[RSF] Perché non partecipo alla Buona Scuola

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Autore: comune-info
Data:  
To: forumroma
Oggetto: [RSF] Perché non partecipo alla Buona Scuola
NEWSLETTER DI COMUNE-INFO. Se non si visualizza questa mail CLICCARE
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PERCHÉ NON PARTECIPO ALLA BUONA SCUOLA
<http://comune-info.net/2014/11/perche-non-partecipo-buona-scuola/>

Le fanfare del potere la spacciano già come la più grande operazione
stupefacente di partecipazione. In parte hanno ragione: i dibattiti
per «La Buona Scuola» sono una manovra così vuota, spocchiosa,
irriverente nei confronti di chi ci lavora che non si era vista mai.
Anche per questo non partecipo alla fiction della consultazione. «La
Buona Scuola» resta un documento senz'anima, tutto anglicismi ed
effetti speciali di concetti miseri da videogame e gioco in borsa.
L'apprendimento ridotto a un'operazione digitale .... Non credo in
questo tipo di riforme, sono infide, minano alla base la natura di una
comunità. Credo nelle riforme che dilatano il cuore, che iniziano dal
basso, che si fanno strada facendo L'ARTICOLO COMPLETO DI ROSARIA
GASPARRO
<http://comune-info.net/2014/11/perche-non-partecipo-buona-scuola/>

✘ CREARE UN MONDO NUOVO NEI TERRITORI E NELLE SCUOLE
<http://comune-info.net/2014/10/scuola-apprendere-facendo/>

✘ LA BUONA SCUOLA? UN APPUNTAMENTO AL CINEMA PALAZZO
<http://comune-info.net/2014/11/buona-scuola-2/>

NEANCHE UN CORRIDOIO UMANITARIO
<http://comune-info.net/2014/10/neanche-corridoio-umanitario/>

Il governo chiude Mare Nostrum, evidentemente sono state salvate
troppe persone in mare. Era stato creato una sorta di corridoio
umanitario. La nuova missione è controllare i confini, non salvare
esseri L'ARTICOLO COMPLETO DI ASCANIO CELESTINI
<http://comune-info.net/2014/10/neanche-corridoio-umanitario/>

QUASI QUASI MI FACCIO UNA BANCA. DI SEMI
<http://comune-info.net/2014/11/mi-faccio-banca-semi/>

Certo quelli che hanno il dono del saper fare, con le mani
costruiscono cose meravigliose, soprattutto in legno. Che invidia, eh?
Ma è arrivato il momento delle rivincita per tutti, anche per chi non
sa tenere in mano un cacciavite: adesso possiamo farci una banca… A
di là delle battute, ormai lo sanno tutti che, con i contadini di un
tempo, stanno scomparendo essenziali antichi saperi e grandi patrimoni
biologici: i semi naturali, quelli che butti a terra e crescono e
fruttificano da soli o quasi, vengono soppiantatati da sementi
ibridate che rispondono a criteri di riproduzione industriali cui
serve, tra le altre cose, molta più acqua. Possiamo fare qualcosa,
qualcosa d'importante per il futuro nostro e degli altri. Bastano un
po' di passione e un piccolo luogo fresco e asciutto, dei contenitori
di carta o ermetici, a seconda dei semi, etichette, e una buona
attitudine alla catalogazione. Ce lo racconta in modo semplice quanto
straordinario Eva: Sementi Indipendenti è una valigia di cartone
piena di boccette. È un' idea di una Sicilia più florida e verde. È
la necessità di avere una biodiversità varia e sostenibile. Eva e
Francesco, che attualmente gestiscono la banca, mirano alla creazione
di un luogo di riproduzione dei semi basato sui principi della
permacultura e seguono una regola fondamentale: non sentirsi costretti
a far nulla L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2014/11/mi-faccio-banca-semi/>

✘ LE CASE DELLE ERBE
<http://comune-info.net/2013/12/la-casa-delle-erbe/>

TRE ANNI DI ORTO SINERGICO
<http://comune-info.net/2014/11/anni-orto-sinergico/>

"Ho capito che “coltivare” non significa sfruttare, ottenere il
massimo rendimento, consumare .... bensì usufruire, sempre nel
rispetto del suolo e della vita presente in esso, dei prodotti che la
terra gratuitamente ti offre. Conoscere le erbe selvatiche, ad
esempio, è un'esperienza veramente insolita ed entusiasmante... Mi
sembra superfluo dire che la qualità, il diverso sapore e la
delicatezza della produzione sinergica siano facilmente riscontrabili
confrontandola con la produzione tradizionale .... Pensando a tutto
questo e al tessuto sociale in cui ci muoviamo ogni giorno mi sembra
di non esagerare dicendo che l'orto sinergico si pone in maniera
critica rispetto al sistema attuale .... " QUI LA LETTERA COMPLETA
<http://comune-info.net/2014/11/anni-orto-sinergico/>

LA DEMOCRAZIA DIRETTA E IL MISTERO DI KOBANÊ
<http://comune-info.net/2014/11/democrazia-diretta-lenigma-kobane/>

La resistenza delle donne di Kobanê non è più sola. È già un
simbolo planetario di grande valore e importanza. Il primo novembre si
manifesta in Germania e in Argentina, in Australia e in Portogallo, in
Canada e in molte città italiane. L'assedio delle bande dell'Isis è
stato prima ignorato, poi esibito e poi nuovamente oscurato dai grandi
media di tutto il mondo. Ma cosa succede veramente a Kobanê? Siamo
certi che quella regione agricola senza aereoporti né pozzi di
petrolio, sia il vero campo di battaglia? Oppure invece Kobanê, al di
là del suo indiscusso valore simbolico, è una pedina cruciale in uno
spietato gioco manipolato da Washington, Ankara e Irbil? Di certo
nessuno Stato vuole che la misteriosa democrazia diretta di Kobanê e
della Rojava - la casa di un esperimento rivoluzionario che sfida
l'egemonia del sistema capitalista dello Stato-nazione ben oltre il
suo significato regionale - si consolidi, si espanda e cominci a
essere conosciuta nel Sud del mondo. Le donne di Kobane corrono dunque
più di un pericolo micidiale, rischiano di essere rese schiave ma
anche di essere crudelmente tradite dalle potenze che dicono di
sostenerle. L'assedio dell'Isis, in fondo, continua a sembrare più
una manovra di diversione, una trappola per il governo di Obama che il
centro di una strategia di guerra. Il Califfo punta alla provincia di
Anbar in Iraq, che già controlla in gran parte, ma soprattutto alla
capitale: forse i “barbari” sono già alle porte, non solo di
Kobane ma di Baghdad L'ARTICOLO COMPLETO DI PEPE ESCOBAR
<http://comune-info.net/2014/11/democrazia-diretta-lenigma-kobane/>

IL PICCOLO CINEMA DI VICINATO
<http://comune-info.net/2014/11/cinema-america-gli-occupanti-trastevere-uniti-battaglia-per-riapertura/>

Ragazzi, anziani, bambini: hanno preso i tavoli e le sedie della nuova
sede del collettivo di giovani che due anni fa occupò il Cinema
America e hanno riempito lo spazio del mercato rionale. È
l“Ottobrata trasteverina”: come ricomporre le relazioni sociali,
naturalmente in modo autogestito. In questo storico pezzo di Roma non
hanno solo imparato a fare del cinema uno luogo sociale e un volano di
cultura per tutti, ma hanno anche deciso di non farsi strappare più
strade e piazze dal consumo mordi-e-fuggi. Intanto, alla porta
affianco al cinema in via Natale del Grande 7, c'è ora il “Piccolo
Cinema America”: con la tessera (2 euro) si ha accesso a tutte le
proiezioni ad offerta libera, grandi classici del cinema proposti ogni
giorno in doppia proiezione, alle 19 e alle 21,30 L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2014/11/cinema-america-gli-occupanti-trastevere-uniti-battaglia-per-riapertura/>

RIPENSARE L'URBANISTICA DALLE COMUNITÀ LOCALI
<http://comune-info.net/2014/10/urbanistica-comunita-locali/>

Non ci sono scorciatoie. Gli urbanisti hanno bisogno di rompere con la
ragioneria liberista. Occorre sperimentare tra conversione ecologica,
salvaguardia dei beni comuni, autogoverno delle comunità locali. Del
resto, è sul territorio che si sono ormai sviluppati micromovimenti,
nuove responsabilità che si affermano, producono e promuovono stili
di vita diversi, nuovi modelli di produzione e di consumo; è il
territorio il luogo dove si aprono squarci di un futuro e di una
società differenti, tracce di soggetti portatori di visioni e di
speranze. Come ad esempio la nascita di movimenti che rivendicano i
beni comuni (dai Comitati Acqua Bene Comune ai No Tav, dalle
occupazioni a scopo culturale alle leggi d'iniziativa per la gestione
del paesaggio), «di forme di solidarietà dal basso (banche del
tempo, car sharing, co-housing e co-working, crowdfunding ...) IL
SAGGIO COMPLETO DI ENZO SCANDURRA
<http://comune-info.net/2014/10/urbanistica-comunita-locali/>

✘ DISEGNARE INSIEME LE PERIFERIE
<http://comune-info.net/2014/10/tessere-relazioni-nelle-periferie-estreme/>

UCCIDONO GLI OCEANI
<http://comune-info.net/2014/10/gli-oceani-non-stanno-morendo-li-stanno-uccidendo/>

Gli oceani non stanno morendo, li stanno proprio uccidendo.
InquinamentI, pesca a strascico, perforazioni: il frutto della ricerca
senza soste di profitti. Ma se gli oceani smettono di funzionare, non
possono più esistere gli ecosistemi. Quindi, per favore, è positivo
che le grandi multinazionali paghino più tasse o che un singolo
contribuente al sistema sanitario nazionale sia coperto, ma questi
cambiamenti alla fine entrerebbero a far parte della categoria delle
proverbiali sdraio sul ponte del Titanic, se i nostri oceani non
vengono ripuliti e rispettati, ma subito! L'ARTICOLO COMPLETO DI
MICHAEL ZEZIMA
<http://comune-info.net/2014/10/gli-oceani-non-stanno-morendo-li-stanno-uccidendo/>

✘ L'ISOLA DI PLASTICA
<http://comune-info.net/2014/02/lisola-di-plastica-del-pacifico/>

GLI ALLUVIONATI DI DOMANI RINGRAZIANO
<http://comune-info.net/2014/11/gli-alluvionati-domani-ringraziano/>

Per evitare frane e alluvioni, non c'è tanto da consultare i modelli
matematici di previsione delle piogge, quanto piuttosto c'è da
guardare a terra, chiedendosi dove e se c'è spazio per il moto delle
acque che inevitabilmente vengono giù dal cielo in quantità più o
meno prevedibile, un anno dopo l'altro. Intanto, non contenti di aver
seppellito la legge 183 (che istituiva i bacini idrografici per
amministrare sul serio i territori), i governi nazionali e locali
continuano a proporre opere di salvaguardia e di “messa in
sicurezza” consistenti nel costruire bacini artificiali,
nell'innalzare argini di cemento, nel coprire ulteriormente sotto le
strade i corsi d'acqua straripati ieri. Gli alluvionati di domani
ringraziano L'ARTICOLO COMPLETO DI GIORGIO NEBBIA
<http://comune-info.net/2014/11/gli-alluvionati-domani-ringraziano/>

✘ CITTADINI E DISSESTO IDROGEOLOGICO
<http://comune-info.net/2014/10/salvarsi-dal-dissesto-idrogeologico/>

TUNISIA: ELEZIONI, DELUSIONI
<http://comune-info.net/2014/10/tunisia-elezioni-delusioni/>

La lettura che i media occidentali hanno fatto delle elezioni tunisine
insiste in modo riduttivo e stereotipato sulla posizione religiosa dei
due principali contendenti. In questo modo non si mostrano le reali
differenze che li separano e, al tempo stesso, le molte affinità che
li avvicinano. Nidaa Tunes ed Ennahda, in realtà, non si
differenziano per il laicismo né per la composizione di classe bensì
per i rispettivi, concreti interessi imprenditoriali e per la
tradizione politica. L'ancien regime si riaffaccia intanto per via
elettorale con i suoi storici vessilli, tornano vecchi notabili e
parecchi ex ministri di Ben Alì siederanno di nuovo in parlamento.
Quelli che hanno fatto la rivoluzione nel gennaio 2011, i poveri e i
giovani, non hanno alcuna rappresentanza. Sarebbero loro i veri
vincitori, perché ha votato solo il 61 per cento dei tunisini, un
dato che, sommato a quello dei non iscritti, mostra un'astensione
reale che supera la metà della popolazione. Il maggior numero di
astensionisti si trova a Sidi Bouzid, tomba di Mohamed Bouazizi e
culla della rivoluzione L'ARTICOLO COMPLETO DI SANTIAGO ALBA RICO
<http://comune-info.net/2014/10/tunisia-elezioni-delusioni/>

INVENTARE ALTRI POSSIBILI MODI DI VIVERE
<http://comune-info.net/2014/10/parlando-rivoluzione/>

"Se il sistema non ha posto per noi, se lascia disoccupato il 50 per
cento della popolazione giovanile, se taglia le sovvenzioni statali,
se lo Stato si rifiuta di negoziare e la polizia diventa ogni giorno
più repressiva, allora credo che siamo costretti non solo a inventare
forme creative di protesta, ma anche a inventarci altri possibili modi
di vivere. Credo che la crisi ci stia dicendo proprio che quella è la
via da percorrere. Non siamo ancora al punto di poter dire al capitale
che se ne può andare all'inferno perché tanto ce la caviamo
benissimo senza di lui. Il vero problema sta qui. Ma credo comunque
che sia questa la direzione da seguire" L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2014/10/parlando-rivoluzione/>

QUELLA SPORCA DOZZINA CHE DOMINA IL MONDO
<http://comune-info.net/2014/11/multinazionali-mondo/>

Le multinazionali governano
l'acqua, l'aria, il cibo, i cieli,
le onde radio, l'energia,
i governi, gli spazi commerciali,
internet, il sistema di istruzione,
il nostro immaginario.
Non una sola cosa è al di là della loro portata.
Le domande giuste, suggeriscono quelli di Adbusters, sono: come siamo
arrivati a questo? Cosa possiamo fare? Cosa viene già fatto? E,
soprattutto, qual è la peggiore? UNA CLASSIFICA INTERESSANTE
<http://comune-info.net/2014/11/multinazionali-mondo/>

IL PAESE DEGLI ARTIGIANI DEL RAME
<http://comune-info.net/2014/11/gli-artigiani-rame/>

Tini, bracieri, mestoli, piatti ornamentali. La resistenza dei maestri
ramai di Agnone L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2014/11/gli-artigiani-rame/>

✘ IL SAPER-FARE NON HA NULLA A CHE FARE CON IL KNOW-HOW
<http://comune-info.net/2013/10/artigiani-artisti-scrittori-netturbini/>

LA VERGOGNA DEL QUARTIERE
<http://comune-info.net/2014/10/vergogna-quartiere/>

Da quarant'anni la signora C. esce per fare la spesa al mercato di Via
di Santa Croce in Gerusalemme. A turbare la serena routine di un
quartiere per bene, dove tutti hanno lavorato una vita per comprarsi
la casa, c'è un palazzo occupato: gente strana, che arriva da chissà
dove, gente che non rispetta le poche e semplici regole del convivere
civile nella capitale. Poi un giorno, improvvisa, esplode la tragedia,
con le sirene delle ambulanze e la coreografia degli avvenimenti che
producono lacrime, lacerazioni, traumi. Avviene proprio lì, nel
palazzo occupato, dove stanno tutti quei bambini. Quelli che alla
signora C. avevano fatto cambiare idea… L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2014/10/vergogna-quartiere/>

MILITARIZZARE LA CRISI DELLO STATO
<http://comune-info.net/2014/11/militarizzare-crisi-stato/>

Negli ultimi anni la retorica bellicista è stata il prodotto di
esportazione del Messico. La “guerra al narcotraffico”, oltre
centomila morti e decine di migliaia di desaparecidos, con i suoi
corollari di militarizzazione e repressione della società, è servita
a consolidare l'ingerenza degli Stati Uniti e a rafforzare il
controllo sui movimenti sociali da parte dello Stato. Quello
messicano, però, oggi è uno Stato in avanzato disfacimento, come
racconta in quest'ampia intervista Fabrizio Lorusso, giornalista
italiano da tempo emigrato lì, e come s'è visto anche nelle ultime
settimane con il massacro degli studenti a Iguala. La profonda crisi
che lo attraversa non nasce oggi: già dagli anni Ottanta era venuta
meno la legittimità del partito-stato che per quasi un secolo aveva
svolto la funzione di garante degli interessi popolari e nazionalisti
che si erano affermati nella rivoluzione del 1910. Ora il Pri è
tornato al governo ma le sue recenti riforme neo-liberali - agraria,
energetica, educativa, del lavoro, della giustizia e delle
telecomunicazioni - hanno devastato il paese e aperto nuove faglie
nella crisi. Il Messico è in svendita al capitale nazionale e
straniero, il tessuto sociale si dissolve e l'insicurezza cresce.
Assistiamo così a una redistribuzione del monopolio della “violenza
legittima” da parte dello Stato. Dalla presenza storica dei gruppi
guerriglieri, al crescente potere dei narcos, dalle esperienze
insurrezionali alle faide intestine ai vari livelli della polizia
nazionale, dalle polizie comunitarie ai gruppi di autodefensas:
ovunque troviamo continue crisi di legittimità cui lo stato risponde
solo con un aumento della militarizzazione L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2014/11/militarizzare-crisi-stato/>

I ROM DELLA BIGATTIERA SOTTO SGOMBERO
<http://comune-info.net/2014/11/i-rom-bigattiera-sgombero/>

A Pisa, negli ultimi giorni è tornata di moda la “questione rom”,
creata ad arte per giustificare lo sgombero del campo (autorizzato)
più grande - quello della Bigattiera - dove vivono numerose famiglie.
"Ci rimandano 'a casa' - dicono i rom - Ma la Macedonia, per noi, non
è “casa”. Molte famiglie abitano a Pisa da venti, a volte da
venticinque anni...". È stato anche promesso un contributo
all'affitto per i rom che dovessero trovare una casa: "Ma come
troviamo una casa in due settimane, se non siamo riusciti a trovarla
in tutti questi anni?". Insomma, il Comune di Pisa rifiuta i rom in
nome della legalità. Ma gli sgomberi fatti senza dare nessuna
soluzione alternativa, lo dice perfino l'Ue, sono odiosi quanto
illegali L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2014/11/i-rom-bigattiera-sgombero/>

E LA TASSA EUROPEA SULLE TRANSAZIONI?
<http://comune-info.net/2014/10/qualche-domanda-ttp/>

Lo hanno annunciato sotto le luci dei riflettori, pubblicamente, al
vertice Ecofin del 6 maggio scorso, a distanza di pochi giorni
dall'apertura delle urne per il rinnovo del parlamento europeo. L'Ue
avrà una tassa sulle transazioni finanziarie. In questi mesi (di
presidenza italiana) è successo qualcosa? Naturalmente no. Eppure è
sempre più evidente, è questo il momento di introdurre un'imposta
che scoraggi movimenti speculativi e pratiche predatorie sui mercati,
sabbia negli ingranaggi del liberismo L'ARTICOLO COMPLETO
<http://comune-info.net/2014/10/qualche-domanda-ttp/>

LE BIBLIOTECHE DI CORTILE
<http://comune-info.net/2014/01/le-biblioteche-di-cortile/>

Sono poco più grandi di una cassetta postale eppure possono essere
contenitori di condivisione, pensiero critico, bellezza in città. Le
Little free library sono un'evoluzione del bookcrossing: i libri si
prendono liberamente, basta lasciarne un altro per condividerlo.
Queste mini librerie di strada si sono diffuse in tutto il mondo,
anche in Italia cominciano a nascere le prime esperienze

RIBELLARSI FACENDO
<http://comune-info.net/2014/01/ribellarsi-facendo-4/>

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