro storico di
Roma, è diventata una notizia ma anche una lente di ingrandimento.
Che mostra pezzi di città immersi in paure, "tranquillità" e luoghi
comuni ("Roma non è Copenaghen", insomma non sarà mai accogliente
per pedoni e ciclisti), ma anche gruppi di cittadini che rifiutano il
dominio del “Voglio la macchina sotto casa”, per sperimantare un
modo diverso di vivere il quartiere L'ARTICOLO COMPLETO DI ROTAFIXA E
UN APPUNTAMENTO
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http://comune-info.net/2014/12/roma-non-e-copenhagen/>
NON GIOCHIAMO CON IL DEBITO
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http://comune-info.net/2014/12/non-giochiamo-debito/>
L'evoluzione storica del debito dimostra in modo chiaro che la somma
mostruosa accumulata fin qui non è frutto di una vita al di sopra
delle nostre possibilità, ma solo l'esito di un progetto deliberato
per arricchire il mondo bancario a spese della collettività. Le
politiche fin qui perseguite, invece di affrontare il vero problema -
che è quello degli interessi - si sono concentrate sull'austerity per
garantire ai creditori sempre più soldi. La soluzione del problema
del debito passa attraverso un'altra strada che si chiama
“redistribuzione”: nell'immediato significa riforma fiscale (in
modo da prendere i soldi da chi li ha), riforma della Bce,
autoriduzione e congelamento degli interessi, ristrutturazione del
debito L'ARTICOLO COMPLETO DI FRANCESCO GESUALDI
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http://comune-info.net/2014/12/non-giochiamo-debito/>
IL CIBO FUORI DALL'INDUSTRIA
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http://comune-info.net/2014/12/cibo-fuori-dallindustria/>
Chi ha un'azienda agricola di piccole dimensioni è soggetto alle
stesse leggi che regolano l'agroindustria e la grande distribuzione
organizzata. Per restare a galla, i piccoli produttori sono costretti
a muoversi in circuiti informali. I prodotti “fatti in casa”
diventano così illegali, gli alimenti genuini clandestini. Oggi però
sono in aumento le persone che hanno deciso di convertire il mercato
del cibo in Italia ARTICOLO E RADIOTRASMISSIONE
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http://comune-info.net/2014/12/cibo-fuori-dallindustria/>
IL MERCATO DEL BIO VA IN BUS
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http://comune-info.net/2014/12/mercato-biologico-in-bus/>
A Toronto c'è un mercato di frutta e verdura che va nei quartieri
più disagiati e nelle periferie, luoghi nei quali manca la
possibilità di scegliere alimenti sani e biologici LA NOTIZIA
COMPLETA <
http://comune-info.net/2014/12/mercato-biologico-in-bus/>
GLI IMMOBILI VUOTI: TESORI DA UTILIZZARE
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http://comune-info.net/2014/12/immobili-vuoti/>
In Italia ci sono sei milioni di immobili inutilizzati: case, negozi,
ex fabbriche, ex scuole, ex caserme, ospedali non compiuti, ex case
cantoniere, stazioni, ex hotel ed ex centri commerciali, ex cascine,
ex malghe, ex masserie, chiese e conventi. Addirittura ex paesi
interi. Ma non abbiamo solo “roba vecchia”: esistono anche edifici
appena costruiti. Cemento gettato sulla terra per coltivare rendita
fondiaria. Cosa ne facciamo di questo enorme patrimonio? Poco o nulla.
E se trasformassimo quei luoghi in spazi sociali, culturali, per il
co-working? L'ARTICOLO COMPLETO DI DOMENICO FINIGUERRA
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http://comune-info.net/2014/12/immobili-vuoti/>
CREARE UN MONDO NUOVO <
http://comune-info.net/2014/12/creare-mondo/>
"La cultura indigena ci insegna a vedere le trasformazioni sociali in
una maniera differente, per cui ciò che cambia il mondo non è tanto
la lotta, ma la creatività umana - dice Raúl Zibechi - O meglio, la
lotta serve per cambiare il mondo, la creatività per crearne un
altro, e questo è femminile, pachamamico. Mi spiego meglio: non è
che la lotta non serva, abbiamo bisogno di difenderci dalle
aggressioni, recuperare la terra da coloro che l'han rubata, o la
fabbrica. Lì certamente è necessaria una lotta. Tuttavia non sarà
questa a inventare un nuovo mondo. Il mondo nuovo, si costruisce
lentamente e ci costringe a vedere un po' più in là del giorno di
domani. Come nella lotta contro il patriarcato: non si tratta di
prendere il potere, né di rivendicare una legge, ma di fare un lavoro
costante su qualcosa che ci attraversa tutti, profondamente"
L'INTERVISTA COMPLETA A RAÚL ZIBECHI
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http://comune-info.net/2014/12/creare-mondo/>
TAVERNA COMUNALE <
http://comune-info.net/2014/12/linguaggio-taverna/>
Per una volta, invece di cucinare articoli e interviste, abbiamo
aperto una Taverna Comunale: la Prima è andata in scena a Scup. Gran
bella serata. Vorremmo che di tanto in tanto, una volta al mese o giù
di lì, in luoghi diversi di Roma (per ora), le cene e i pranzi della
Taverna ci aiutassero a cum-vivere in allegria intorno a una tavola
con chi ci legge. Sarebbe anche un'occasione per fornire insieme, in
un'insolita associazione di avventori e cucinieri, un modesto sostegno
alla nostra fragile avventura di comunicazione indipendente. Dalle
cucine del Cinema Palazzo e del Laboratorio sociale 100celle arriva
già un profumo di cibo buono e di convivialità.... Chi altri? PER
PROMUOVERE INSIEME UNA TAVERNA COMUNALE SCRIVETE A
info@??? INTANTO BUONA LETTURA
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http://comune-info.net/2014/12/linguaggio-taverna/>
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