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Subject: CSC-Cineteca Nazionale. Il 13 novembre alle 21.00, al cinema Trevi. incontro con George Hilton, Enzo G. Castellari, Sergio Martino. Modera Fabio Micolano
Date: Wed, 12 Nov 2014 14:48:49 +0100
Centro Sperimentale di Cinematografia
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Cineteca Nazionale - Centro Sperimentale di Cinematografia
Il 12 e il 13 novembre al cinema Trevi "George Hilton, un uruguayano a Roma"George Hilton, al secolo Jorge Hill Acosta Y Lara, uruguayano di Montevideo, ha interpretato numerosi film in due terre che lo hanno adottato artisticamente: l’Argentina e l'Italia. Il 13 alle 21.00 incontro moderato da Fabio Micolano con George Hilton, Enzo G. Castellari, Sergio Martino.
«Il suo cognome d'arte evoca
lusso, magnificenza, e rispecchia una carriera cinematografica
ricca di soddisfazioni che ha compiuto mantenendo, col suo fascino
languido e tenebroso, un divismo mai ostentato. George Hilton,
al secolo Jorge Hill Acosta Y Lara, uruguayano di Montevideo, ha
interpretato numerosi film in due terre che lo hanno adottato
artisticamente: l'Argentina, in cui ha vissuto le prime esperienze
da "attor giovane" recitando pure in radio, a teatro e nei
fotoromanzi, e l'Italia, paese in cui è arrivato per un
segno del destino e dove ha costruito gran parte della sua
filmografia. Da protagonista, o affiancando attori del calibro di
Van Heflin, Enrico Maria Salerno, Klaus Kinski, Ernest Borgnine, ha
spaziato da un genere all'altro seducendo sullo schermo (e non
solo) attrici dalla bellezza mozzafiato quali Edwige Fenech e
Carroll Baker. A scorrere il suo lungo elenco di pellicole manca
forse il "film dei film", quello che in altri casi lega
indissolubilmente il proprio nome a un personaggio, un titolo o un
regista. Questo però ha consentito ad Hilton di passare con
disinvoltura dallo spaghetti-western (Le colt cantarono e
fu… tempo di massacro, Il tempo degli
avvoltoi,Vado… l'ammazzo e torno, Ognuno
per sé) al bellico (La battaglia del deserto),
dal thriller (Il dolce corpo di Deborah, Lo strano
vizio della signora Wardh, Tutti i colori del
buio, Mio caro assassino) al poliziesco (Torino
violenta), con qualche incursione nella commedia (Ricchi,
ricchissimi… praticamente in mutande, Fuochi
d'artificio)» (Fabio Micolano).
mercoledì 12
ore 17.00 Sette ore per una
soluzione imprevista di Michele Massimo Tarantini (1973,
92')
«Per riavere dei negativi
compromettenti, il killer George Anderson accetta di eliminare il
capocantiere dell'armatore Kavafis. L'omicidio fallisce e il killer
si trova braccato dalla polizia e dallo stesso Kavafis»
(Poppi-Pecorari). Con George Hilton, Rosemarie Dexter e Giampiero
Albertini.
ore 19.00 Il dolce
corpo di Deborah di Romolo Guerrieri (1968, 94')
Marcel, appena sposato con
Deborah, è sempre ossessionato dal suicidio della sua ex
fiamma. A complicare il tutto, c'è qualcuno che perseguita
la giovane coppia di sposini. «Avvincente e ben
condotto, Il dolce corpo di Deborah presenta anche
qualche buon momento di suspense grazie all'uso intelligente di un
refrain di musica classica usato ossessivamente come preludio alle
apparizioni del finto spettro. La frase con cui si conclude il
film, pronunciata da Carroll Baker, "non si è mai ricchi
abbastanza", condensa in sé tutto il cinismo dei personaggi
di questi film che si muovono in ambienti ultralussuosi, ma per i
quali una prospettiva di ulteriore arricchimento è
già movente sufficiente a giustificare i più efferati
delitti» (Bruschini-Tentori). Grande cast:
Carroll Baker, Jean Sorel, George Hilton, Evelyn Stewart, Luigi
Pistilli.
ore 21.00 Ricchi,
ricchissimi… praticamente in mutande di Sergio
Martino (1982, 122')
«Durante un processo i
protagonisti narrano le loro disavventure» (Poppi).
«Pippo Franco, Edwige Fenech, Renato Pozzetto, Lino Banfi,
Janet Agren rappresentano un bel quintetto comico ed infatti il
regista Sergio Martino, specializzato in cose del genere […]
l'ha sfruttato non proprio male, secondo il moderno spirito della
commedia all'italiana» (Bassoli). Hilton interpreta il ruolo
particolare di uno sceicco…
giovedì 13
ore 17.00 La più grande
rapina nel West di Maurizio Lucidi (1967, 112')
«Dopo aver rapinato una
banda alcuni banditi, euforici per il successo, mettono a soqquadro
una cittadina, uccidendone lo sceriffo. Il fratello di
quest'ultimo, insieme a un amico - che vuole impossessarsi del
bottino - dà la caccia ai malviventi»
(Poppi-Pecorari). «Qui la "trovata", unico lampo di genio di
molti western all'italiana, si tinge di misticismo. […] Il
film si muove sui binari soliti, qui, però, resi più
scorrevoli da un fil di logica e da un pizzico d'ironia che
reinverdisce un genere che si avvia all'immortalità»
(«Film Mese», febbraio 1968). Con George Hilton e Hunt
Powers.
ore 19.00 Ognuno per
sé di Giorgio Capitani (1968, 110')
Liberamente ispirato
a Il tesoro della Sierra Madre di John Huston, il
film è incentrato sull'impossibilità di fidarsi
realmente di qualcuno. La cornice del western, la ricerca dell'oro
come soggetto diventano dei pretesti per raccontare gli sguardi, i
cenni, frammenti di un'umanità pronta ora a tradirsi, ora a
illudersi, ora a legarsi morbosamente. «Il miglior film di
Giorgio Capitani, oltre che il suo unico western. Scritto da
Fernando Di Leo e Augusto Caminito. "Giorgio Capitani aveva tra le
mani una sceneggiatura talmente bella [...]. È lì che
incominciai a ficcare elementi di psicanalisi, odio tra fratelli
[...], insomma cercai di imbottirli un po' culturalmente" (Di Leo).
Nelle intenzioni di Di Leo si sarebbe dovuto
chiamare Ognuno per sé (e Dio per
nessuno)» (Giusti). Con Van Heflin, Gilbert
Roland, Klaus Kinski, George Hilton.
ore 21.00 Incontro
moderato da Fabio Micolano con George
Hilton, Enzo G.
Castellari, Sergio Martino
a seguire Mi sono…
persa di Emanuele Panatta (2008, 11')
Un puzzle di una vita, la
scoperta di se stessa attraverso le immagini rubate. Un thriller
psicologico della durata di 10 minuti scanditi da una sequenza
fotografica... Esordio alla regia di Emanuela
Panatta, una delle stelle del programma cult degli anni
Novanta Non è la Rai, poi attrice, danzatrice,
docente di movimento scenico e training fisico per
attori.
Ingresso gratuito
a seguire Di Tresette ce
n'è uno tutti gli altri son nessuno di Anthony
Ascott (1974, 93')
«I due amici George Hilton
e Chris Huerta sono alla ricerca di un tesoro nascosto da un
vecchietto e se la vedono con la banda di Veleno, cioè Alfio
Caltabiano. Tra quelli che menano ha un gran ruolo Nello Pazzafini.
Divertente» (Giusti).
Ingresso gratuito
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Il CSC-Cineteca Nazionale è partner della nuova tappa della manifestazione "Nino! - Omaggio a Nino Manfredi"Una mostra fotografica, visitabile dal 13 novembre al 6 gennaio 2015 presso il Museo di Roma a Palazzo Braschi, rappresenta un nuovo momento della manifestazione "Nino! - Omaggio a Nino Manfredi", che celebra il decennale della morte del grande attore e regista italiano.
Dopo la tappa
hollywoodiana, il successo romano del suggestivo concerto jazz
del Maestro Roberto Gatto presso l'Auditorium Conciliazione, la
giornata speciale di Castro di Volsci paese natale di Nino e
la proiezione al festival di Venezia della copia restaurata,
da parte del CSC - Cineteca Nazionale, di L'avventura di un
soldato, continua la manifestazione Nino! - Omaggio a Nino
Manfredi, che, nel corso di tutto l'anno, sia in
Italia che all'estero, ha ripercorso e reso omaggio ai momenti
più significativi della vita artistica e privata di Nino
Manfredi in occasione del decennale della sua scomparsa. La
manifestazione ha ottenuto l'Alto Patronato del Presidente della
Repubblica.
NINO! è
il titolo della mostra omaggio che il Museo di
Roma Palazzo Braschi ospiterà
dal 13 novembre 2014 al 6 gennaio 2015, promossa
da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e
Promozione Artistica - Sovrintendenza Capitolina, da Dalia Events e
Dalia Association che la curano in collaborazione con Onni ed
ExNovo, e sostenuta dalla famiglia Manfredi. Un'esposizione il cui
obiettivo, per volontà delle curatrici Camilla Benvenuti e
Sarah Masten affiancate dall'architetto Maria Francesca
Marasà, è accompagnare lo spettatore attraverso un
viaggio alla riscoperta di Nino Manfredi come regista e come
l'attore che ha regalato al mondo del cinema e dello spettacolo
interpretazioni memorabili, che lo hanno reso uno dei
quattro colonnelli della Commedia
all'Italiana.
Una mostra fotografica e
multimediale suddivisa in 10 sale, ad ognuna delle quali è
affidato il compito di raccontare una delle tante sfaccettature di
questo intramontabile artista, arricchita dalle testimonianze di
importanti personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo
come Gianni Canova, Enrico Brignano, Ornella Vanoni, Edoardo Leo,
Lina Wertmuller, Giuliano Montaldo, Pietro Abate e Alberto Panza
insieme a quelle dei figli Roberta e Luca.
L'esposizione presenterà
anche il documentario inedito, realizzato da Willy Colombini
durante la tournée americana dello
storico Rugantino del 1964; il documentario 80
anni d'attore, realizzato da Luca Manfredi; un Super8 originale
dell'epoca girato a casa Manfredi; una canzone inedita registrata
da Nino pochi anni prima di morire; circa 100 stampe fotografiche e
tre ricostruzioni scenografiche.
La mostra, è
realizzata in partnership con il CENTRO SPERIMENTALE DI
CINEMATOGRAFIA - CINETECA NAZIONALE grazie ai contributi
di Lavazza, Fondazione Fendi, Ministero Beni e Attività
Culturali e Camera di Commercio ed è patrocinata da
Ministero Affari Esteri, Ministero Beni e Attività
Culturali, Regione Lazio.
I Servizi Museali sono di
Zètema Progetto Cultura.
Per
informazioni
tel. 06/55301796
tel. 06/0608
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