[Intergas] Fwd: [rigas] Mafia Capitale. Un'appello cui aderi…

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Szerző: Sandra
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Címzett: CNSM, ekonomi@inventati.org, intergas, gas-del-parco, abc-lombardia, comitatoauditmilano, comitatostopttipmilano@googlegroups.com
Tárgy: [Intergas] Fwd: [rigas] Mafia Capitale. Un'appello cui aderire e da diffondere



-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:     [rigas] Mafia Capitale. Un'appello cui aderire e da diffondere
Data:     Wed, 24 Dec 2014 14:50:39 +0000 (UTC)
Mittente:     Marica Di Pierri <maricadipierri@???>
Rispondi-a:     rigas@???
A:     forum energia <forumenergia@???>, a sud group 
<a-sud@???>, rigas lista <rigas@???>, biocidio 
lazio lista <biocidiolazio@???>, beni comuni lista 
<benicomuni@???>




* A SUD informa *

Di seguito l'appello firmato da oltre 60 realtà cittadine sul sistema
Mafia Capitale e le sue ripercussioni sui percorsi politici e di
costruzione di alternative in città cui aderire e da diffondere.


Mafia capitale. L’appello. “Altraeconomia o affari “loro”?”24
dicembre, 2014

/mafia capitale/Diffondiamo di seguito l’appello, promosso dalla rete
EcoSolPop Roma e Lazio e dalle realtà coinvolte nella gestione e nella
riprogettazione della Citta dell’Altra Economia di Roma e firmato da
oltre sessanta realtà cittadine, che denuncia le storture di un sistema
clientelare e criminale a danno del tentativo convergente, in marcia
ormai da anni, di costruire sperimentazioni di modelli di altra economia
diffusa in città. *In calce l’elenco delle adesioni sin ora giunti e
indicazioni per inviare la propria adesione, invitando tutti a leggere,
diffondere, aderire. */
/
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MAFIA CAPITALE. L’APPELLO
“Altraeconomia o affari loro?”
Le vicende che stanno emergendo attorno all’indagine “Mondo di mezzo”
colpiscono profondamente proprio quei soggetti, come noi, che con fatica
stanno da anni concentrando il proprio impegno per realizzare un nuovo
modello di economia fondato su valori e modalità che mettono al centro
le persone – tutte le persone ma soprattutto le più vulnerabili – il
rispetto e la cura per l’ambiente sia naturale sia frutto della cultura
secolare della nostra città e del nostro territorio.
Ci sentiamo colpiti come tutti i cittadini e cittadine oneste di questa
città.
Ci sentiamo colpiti come soggetti di quel mondo del terzo settore, della
cooperazione, della cooperazione sociale, del volontariato, della
finanza etica, del consumo responsabile, del commercio equo e solidale,
dell’associazionismo e dell’imprenditoria sociale che è stato ed è
vittima dei bandi truccati e delle ruberie, che mai si è coinvolto nei
disegni criminali di “Mafia capitale” ma che, ciononostante, rischia di
essere travolto dal giudizio sommario e dalle generalizzazioni che in
questi giorni vengono alimentati nell’opinione pubblica.
Ci sentiamo colpiti, in particolare, come soggetti di un’economia
“altra”, equa, sociale e solidale, che ha tra i suoi principi
irrinunciabili la partecipazione, la trasparenza e la lotta alla
corruzione, e che nulla ha a che vedere con l’arroganza di disegni che
perseguono logiche spartitorie di potere e fondi pubblici.
Siamo colpiti anche se negli anni abbiamo più volte tentato,
inascoltati, di attrarre l’attenzione dell’opinione pubblica e delle
istituzioni sull’assenza di trasparenza e partecipazione nell’azione
delle amministrazioni pubbliche, nelle collusioni e complicità
registrate nella gestione di esperienze pure “storiche” di altraeconomia
romana. La vicenda della “Città dell’altraeconomia” – citata ampiamente
nell’inchiesta come esempio di gestione che si intreccia con i
principali indagati e arrestati – è per noi, che quelle esperienze
abbiamo contribuito a far nascere, motivo di grande amarezza. Su questa
vicenda avevamo manifestato esplicitamente forti perplessità rispetto
alle modalità che hanno portato all’assegnazione di questo spazio
all’attuale Consorzio di gestione della Città dell’Altraeconomia.
Al di là delle indagini, crediamo per questo che anche alcune realtà del
mondo del sociale debbano assumersi una responsabilità politica e morale
per quello che è accaduto, in questo caso e per tutti gli altri episodi
–legati soprattutto alla cooperazione sociale – che sono all’esame degli
inquirenti.
Nel confidare che l’indagine della magistratura in tempi brevi faccia
piena luce su tutti gli episodi di criminalità e di corruzione, accerti
responsabilità dirette, complicità e collusioni affinché la trasparenza
torni ad abitare in tutte le pieghe delle nostre istituzioni, a tutti i
livelli, chiediamo che

  * questa vicenda non diventi occasione per colpire i soggetti che
    hanno accumulato esperienza e know-how nella gestione di servizi,
    nella cooperazione e nell’impresa sociale come esperienze di
    “pubblico-non statale”, rivolte al bene comune e profondamente
    orientate all’efficacia dell’intervento nel contesto territoriale di
    riferimento, favorendo soggetti privati mossi prevalentemente da
    logiche efficientiste e di profitto
  * venga rivisto profondamente il sistema dei bandi pubblici e che, nel
    rispetto delle compatibilità economiche dei bilanci, siano
    considerati premianti criteri qualitativi
  * riguardanti la sostenibilità ambientale e sociale (con attenzione
    prioritaria sia ai destinatari dei prodotti/servizi sia ai
    lavoratori) e la promozione di percorsi realmente partecipativi
    portatori di un altro modello di sviluppo per questa città
  * la giunta di Roma Capitale, in questa direzione, riveda i criteri
    con i quali negli ultimi anni sono stati lanciati e approvati i
    bandi che hanno mutato i destinatari di assegnazioni di servizi e
    spazi pubblici e, qualora se ne ravvedano gli estremi, detti bandi
    siano immediatamente annullati. Crediamo che l’Amministrazione
    comunale in questa fase di revisione dei bandi , debba attivare
    anche pratiche di “auditing sociale” per far emergere eventuali
    elementi di valutazione che non possono esser desunti dalle
    procedure formali in essere. In particolar modo si faccia chiarezza
    sul percorso e sulle modalità che portarono all’assegnazione della
    Città dell’Altra Economia nel bando del 2012. E si riavvii un
    processo ampio e partecipato che porti a ridefinire quel luogo,
    ridandogli funzioni pubbliche di utilità sociale
  * si acceleri l’iter di proposte quali la proposta di legge regionale
    sulla “Riconversione ecologica e sociale” promossa da una ampia
    iniziativa di forze sociali ed imprenditoriali e recentemente
    presentata alla regione Lazio, affinché si ripropongano alla città e
    al territorio iniziative virtuose, sostenibili e partecipate, di
    rilancio economico e occupazionale
  * si riprenda urgentemente il lavoro del Tavolo dell’Altraeconomia,
    istituito a livello regionale, affinché tutte le realtà che sul
    territorio di Roma Capitale hanno trovato proprio in quel Tavolo un
    luogo importante di raccordo e di coordinamento possano trovare, a
    quel livello, interlocuzione e modalità di intervento entro quadri
    legislativi certi, fuori dalla logica degli affidamenti giustificati
    da non meglio specificate emergenze o ispirati solo alla logica del
    profitto a ogni costo
  * le amministrazioni regionali e comunali si impegnino a far cadere le
    accuse e ad operarsi per la difesa legale delle persone che
    nell’estate 2012 hanno tentato un’azione che, soprattutto alla luce
    degli ultimi eventi, va intesa come azione di resistenza in difesa
    dell’esperienza della Città dell’Altra Economia


Prime adesioni:
Assobotteghe, A Sud, Attac Italia, Attac Roma Action Diritti , Rete Gas
Lazio, , Coordinamento del Lazio Soci di Banca Etica, Social Pride
Roma, Cooperativa Binario Etico, Cemea del Mezzogiorno, Crap roma ,
Comitato regionale acqua pubblica, CNCA Lazio, Rete Gas Lazio, Consorzio
C.A.E,S, Associazione La Strada, Casa Internazionale delle Donne , Capo
Horn, Com.e.s, Coop Soc. Agricoltura Capodarco, Cooperativa Equazione,
Cooperativa Equobio, Associazione Fairwatch, Bottega Equovadis,
Laboratorio Itinerante della decrescita, Laboratorio Urbano Reset, Mag
Roma, Gas Gasper, Myra-Un mondo di bellezza, Cooperativa Il pungiglione
Coop. Soc., Ass. Reorient, Rete ONU, Solidarius Italia s.a.s., Tienda
Solidal Coop. Soc., Ass. Nuova Bauhaus, Energetica soc.coop.,, Occhio
del Riciclone, TERRE coop., Ermes soc co, Ciclofficina Nomade Gazometro
Associazione Persone Comuni, Terre Madri onlus , Scup, Cipax , Punto
Pace Pax Christi Roma, Reti di Pace, Terra Dolce ComE.S di Anagni,
Critical Shirts – Le T-shirts equo-solidali, Gas Tor Sapienza ,Centro
Culturale Morandi , Gas Mondi Possibili, Orti Urbani Garbatella, Ass
Economia &Felicità, Un ponte per, Corto Circuito Flegreo. Associazione
Inerculturale Villaggio Globale, laboratorio flegreo per la
sostenibilità ambientale e sociale, cooperativa FAIR, Gas La Spiga
Cantieri Comuni Centro Culturale e Associazione Michele Testa,La Nuova
Arca Soc.Cop.
Per aderire all’appello inviateci una mail a :
altraeconomiaroma@???
<http://asud.net/mafia-capitale-lappello-altraeconomia-o-affari-loro/altraeconomiaroma@yahoo.it>
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