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Aihe: Il volantino della prima iniziativa della campagna "Euskal Herria non cammina da sola"
Contro la repressione, Euskal Herria non cammina da sola!
No alla dispersione, prigionier* politic* basch* a casa!

*[Il volantino della prima iniziativa della campagna "Euskal Herria non
cammina da sola". Prima iniziativa che si svolgerà venerdì 29 in molte
parti del mondo in solidarietà ai prigionieri e alle prigioniere poltiche
basche, per il ritorno degli esiliati, per la fine dei giudizi politici e i
reati d'opinione, per una soluzione politiche che ponga soluzione alle
cause del conflitto. La campagna è coordinata dall'organizzazione
internazionalista basca ASKAPENA e i comitati internazionali di
solidarietà, Euskal Herriaren Lagunak in tutto il mondo.*]



Oggi, come ogni ultimo venerdì del mese, in quasi tutti i paesi e le città
dei Paesi Baschi ci sarà un presidio per esigere la fine della dispersione
dei prigionieri politici baschi, in vigore da più di 25 anni nonostante i
passi compiuti recentemente da Euskal Herria per risolvere il conflitto.

Questa politica di dispersione ha come obiettivo la fine della lotta dei e
delle prigioniere politiche, oltre a essere una punizione ulteriore per le
famiglie e gli amici. Lungi dal placarsi, la politica della dispersione si
inasprisce di giorno in giorno, mandando i prigionieri sempre più lontani e
aumentando “la dispersione nella dispersione”, ossia all'interno delle
carceri stesse, dove viene impedito qualsiasi tipo di relazione tra i
prigionieri che si trovano nello stesso carcere.

Questa è solo una delle misure di eccezione che vengono applicate ai
prigionieri baschi.



Attualmente ci sono 469 prigionieri dispersi in 76 prigioni dello Stato
spagnolo e francese, oltre a 60 rifugiati e rifugiate disseminati in tutto
il mondo. Tra questi, 11 soffrono di malattie gravi e incurabili, e
soffrono anche per queste misure di eccezione, poiché secondo la
legislazione spagnola dovrebbero già essere liberi. Lontani anni luce dalla
libertà, la maggior parte di loro porta a termine la pena in carceri
situate a centinaia di chilometri di distanza dai Paesi Baschi.



*Di fronte a tutto ciò, l’unico modo di fare pressione sullo Stato spagnolo
e francese per risolvere la situazione dei prigionieri politici baschi è
l’iniziativa e la mobilitazione popolare. Per questo motivo vi invitiamo a
mobilitarvi insieme a noi affinché questa situazione disumana finisca il
prima possibile.*



*Gora euskal preso eta iheslari politikoak!*

*Euskal presoak eta iheskariak, etxera!!*



*Askapena *

*Rete Italiana EHL (Euskal Herriaren Lagunak-Amici ed Amiche del Popolo
Basco)*