[RSF] FW: [patrimoniocomune] su sito di patrimonio comune: …

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Auteur: pilar castel
Date:  
À: forumroma@inventati.org
Sujet: [RSF] FW: [patrimoniocomune] su sito di patrimonio comune: CEMENTO=MAFIA CORTEO 18 DICEMBRE


Date: Wed, 17 Dec 2014 09:25:56 +0000
From: sarasarait@???
To: vihk86@???; sal-al@???; patrimoniocomune@???; ri_pubblica@???; crap_mailinglist@???; benicomuni@???; deliberiamoroma@???
Subject: Re: [patrimoniocomune] su sito di patrimonio comune: CEMENTO=MAFIA CORTEO 18 DICEMBRE


A me sembra sia importante andare .Sara        Da: Sofia Costanza <vihk86@???>
 A: salvatore altiero <sal-al@???>; "patrimoniocomune@???" <patrimoniocomune@???>; "ri_pubblica@???" <ri_pubblica@???>; crap <crap_mailinglist@???>; "benicomuni@???" <benicomuni@???>; "deliberiamoroma@???"
 <deliberiamoroma@???> 
 Inviato: Mercoledì 17 Dicembre 2014 10:22
 Oggetto: [patrimoniocomune] su sito di patrimonio comune: CEMENTO=MAFIA CORTEO 18 DICEMBRE


ciao a tutt*se volete la notizia e l'appello sono state pubblicate sul sito di patrimonio comune per la diffusionesofiCar@, domani ore 17:30, in via millevoi, il Coordinamento Agro Romano Bene Comune ha organizzato un corteo sui temi della speculazione edilizia legata agli affari sporchi di criminalità, politica e imprenditoria. Un'occasione in più per prendere iniziativa sul tema delle lotte ambientali e, al tempo stesso, creare rete con realtà che provano a prospettare un'alternativa rispetto ai temi della difesa e democrazia dei territori, dell'opposizione alla loro messa a profitto, dei beni comuni. Sotto e a questo link l'appello. Partecipiamo o almeno diffondiamo. SEGNALIAMO EVENTUALI ADESIONIUn saluto,Salvatore CEMENTO = MAFIA 18 DICEMBRE ORE 17,30 VIA MILLEVOI…RIPRENDIAMOCI LA CITTA’Categories: General“Corteo per una legalità sostanziale per il bene comune e a difesa del paesaggio ”Che i poteri forti indirizzassero le scelte pubbliche a loro esclusivo profitto sulla “pelle dei cittadini”, calpestando la loro salute, devastando i territori e distruggendo il paesaggio, in qualche modo lo abbiamo sempre saputo e denunciato. E per questo ci siamo sempre battuti.Ora però la
 Procura di Roma, con l’inchiesta giudiziaria “mondo di mezzo”, ha squarciato il velo che occultava tutto questo accertando l’esistenza di poteri criminali che attraverso il denaro, frutto di vantaggi economici accordati da benefattori politici, compravano le decisioni pubbliche. Ne emerge un sistema mafioso e corrotto, un malaffare diffuso che si estende sulla Capitale contagiando centri di potere pubblico che troppo spesso, se non coinvolti direttamente, hanno finto o fingono di non vedere.Come si può non vedere quel fiume di corruzione che cancella ogni etica pubblica attraverso lo sperpero di miliardi di denaro pubblico che costano alla collettività la progressiva contrazione, fin quasi all’azzeramento, di quei servizi essenziali ad una vita dignitosa.E il meccanismo è il consueto e che ancora una volta si ripete: il sistema delle emergenze. L’emergenza rifiuti, l’emergenza rifugiati o l’emergenza
 migranti. E il ricorso all’emergenza implica a sua volta il meccanismo della deroga. Con la violazione autorizzata in nome dell’emergenza delle elementari norme a difesa della regolarità delle attribuzioni di vantaggi economici.Ne vien fuori un sistema rapace che, malgrado le risorse pubbliche loro destinate, finisce deliberatamente per lasciare al suo destino proprio il destinatario di quell’intervento, migrante o rifugiato che sia. Un vero verminaio dove chi ha bisogno di accoglienza e integrazione, cure e assistenza, si vede invece ghettizzato. Questo porta al paradosso perverso per cui quelle risorse che dovrebbero servire all’integrazione finiscono per ingrassare esclusivamente il gestore criminale e corrotto che dovrebbe occuparsi di questi interventi. E mentre ciò avviene c’è chi, spesso vicino agli stessi che governavano questo sistema, prova a cavalcare il disagio sociale, alimentando, specialmente nelle periferie,
 odiose guerre tra poveri. Sono collaudati sistemi di distrazione di massa: la gente deve sapere che il nemico, quello vero e non quello creato a tavolino, è altrove! Il nemico, il solo nemico sono i poteri criminali che depredano a loro esclusivo profitto le risorse pubbliche. Ma se questo è avvenuto, specialmente nel sociale, con una corruzione elevata a sistema, chi può garantire che le decisioni pubbliche in materia ambientale o paesaggistica siano esenti dal tarlo della corruzione? Troppe volte decisioni di amministratori ci sono apparse incomprensibili, in palese violazione di legge, di fatto, illegali, eppure hanno provato a raccontarci che tutto, proprio sotto il profilo delle autorizzazioni, era apposto. In questa cornice, e nell’ambito più ampio del conflitto ambientale, si riproduce l’antinomia “legalità formale versus legalità sostanziale“; la prima, apparentemente ineccepibile, si sviluppa ad esclusivo vantaggio dei poteri
 forti; la seconda prorompe dal basso attraverso processi partecipati di mobilitazione democratica e di contestazione dell’esistente e si regge esclusivamente attraverso meccanismi formali, se necessario in deroga alla normativa vigente.E allora il 18 dicembre scendiamo in piazza perché non sopportiamo più tutto questo, perché siamo contro tutte le emergenze disegnate a tavolino e appositamente alimentate per il profitto dei soli noti.La cementificazione, selvaggia e non, sottrae terreno e posti di lavoro al comparto agricolo che rappresenta una delle poche, se non l’unica, attività in crescita nel nostro paese e nel Lazio. Questo per sostituire il paesaggio agricolo storico di Roma e i suoi posti di lavoro con quartieri disabitati e invenduti, privi di servizi e che insistono su viabilità sempre insufficienti. Come se la riqualificazione delle periferie dovesse passare attraverso opere a compensazione
 operate dai costru/distruttori romani e mai onorate dai tempi della loro “invenzione politica”.Scendiamo in piazza per rivendicare con forza la legalità, quella sostanziale però! Una legalità che non è in conflitto con il bene comune ma che lo persegue, una legalità coerente e attuatrice dei principi e dei diritti sanciti nella Costituzione della nostra Repubblica.Il 18 dicembre saremo in corteo per chiedere: ZERO CONSUMO di SUOLO, ZERO CENTRALI ACEA al servizio del cemento, ZERO GRANDI OPERE INUTILI E DISTRUTTIVE COME L’AUTOSTRADA ROMA-LATINA.Saremo in piazza per gridare NO ALLO STADIO A TOR DI VALLE!Scendiamo in piazza per rivendicare il diritto alla città, il diritto alla mobilità pubblica attraverso un sistema efficiente di trasporto pubblico, specialmente su ferro; per il diritto
 alla casa, per chiedere la riqualificazione dell’edificato esistente e il rilancio le produzioni agricole nell’Agro romano. Chiediamo che questo bellissimo polmone verde venga tutelato attraverso l’AMPLIAMENTO DEL PARCO DELL’APPIA ANTICA.Scendiamo in piazza affinché siano realizzate solo le opere pubbliche veramente necessarie al bene comune, e in primo luogo, per contrastare il dissesto idro-geologico.Scendiamo in piazza contro il patto di stabilità interno che opprime Roma Capitale impedendo la realizzazione di opere utili per la collettività come asili e scuole e impedisce di assumere personale affinché asili pronti, costruiti purtroppo nelle grandi cementificazioni, siano comunque finalmente aperti.Scendiamo in piazza perché la democrazia per noi è e deve essere una casa di vetro.Scendiamo in piazza per chiedere di bloccare immediatamente le proposte di delibere urbanistiche e tutti i permessi e le autorizzazioni a costruire di quelle già votate e di verificare la legalità di tutte le decisioni pubbliche. Chiediamo che vengano bloccate le COMPENSAZIONI CHE A BREVE DEVASTERANNO L’AGRO ROMANO NEL QUADRANTE SUD DELLA CITTÀ: NO A CECCHIGNOLA OVEST, COLLE DELLE GENSOLE, R66-PRATO SMERALDO. NO ALL’ABOMINIO DELL’I60 su Via di Grotta Perfetta e del TOPONIMO DI CAVA PACE a ridosso del Parco dell‘Appia Antica. NO AL PROLUNGAMENTO DI VIA KOBLER NEL FOSSO DELLA CECCHIGNOLA MA APERTURA DELLA CITTÀ MILITARE.Siamo in corteo perché L’Agro romano
 non può morire per mafia e corruzione.IL 18 DICEMBRE 2014 SCENDIAMO IN PIAZZA: ORA O MAI PIÙ!! Coord. Agro Romano Bene Comune ADERISCONO:Cdq Millevoi-Ardeatina No centrale AceaComitato No Corridoio Roma-LatinaComitato No cemento a CavapaceComitato Salviamo Tor di Valle dal cementoCoord. Stop I-60Forum Salviamo il PaesaggioLibera LazioLink Coordinamento UniversitarioUnione degli Studenti