Autore: Aldo Zanchetta Data: To: forumlucca Oggetto: [Forumlucca] Mi inchino alla penna di Foa
Marcello Foa scrive su Il Giornale (ma non vi lavora, dirige una agenzia di
informazione in Ticino) e questo basta a molti per non leggerlo.
Peccato. Ogni volta che lo leggo imparo qualcosa di utile e il suo stile mi
rallegra. Che piacere lintelligenza!
Sbucci Renzi e spunta Monti
di Marcello Foa - 26/11/2014
Fonte: blog.ilgiornale
Ormai Renzi lo conosciamo:è sempre più il bomba, come lo chiamavano i suoi
amici quando era ragazzino: uno che le spara grosse in continuazione. E,
stando ai sondaggi, anche gli elettori iniziano ad accorgersene, dapprima
affascinanti e ora storditi dalla raffica di annunci e di promesse che non
si realizzano mai.
Ma luomo è tenace e sorretto da un ego ipertrofico: va avanti comunque. E
allora per analizzare il suo disegno bisogna estraniarsi dalla propaganda
quotidiana e cercare di cogliere gli obiettivi salienti.
Ci ho provato e il risultato sorprenderà molti fan del premier: le analogie
con Monti (e con Letta) sono numerose. Ne elenco alcune:
1) La politica economica di Renzi non è volta a difendere e incentivare la
piccola e media impresa italiana, ma è favorevole soprattutto alle
multinazionali, smaniose di trasformare ancor di più lItalia in una riserva
di talenti e di professionisti a buon mercato. Non è un caso che Renzi
prediliga le sedi delle multinazionali nelle sue uscite pubbliche,
prodigandosi in elogi nei loro confronti. Ed è significativo latteggiamento
elusivo del suo governo sui licenziamenti alla Thyssen Krupp. Premuroso con
i grandi gruppi, retorico e inconcludente con le piccole e medie imprese
italiane. Questo è luomo
2) Più tasse e meno mercato. Scusate, ma io i tanto promessi alleggerimenti
fiscali e burocratici proprio non li vedo. Semmai, come ai tempi di Monti,
assistiamo al moltiplicarsi di balzelli indiretti e occulti. Pensate alla
riforma per far pagare il canone Rai a tutti attraverso la bolletta della
luce: ma è davvero una priorità? E perché devono pagarlo anche i proprietari
di case sfitte o di seconde o terze case?
E ancora una volta emerge la volontà centralista vessatoria che caratterizza
loperato dei governi dalla caduta di Berlusconi in poi.
3) Le privatizzazioni. Linsistenza con cui la Commissione europea, lFmi e
lOcse insistono su questo punto è sintomatica della volontà e degli
interessi dellestablishment internazionale. Limpressione è che Letta sia
caduto in disgrazia anche perché troppo timido al riguardo. E toccata a
Renzi, che finora non è riuscito a sbloccare la situazione; però ha
predisposto una riforma (tenete docchio larticolo V della Costituzione!)
che, se passasse, permetterebbe al premier di privatizzare tutte le
municipalizzate del settore delle utilities, con la conseguenza che ben
conosciamo: non di liberalizzare e mettere in concorrenza più fornitori ma
di sostituire un monopolio pubblico con un monopolio privato, comè
inevitabile quando per la tipologia del servizio la concorrenza è di fatto
impossibile. Valga lesempio delle autostrade cedute ai privati: da Roma a
Milano ne esiste solo una. O prendi quella o percorri le statali. Il mercato
dovè?
Per molte utilities la situazione è analoga.
4) Labolizione del contante. Devo questa rivelazione, perché tale è, a Enzo
Pennetta, che sul suo blog Critica Scientifica , analizzando un recente
discorso del premier ha colto, con bravura, lo spin nascosto. Questo è il
post di cui raccomando vivamente la lettura. Il passaggio fondamentale è il
seguente:
Analizziamo loperazione compiuta:
1- viene costituito un gruppo di esperti per migliorare linformatizzazione
del Paese. (notizia positiva)
2- viene annunciato il superamento di un rapporto di sfiducia/controllo da
parte dello Stato (notizia positiva)
3- viene detto che per ottenere il punto 2 si procederà alleliminazione
dello scontrino per ottenere la tracciabilità totale. (notizia criptica ma
vagamente liberatoria).
Quello che non viene detto è che questo significa procedere alleliminazione
del contante, la tracciabilità assoluta e il superamento della necessità
dello scontrino non si possono conseguire che eliminando la possibilità di
pagare in contanti, cosa che avrebbe dovuto essere detta con chiarezza. E
così senza neanche nominare il contante è stato dato lannuncio della sua
prossima eliminazione, nessuno dei lettori del Corriere che hanno commentato
larticolo (al momento sono 58 ndr) ha capito che di questo si tratta.
E chi aveva proposto labolizione del contante, misura che comporta la
definitiva abolizione della privacy e la tracciabilità di tutti gli acquisti
dei cittadini come nemmeno in Unione Sovietica accadeva?
Mario Monti, of course.
E tutto torna
PS Domenico Idone, su twitter, mi ha ricordato questo articolo. Era il 2012
e Renzi diceva: sarò il Monti bis Ancora dubbi?