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Aihe: [nuovopci] L’Accordo segreto Cuba-USA-Vaticanoe la lotta di classe


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Comunicato CC 36/2014 - 21 dicembre 2014

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L'Accordo segreto Cuba-USA-Vaticano e la lotta di classe

Con l'Accordo annunciato il 17 dicembre da Raul Castro e da Barack
Obama, i gruppi imperialisti USA mirano a integrare nuovamente Cuba nel
sistema imperialista mondiale e a rafforzare la guerra che conducono
contro i popoli dell'America Latina, in particolare contro il Venezuela
ora colpito anche da sanzioni, per ristabilire il loro pieno dominio sul
continente!

Le criminali manovre dei gruppi imperialisti USA sono destinate alla
sconfitta perché la rinascita del movimento comunista è in corso in
tutto il mondo e la crisi generale del capitalismo restringe i loro
margini di manovra e rende sempre più precario il loro potere negli USA
e a livello internazionale!

I progressisti di tutto il mondo in questi giorni giustamente
festeggiano la liberazione dei tre combattenti cubani prevista
dall'Accordo. Essi erano da 16 anni imprigionati nella carceri USA per
aver fatto fallire alcune delle criminali operazioni terroristiche
contro Cuba perpetrate dal governo federale USA direttamente con propri
agenti o tramite fuoriusciti reazionari cubani venduti all'imperialismo.


Altrettanto giustamente i progressisti di tutto il mondo festeggiano il
ristabilimento delle relazioni diplomatiche tra Cuba e gli USA: il
governo federale USA le aveva rotte 54 anni fa nel quadro delle varie
criminali misure aggressive con cui da allora i gruppi imperialisti USA
hanno cercato di soffocare la rivoluzione cubana. La mancanza di
relazioni diplomatiche favoriva le loro manovre criminali. Il
ristabilimento delle relazioni diplomatiche è il riconoscimento che le
loro manovre non sono servite allo scopo.

Ma con l'Accordo del 17 dicembre i gruppi imperialisti USA cambiano
linea per raggiungere lo stesso obiettivo. La sinistra borghese è
talmente accecata dalla rincorsa alla pace sociale e dal rifiuto e dalla
denigrazione della lotta di classe del proletariato ("storia di errori e
orrori" secondo Fausto Bertinotti e Paolo Ferrero), da non capire il
corso delle cose. Anche di fronte all'Accordo del 17 dicembre essa si
associa alla borghesia imperialista e al suo clero agli ordini del
Vaticano e presenta alle masse popolari l'avvenimento come la conferma
che la storia dell'umanità è il risultato della buona volontà e delle
buone intenzioni degli esponenti della borghesia imperialista: nel caso
concreto, di Barack Obama e del papa Bergoglio. Neanche il silenzio di
Fidel Castro sull'Accordo del 17 dicembre induce la sinistra borghese a
chiedersi il perché delle cose.

I gruppi imperialisti USA per loro natura non possono rinunciare
all'obiettivo di integrare nuovamente Cuba nel sistema imperialista
mondiale. Cuba socialista non solo li priva di un campo dove fare i loro
affari meglio di come li fanno in Messico, in Honduras e in altri paesi
dell'America Latina sfruttando l'alto livello scolastico della
popolazione cubana, ma fornisce un potente stimolo e sostegno a tutti i
movimenti progressisti e socialisti dell'America Latina, come si è visto
quando alla fine degli anni '90 Hugo Chavez e il movimento bolivariano
da lui capeggiato hanno preso il potere in Venezuela e dato il via al
"socialismo del XXI secolo".

I gruppi imperialisti USA per loro natura non possono rinunciare
all'obiettivo di ristabilire il loro dominio completo in America Latina
e la crisi generale del capitalismo rende questo obiettivo ancora più
necessario e urgente per loro. Prova ne è che mentre con la Corte
Pontificia contrattavano in segreto l'Accordo del 17 dicembre con Cuba,
hanno intensificato la loro guerra sovversiva e terroristica contro il
Venezuela, vi hanno aggiunto sanzioni economiche e stanno cercando di
stroncare il sistema economico della rivoluzione bolivariana, largamente
basato sull'impiegare la rendita petrolifera per il benessere delle
masse popolari e per lo sviluppo economico e civile del paese. La
Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e
sionisti ha fatto crollare il prezzo del petrolio quasi della metà, da
più di 100 a circa 60 dollari al barile. È la tattica, applicata allora
al prezzo del rame, con cui negli anni '70 hanno creato in Cile il
terreno per il colpo di Stato contro il governo Allende.

La nuova linea adottata dai gruppi imperialisti USA per integrare
nuovamente Cuba nel sistema imperialista mondiale fa leva su alcuni
aspetti della politica seguita da alcuni anni a questa parte dalla
direzione del Partito comunista cubano. Da alcuni anni Raul Castro e i
dirigenti prossimi a lui sostengono che Cuba incontra difficoltà per
risolvere le quali occorre stabilire un maggiore legame economico tra
Cuba e il sistema imperialista mondiale e dare maggiore spazio in Cuba
all'iniziativa economica privata cubana e straniera. Ovviamente la nuova
direzione del Partito comunista cubano dichiara che sia il legame con il
sistema imperialista sia l'iniziativa economica privata non significano
la rinuncia al socialismo, ma contribuiranno a porre basi più solide per
un successivo ulteriore rafforzamento sia del socialismo sia del ruolo
positivo di Cuba in sede internazionale. Ma le dichiarazioni e le buone
intenzioni di per sé non garantiscono nulla. Lo si è visto in Unione
Sovietica dove le belle dichiarazioni di Kruscev hanno aperto la via
alla decadenza e alla disgregazione del paese. Lo si è visto in Cina
dove le promesse di Teng Hsiao-ping hanno portato a un paese dove un
pugno di nuovi ricchi sfrutta la massa della popolazione e inquina il
paese intero, reso politicamente sempre più fragile e più esposto alle
manovre della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei,
americani e sionisti. Lo si è visto in molti altri dei primi paesi
socialisti reintegrati oramai nel sistema imperialista mondiale e
governati dagli storici oppositori del socialismo.

Sarebbe tuttavia sciocco da parte nostra pretendere di dire quale linea
i comunisti cubani dovrebbero seguire. Ogni misura concreta combina una
concezione del mondo, principi generali con l'analisi concreta della
situazione concreta. Sta al partito comunista cubano spiegare le ragioni
della sua politica, dato che l'elevazione della coscienza delle masse
popolari è un aspetto essenziale del comunismo, mentre tramare in
segreto è la prassi normale della borghesia imperialista e del clero
vaticano, degli sfruttatori in generale. Solo i comunisti cubani e le
masse popolari cubane possono trovare la strada per costruire il futuro
del loro paese e quindi anche decidere del ruolo che esso avrà nel
mondo. Il marxismo insegna che compito dei comunisti non è elaborare
interpretazioni del mondo, ma trasformarlo: cosa che si impara solo
facendola. È proprio della sinistra borghese proporre progetti che
restano sulla carta anziché impegnarsi a trasformare il mondo e quindi
scoprire quale è la linea di trasformazione propria del mondo che
bisogna seguire per trasformarlo effettivamente: da un seme possiamo far
nascere una pianta, non una sinfonia né una scorreggia. Compito di noi
comunisti italiani è instaurare il socialismo in Italia: questo è anche
il principale contributo che diamo alla rivoluzione socialista o di
nuova democrazia degli altri paesi.

Proprio per questo combattiamo anche la propaganda disfattista o
denigratoria che la sinistra borghese compie nel nostro paese. La
sinistra borghese cerca di distogliere le masse popolari dalla
rivoluzione socialista illustrando, ingigantendo e mistificando le
difficoltà accampate dalla direzione del Partito comunista cubano,
presentando gli oppositori del socialismo e gli aspiranti borghesi come
"masse popolari cubane": secondo la sinistra borghese sarebbero la
dimostrazione che il socialismo non è possibile. A fronte della
propaganda della sinistra borghese noi portiamo gli insegnamenti
dell'esperienza della prima ondata della rivoluzione proletaria.

Questa ha mostrato che un paese socialista è in grado di progredire, di
svilupparsi in ogni aspetto della vita in conformità agli interessi
delle masse popolari e di avanzare in ogni campo che interessa le masse
popolari a velocità maggiore dei paesi ancora capitalisti. Ha mostrato
anche che ogni paese socialista è in grado di far fronte con successo
alla controrivoluzione interna e internazionale.

I successi conseguiti dall'Unione Sovietica nei primi quaranta anni
della sua esistenza (1917-1956) in ogni campo della vita economica e
sociale e la sua vittoria nella guerra civile (1918-1920), nella guerra
contro la contemporanea aggressione di tutte le potenze imperialiste,
nella resistenza al blocco economico con cui le stesse potenze cercarono
di soffocarla e infine (1941-1945) nella guerra contro l'aggressione
della Germania nazista, ne sono la dimostrazione irrefutabile.

Lo stesso dimostrano i grandi progressi compiuti in tutti i campi dalla
Repubblica Popolare Cinese nei primi trenta anni della sua vita
(1949-1979) nonostante il blocco economico e le azioni sovversive dei
gruppi imperialisti più potenti del mondo.

Lo stesso dimostra la sconfitta inflitta dal popolo vietnamita prima
agli imperialisti francesi (1945-1954) e poi agli imperialisti americani
(1954-1975).

Lo stesso dimostra la stessa esperienza di Cuba: Cuba è di gran lunga il
paese dell'America Latina in cui le differenze sociali sono minori e il
paese meglio attrezzato per prevenire o far fronte alle calamità
naturali. È l'unico paese dell'America in cui i beni e i servizi
indispensabili per la vita sono assicurati a tutta la popolazione, dove
tutti possono godere dell'istruzione e dell'assistenza sanitaria e dove
anche la parte più povera della popolazione è incoraggiata in mille modi
a partecipare alla vita politica. Benché nella lotta in seno al
movimento comunista internazionale iniziata nel 1956 il Partito
comunista cubano abbia sempre sostenuto il revisionismo di Kruscev e di
Breznev, Cuba ha dato per molti anni un grande aiuto militare e
organizzativo a molti movimenti rivoluzionari dell'America Latina,
dell'Africa e del Medio Oriente: persino Nelson Mandela ha reso omaggio,
anche dopo la resa ai gruppi imperialisti, all'aiuto che Cuba socialista
ha dato alla lotta contro l'apartheid appoggiato dai gruppi
imperialisti. Anche negli ultimi decenni Cuba ha dato un grande sostegno
ai movimenti progressisti di altri paesi, in particolare dell'America
Latina: la svolta impressa al Venezuela e al resto dell'America Latina
dal movimento capeggiato da Hugo Chavez ha ricevuto un inestimabile e
multiforme sostegno da parte di Cuba. Cuba fornisce ancora oggi molti
aiuti alle masse popolari di altri paesi, soprattutto nel campo
dell'istruzione e dell'assistenza sanitaria.

Ma l'esperienza della prima ondata della rivoluzione proletaria ha
dimostrato anche che ogni paese socialista è sì in grado di far fronte
con successo alla controrivoluzione interna e internazionale e di
progredire in campo economico e negli altri campi della vita delle masse
popolari, ma alla condizione che la sinistra del partito comunista
sappia impedire che la destra del partito prenda il sopravvento e assuma
la direzione del paese.

Ha dimostrato anche che tutte o almeno gran parte delle istituzioni
politiche, economiche e sociali di un paese socialista devono essere
dirette da persone dedite senza riserve alla causa del comunismo e da
organismi decisi a proseguire a ogni costo la marcia verso il comunismo,
sicuri di poterlo fare perché il processo che essi promuovono trasforma
la società borghese secondo la sua propria linea di sviluppo, le fanno
compiere lo sviluppo che essa deve compiere mossa dalle sue proprie
contraddizioni (come una donna incinta che deve a tempo debito
partorire) e che i comunisti promuovono facendo leva sui presupposti del
comunismo (sulle condizioni oggettive e soggettive del comunismo) fino
ad un certo punto già maturati nella società borghese.

Ha dimostrato anche che per compiere con successo quest'opera i
comunisti devono assimilare profondamente il materialismo dialettico e
la concezione comunista del mondo fino a usarli con maestria come metodo
per conoscere e trasformare la società.

Ha dimostrato anche che il processo che i comunisti promuovono è tanto
più facile quanto maggiore è lo sviluppo che il capitalismo ha raggiunto
nel paese, ma che in ogni partito comunista inevitabilmente si riproduce
ripetutamente uno scontro tra due linee:

- la linea di quelli (la sinistra del Partito) che di fronte alle
difficoltà dell'avanzata verso il comunismo (alle doglie del parto)
scoprono le vie da seguire facendo con il materialismo dialettico e la
concezione comunista del mondo l'analisi concreta della situazione
concreta,

- la linea di quelli (la destra del partito) che sono influenzati dalla
borghesia e dalle vecchie classi dominanti, sono succubi delle abitudini
che ereditiamo dalla storia di divisione e oppressione di classe che
abbiamo alle spalle, pensano di risolvere le difficoltà della società
socialista adottando i metodi di direzione della borghesia.

La sinistra dirige la società facendo leva _principalmente_ sulla
mobilitazione delle masse popolari, sull'elevamento della loro coscienza
e sul rafforzamento della loro organizzazione. La destra dirige la
società facendo leva _principalmente_ sulla sottomissione delle masse
popolari ai piani e ai programmi elaborati dai dirigenti e sui benefici
che una parte di esse trae dalla loro esecuzione: una linea che produce
inevitabilmente clientelismo, corruzione dei dirigenti, inerzia e
disgregazione delle masse popolari, arretramento. Kruscev nel 1956 avviò
la corrosione e la decadenza dell'Unione Sovietica facendo adottare
programmaticamente, sistematicamente ed esclusivamente questo secondo
metodo di direzione con il pretesto che era grazie a quel metodo di
direzione che i gruppi imperialisti USA avevano alzato il livello di
vita medio della popolazione molto più in alto di quello medio
dell'URSS. Kruscev nascondeva

1. che i gruppi imperialisti USA stavano godendo di un periodo di
ripresa e sviluppo dell'accumulazione del capitale grazie alla fine, a
seguito della seconda Guerra Mondiale, della prima crisi generale del
capitalismo,

2. che i lavoratori americani godevano delle ricadute che l'avanzamento
del movimento comunista nel mondo aveva in tutti i paesi imperialisti,

3. che il livello medio di vita della popolazione USA nascondeva
differenze abissali tra ricchissimi e poverissimi (due polli a uno e
zero polli a un altro, fanno in media un pollo a testa), mentre in URSS
lo scostamento dei privilegiati e dei più modesti dal livello medio era
piccolo,

4. che i gruppi imperialisti USA disponevano dei sovrapprofitti estorti
alle masse popolari dei paesi oppressi dal sistema imperialista
mondiale,

5. che mentre l'URSS era partita da un livello arretrato nel 1914 e
aveva subito le distruzioni di due guerre mondiali, della guerra civile,
dell'aggressione delle potenze dell'Intesa e nonostante questo aveva
ricostruito e fatto enormi progressi, gli USA erano già all'inizio del
XX secolo il paese più ricco e avanzato del mondo e la prima potenza
mondiale e avevano tratto enormi vantaggi economici dalle due guerre
mondiali.

Kruscev era un truffatore, quali che fossero le sue soggettive
intenzioni. Oggi le masse popolari dei paesi che componevano l'Unione
Sovietica e quelle di tutto il mondo pagano le conseguenze atroci della
sua opera nefasta e truffaldina continuata da Breznev e completata da
Gorbaciov.

La decadenza e il crollo dei primi paesi socialisti sono ovunque stati
causati non dall'esterno (dall'attacco della borghesia imperialista e
del suo clero), ma dall'interno (dal fatto che la sinistra del Partito
comunista non ha saputo, a causa dei suoi propri limiti nella
comprensione delle condizioni, delle forme e dei risultati della lotta
di classe, impedire che l'ala destra del partito, quella che subisce
l'influenza della borghesia e si giova del sostegno della borghesia e di
quanto di arretrato ereditiamo dalla storia, prendesse la direzione del
paese).

Stante questi insegnamenti della prima ondata della rivoluzione
proletaria, siamo certi che, quali che siano le intenzioni di Raul
Castro e dei dirigenti cubani riuniti attorno a lui, gli effetti reali
dell'Accordo del 17 dicembre tra Cuba e gli USA con il patrocinio del
Vaticano dipendono _in definitiva_ dalla rinascita del movimento
comunista nel mondo, quindi anche dal contributo che noi diamo ad essa
promuovendo la rivoluzione socialista nel nostro paese, un grande paese
imperialista sede della Corte Pontificia. Le masse popolari cubane
sperimenteranno ben presto gli effetti _immediati_ di quell'Accordo
contrattato in gran segreto e nell'eloquente silenzio di Fidel Castro,
perché dovranno difendersi dai gruppi imperialisti che già si aggirano
nel cielo di Cuba come avvoltoi avidi dei profitti che possono ricavare
sfruttando le masse popolari cubane e quello che con il socialismo esse
hanno finora costruito e creando a Cuba un pugno di nuovi ricchi a spese
della massa della popolazione. Gli effetti _immediati_ dell'Accordo li
sperimenteranno ben presto anche le masse popolari dell'America Latina e
di altri paesi che ancora oggi ricevono da Cuba aiuti di vario genere
che i gruppi imperialisti USA cercheranno in ogni modo di far cessare.

Quanto a noi comunisti italiani, noi lotteremo con tutte le nostre forze
per accelerare la rinascita del movimento comunista nel mondo e quindi
principalmente per instaurare il socialismo nel nostro paese. In questo
modo renderemo vani anche i nuovi sforzi compiuti con pallottole
zuccherate dalla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti
europei, americani e sionisti e dal Vaticano per protrarre il loro
dominio sul mondo nonostante la crisi generale del loro sistema sociale
e del loro sistema di relazioni internazionali.

VIVA I PARTITI E GRUPPI COMUNISTI CHE SOTTO TUTTI I CIELI LOTTANO PER LA
RINASCITA DEL MOVIMENTO COMUNISTA!

COSTITUIRE OVUNQUE NELLA CLANDESTINITÀ COMITATI DI PARTITO!

FARE CONFLUIRE OGNI LOTTA IN UNA RETE CHE COSTITUISCE IL GOVERNO DI
BLOCCO POPOLARE E MARCIA VERSO L’INSTAURAZIONE DEL SOCIALISMO: QUESTA È
LA GUERRA POPOLARE RIVOLUZIONARIA CHE IL NUOVO PARTITO COMUNISTA
PROMUOVE, QUESTA È L’IMPRESA A CUI DEVONO CONCORRERE TUTTI GLI ELEMENTI
AVANZATI E COSCIENTI DELLE MASSE POPOLARI!

NON CHIEDIAMO DI ESSERE D’ACCORDO CON NOI, MA DI METTERSI ALL’OPERA PER
FARE DELL’ITALIA UN NUOVO PAESE SOCIALISTA!

_**************_

_Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste
nell'usare TOR [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html
[7]_], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle
caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica
del Partito [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html [7]_].
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