Mercoledì 15 ottobre dalle 18 alle 19
sui gradini del palazzo ducale di genova, 646° ora in silenzio pe
r la pace.
Incollo il volantino che verrà distribuito.
Altre info su
www.orainsilenzioperlapace.org
“Noi
l’avevamo detto”
“Illegali,
inutili e criminali
” abbiamo
sempre definito le guerre cui l’Italia ha partecipato.
Illegali,
perché vietate dalla Costituzione
Inutili,
perché inefficaci a combattere il terrorismo internazionale, ma
utilissime per
fomentare odi e desideri di vendetta
Criminali,
perché causa di lutti e distruzioni
Non è mai simpatico chi, di
fronte ad una
tragedia, affermare Noi l’avevamo detto”.
Ma di
fronte ad una nuova, ennesima guerra a partecipazione italiana,
questa volta
contro il “califfato islamico” si deve ricordare che ogni guerra
giustifica e
prepara la guerra successiva.
E che
gli abusi commessi, con la scusa di cercare Bin Laden, presunto
autore
dell’attentato alle torri gemelle, hanno creato le premesse per
una nuova
guerra, cui di nuovo, sciaguratamente, l’Italia partecipa.
Scrivevamo
il
26 settembre 2001:
“A chi
organizza, appoggia e
partecipa ad una nuova guerra ricordiamo che un'alleanza di
pochi Paesi potenti
non può farsi giustizia da sé, ma è l'O.N.U. che va
valorizzato nella sua
funzione di regolazione dei conflitti. Il terrorismo si
persegue con il
diritto, non con un terrore più grande.”
Il 10 ottobre 2001:
“La manifestazione si svolgerà
in silenzio, e
si rivolgerà anche anche ai parlamentari italiani per chiedere
loro di non
rendersi complici della violazione della costituzione e dello
statuto dell'ONU
che questa guerra rappresenta; violazioni che non
risolveranno il
problema del terrorismo e non assicureranno ad alcun tribunale
internazionale i
responsabili del terribile attentato dell'11 settembre.”
Il 17
ottobre
2001:
Sono trascorsi quasi due mesi da quando è
iniziata la
“guerra”contro l’Afghanistan, anche se tutti coloro che
l’hanno condivisa e
tutti coloro che si sono successivamente accodati continuano a
definirla
un’azione di polizia internazionale contro il terrorismo, e
non si prevede
quando finirà, in quanto ci viene continuamente ricordato che
sarà una cosa
lunga e che si estenderà alla Siria, all’iraq ed alla Somalia
il 6 febbraio 2002:
“E’ riprovevole che proprio molti
dei paesi oggi
protagonisti della coalizione internazionale antiterrorismo
(tra cui gli Stati
Uniti che dal terrorismo sono stati colpiti) abbiano di fatto
impedito, anche
recentemente, la costituzione di sedi di giudizio come la
Corte Penale
Internazionale, che avrebbero potuto giudicare e perseguire
gli autori dei
crimini contro l’umanità di New York e Washington “.
Non è mai
simpatico chi, di fronte ad una tragedia, affermare “Noi
l’avevamo detto”.
Ma di fronte alla nuova alluvione non possiamo non
ricordare che un
anno di guerra in Afghanistan costa circa
600
milioni di euro.
Quanti
chilometri quadrati di territorio si sarebbero potuti mettere
in sicurezza
idrogeologica con questa incredibile quantità di denaro?
A
proposito
di diritti
sociali ed
ambientali
Ieri si è svolta a Genova come in
tanti altri
paesi d’Europa la Giornata Europea d’azione contro il
T-tip
Un trattato
negoziato in segreto tra Usa e Ue per aggredire beni comuni e
standard di
sicurezza di cibi, ambiente, luoghi di lavoro
Tra i principali obiettivi del negoziato, c’è la tutela
dell’investitore
e della proprietà privata, grazie alla costituzione di un
organismo di
risoluzione delle controversie, un vero e proprio arbitrato
internazionale, a
cui le aziende potranno appellarsi per rivalersi su Governi
colpevoli, a loro
dire, di aver ostacolato la loro corsa al profitto. Qualsiasi
regolamentazione
pubblica che tuteli i diritti sociali, economici ed ambientali,
con la scusa
della tutela della competizione e degli investimenti, rischierà di
soccombere
dinanzi alle esigenze delle aziende e dei mercati, tutelate da
sentenze che
saranno a tutti gli effetti inappellabili