[nuovopci] Nelle mille mobilitazioni portare le paroled’ordi…

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Auteur: \(nuovo\) Partito comunista italiano
Date:  
À: npci.inter
Sujet: [nuovopci] Nelle mille mobilitazioni portare le paroled’ordine - Organizzarsi e coordinarsi! - Rendere il paese ingovernabile...


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Comunicato CC 31/2014 - 10 ottobre 2014

NELLE MILLE MOBILITAZIONI DEI PROSSIMI GIORNI PORTARE SU SCALA PIÙ VASTA
POSSIBILE LE PAROLE D’ORDINE:

ORGANIZZARSI E COORDINARSI!

RENDERE IL PAESE INGOVERNABILE AI RENZI, AI NAPOLITANO, AI BERGOGLIO E
AI MARCHIONNE!

COSTITUIRE UN GOVERNO DI BLOCCO POPOLARE [4] PER RIMEDIARE DA SUBITO CON
MISURE D’EMERGENZA ALMENO AGLI EFFETTI PEGGIORI DELLA CRISI!

La fiducia sulla delega in bianco imposta dal governo Renzi-Berlusconi
al Senato non solo indica al di là di ogni ragionevole dubbio quali
saranno le "tutele crescenti", ma ha confermato che chiedere,
rivendicare, pretendere da questo governo una politica industriale,
diritti, salari, ecc. è un'illusione o un imbroglio. Bisogna dare al
paese un governo d'emergenza popolare.

La fiducia sulla delega in bianco per eliminare l'art. 18 e il resto,
dimostra al di là di ogni ragionevole dubbio anche ai deputati e
senatori M5S e a chiunque ha coraggio per imparare dall'esperienza, che
il proposito di cambiare il corso delle cose tramite le istituzioni
della Repubblica Pontificia è destituito di ogni fondamento nella
realtà; che limitarsi ad agitarsi nelle istituzioni della Repubblica
Pontificia è del tutto inutile: serve solo ad arricchire lo spettacolo e
a fare da contorno alle attività criminali dei vertici della RP.
Chiunque ha qualche autorità, potere e risorse deve impiegarle per
mobilitare le masse popolari a organizzarsi, coordinarsi, rendere il
paese ingovernabile dai vertici della RP e far loro ingoiare la
costituzione del Governo di Blocco Popolare. L'accanimento dei padroni,
del governo Renzi-Berlusconi, delle istituzioni UE, della Comunità
Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti
contro l'art. 18 conferma che gli operai e gli altri lavoratori avanzati
se si organizzano e si danno una giusta direzione, sono una forza: sono
in grado di cambiare il corso delle cose dell'intero paese.

IL NUOVO INIZIO ANNUNCIATO DA LANDINI E I NOSTRI COMPITI

Con l'intervista a _l'Espresso_ (2 ottobre) in cui ha annunciato la
linea degli scioperi a rovescio e con il discorso di mercoledì 8 ottobre
alla manifestazione di Milano in cui ha dichiarato che "siamo pronti a
occupare le fabbriche" e che "non è vero, come dice Renzi, che il Paese
è con lui", Landini ha annunciato, per ora solo annunciato, un nuovo
corso della FIOM. Gli aspetti salienti del nuovo corso annunciato sono
il ruolo che la FIOM si assume

- nella mobilitazione dei lavoratori precari, dei disoccupati, dei
cassaintegrati e dei giovani e immigrati senza lavoro,

- nella lotta frontale contro il governo Renzi.

L'annuncio del nuovo corso FIOM (anche solo l'annuncio) è importante ai
fini della nostra lotta, dato il ruolo che la FIOM e gli operai
metalmeccanici hanno nel corso delle cose, nel movimento politico,
sindacale e in generale sociale del nostro paese: nelle relazioni tra
classi e organismi, nel comportamento della sinistra borghese,
nell'attività culturale, nella combinazione tra l'azione degli operai e
del resto delle masse popolari e l'azione dei dirigenti della sinistra
sindacale, degli esponenti (non irriducibilmente anticomunisti) della
sinistra borghese, dei sinceri democratici della società civile e delle
amministrazioni locali, nella mobilitazione del grosso delle masse
popolari e della parte decisiva di esse, gli operai. Basta pensare al
movimento che ha messo in moto in tutto il paese la resistenza degli
operai della FIAT di Pomigliano al piano Marchionne (nell'estate del
2010) grazie all'appoggio della FIOM e dei sindacati alternativi e di
base (USB, Confederazione COBAS, Slai Cobas, ecc.).

Noi comunisti abbiamo un preciso piano d'azione [5] con cui conduciamo
la Guerra Popolare Rivoluzionaria [6] in questa fase. Creare le
condizioni per la costituzione del Governo di Blocco Popolare,
mobilitare le masse popolari a organizzarsi costituendo Organizzazioni
Operaie in ogni azienda capitalista e Organizzazioni Popolari in ogni
azienda pubblica e in ogni scuola, luogo d'abitazione e zona
territoriale, costituire nella clandestinità Comitati di Partito
aziendali e territoriali sono aspetti chiave del nostro preciso piano
d'azione. È facile capire che il nuovo corso della FIOM, anche solo
l'annuncio di esso, crea condizioni favorevoli al nostro lavoro. Tanto
più se il nuovo corso della FIOM, oltre che annunciato, sarà attuato.

L'annuncio del nuovo corso FIOM (anche solo l'annuncio) crea un terreno
favorevole all'azione dei gruppi di operai avanzati per "occupare le
aziende" (cioè organizzarsi per dare continuità alle aziende prevenendo
o mandando a monte le manovre dei padroni per chiuderle, delocalizzarle
o ridurle) e per "uscire dalle aziende" (cioè fare rete tra loro,
collegarsi con gli organismi e i movimenti popolari in lotta contro gli
effetti combinati della crisi del capitalismo e delle misure del governo
Renzi-Berlusconi, promuovere l'organizzazione e la mobilitazione di
disoccupati, precari e cassintegrati per il lavoro).

QUINDI NOI COMUNISTI SALUTIAMO CON FAVORE L’ANNUNCIO DEL NUOVO CORSO
DELLA FIOM, APPROFITTIAMO DELL’ANNUNCIO E SIAMO PARTIGIANI DELLA SUA
ATTUAZIONE!

Distinguere tra annuncio e attuazione è importante, stante il fatto che
i politicanti borghesi (e tra essi si annoverano Landini e altri
dirigenti ed ex dirigenti FIOM - vedi Airaudo) spesso usano l'annuncio
in termini demagogici, per conquistare o mantenere seguito tra le masse
popolari e come arma di pressione verso i propri avversari e concorrenti
del mondo politico (e del teatrino della politica) borghese. L'annuncio
sarà comunque positivo ai nostri fini se lo impugneremo tra i lavoratori
e le masse popolari come arma di pressione e di verifica dei dirigenti
della FIOM: avete annunciato, ora fate! La nostra lotta politica è anche
conquista delle menti e del cuore delle masse popolari e organizzazione
delle masse popolari attorno al Partito. Quindi se Landini e gli altri
dirigenti FIOM terranno fede all'annuncio, dobbiamo appoggiarli e
giovarci delle attività di massa che ne verranno. Se Landini e gli altri
dirigenti FIOM non terranno fede all'annuncio, ci gioveremo della loro
ennesima dimostrazione di mancanza di coerenza, di politicantismo e di
asservimento ai vertici della Repubblica Pontificia e ai padroni per
accrescere il prestigio e l'autorità del nuovo Partito comunista e degli
elementi avanzati delle masse popolari che invece promuoveranno
iniziative coerenti con il nuovo corso FIOM e contrasteranno l'abbandono
del nuovo corso annunciato.

QUANTO AGLI SCIOPERI A ROVESCIO per ora solo annunciati, essi sono,
oltre che una tradizione del movimento comunista (Landini
nell'intervista a _l'Espresso_ ha citato il caso delle Reggiane, ma
altri se ne possono citare), anche una pratica che il Partito ha già
sostenuto e promosso (vedi _Avviso ai naviganti 9 [7] _del14.05.2012
sullo sciopero a rovescio promosso dal Sindacato Lavoratori in Lotta di
Napoli e il _Comunicato CC 10/2013 [8]_ dell'8.03.2013 sui Disoccupati
Organizzati di Cecina-Livorno). Essi sono del tutto coerenti con la
linea delle mille iniziative di base [9] che abbiamo indicato e che
portiamo avanti. Dobbiamo usare l'annuncio e ancora più l'attuazione di
scioperi a rovescio da parte della FIOM per sviluppare su larga scala la
nostra linea delle "mille iniziative di base". All'interno di questo
movimento dobbiamo favorire e rafforzare la linea della sinistra che
consiste nell'approfittare dell'iniziativa per creare organismi quanto
più stabili possibile, nel favorire relazioni e legami con organismi già
esistenti o creati da altre iniziative, nel fare di ogni iniziativa
occasione e strumento di formazione politica e ideologica (scuola di
comunismo [10]), farne organismi che hanno orizzonti realistici e ampi e
quindi mirano alla costituzione di un loro governo d'emergenza che attui
le Sei Misure Generali [11] del programma del GBP. Solo gli economicisti
e quelli che portano tra le masse popolari una concezione grettamente
borghese, solo quelli che non vedono altro obiettivo che l'aumento
immediato dei salari (o la conquista di ammortizzatori sociali per tutti
sotto forma di "reddito minimo garantito") e tanto meno concepiscono (se
non al massimo a chiacchiere, come i gruppi dell'Autonomia negriana) la
lotta per il potere e l'instaurazione del socialismo, non comprendono
l'importanza di una mobilitazione che organizzi su scala crescente
cassintegrati, disoccupati e precari, li rafforzi nella coscienza che il
lavoro c'è e per tutti, li unisca a chi un lavoro (per adesso) ce l'ha.

QUANTO ALL’OCCUPAZIONE DELLE FABBRICHE, noi oltre che appoggiarla,
dobbiamo fare leva sull'annuncio e meglio ancora se ci sarà anche
l'attuazione, per promuovere la linea di "occupare le aziende e uscire
dalle aziende". Occupare le aziende, non solo all'Acciai Speciali di
Terni, alla Nokia Siemens, alla Lucchini, all'Alcoa e nelle altre
aziende dove i padroni stanno già manovrando per chiuderle,
delocalizzarle o ridimensionarle. Ma anche per prevenire gli attacchi
dei padroni: come dicono giustamente gli operai della Piaggio di
Pontedera in una loro recente lettera a Landini [12] "ci rendiamo conto
che in questo momento ci sono moltissimi altri casi di aziende e
lavoratori in condizioni ben più gravi e drammatiche della nostra dal
punto di vista occupazionale. Ma, a nostro avviso, anche noi potremmo
diventare presto un'emergenza". Occupare le aziende, in particolare le
aziende per le quali il padrone NON ha ancora in vista un piano di
smantellamento (morte lenta) o delocalizzazione è un fattore decisivo
del futuro del nostro paese e quindi del mondo se, come abbiamo
illustrato nell'_Avviso ai Naviganti 47 [13]_ del 26.08.14, diventa
l'occasione per "prendere in mano" l'azienda e il suo avvenire come
centro di produzione di beni e servizi, come collettivo di lavoratori e
come centro di orientamento e di mobilitazione locale delle masse
popolari, come nodo della rete delle organizzazioni aziendali e
territoriali che si costituiscono come nuove autorità locali, come
istituzioni locali del Nuovo Potere, quindi se combinano l'"occupare
l'azienda" con l'"uscire dall'azienda".

QUANTO FIN QUI DETTO A PROPOSITO DELL’ANNUNCIO DEL NUOVO CORSO FIOM,
VALE CON GLI ADATTAMENTI DEL CASO ANCHE PER L’APPELLO ALLA LOTTA
LANCIATO DALLA CGIL DI SUSANNA CAMUSSO E DEL RESTO DELLA DESTRA
SINDACALE, CRESCIUTA ALLA SCUOLA DI CRAXI, IL BURATTINO DI BERLUSCONI!

Nell'appoggio al nuovo corso annunciato da Landini dobbiamo far fronte
all'interno delle masse popolari a due deviazioni.

La PRIMA DEVIAZIONE è quella di quanti opporranno all'annuncio e
all'eventuale futura azione di Landini le malefatte e i tradimenti (vedi
l'abbandono della linea lanciata a Pomigliano nel 2010) suoi personali e
della FIOM. Chi non ha un proprio piano d'azione politica e addirittura
non ha neanche una strategia per fare la rivoluzione e instaurare il
socialismo, chi è chiuso nell'orizzonte dell'attività sindacale (sia
pure conflittuale, combattiva, alternativa), chi è abituato a
considerare l'individuo, la sua coerenza, la sua morale, le sue idee
invece dei grandi movimenti di massa e del ruolo che gli individui hanno
in essi, facilmente tenderà a deviare in questa direzione. Sentiamo già
le denunce, i rimproveri e le lagne di gruppi ispirati dall'Autonomia
negriana e di gruppi e individui grettamente fautori del sindacalismo di
base e alternativo che hanno paura dell'"invasione di campo" della FIOM.


La SECONDA DEVIAZIONE è quella di quanti crederanno a Landini & C. e li
prenderanno come dirigenti della lotta di cui le masse popolari hanno
bisogno. Contro questa deviazione non vale solo richiamare le posizioni
e le concezioni che Landini & C. hanno espresso fino a ieri di fronte
alla crisi generale del capitalismo e ai vertici della Repubblica
Pontificia ["l'Italia deve fare come la Germania", "il governo
(Berlusconi, Monti, Letta o Renzi che fosse) deve darsi un politica
industriale", ecc.], ma anche le posizioni attuali che quindi
caratterizzeranno, anche nella migliore delle ipotesi, la loro azione
futura: porre fine alla crisi facendo pressioni sul governo del vertici
della RP, come se il governo e i vertici della RP, le istituzioni della
UE e della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei,
americani e sionisti fossero davvero in grado di porre fine alla crisi
generale del capitalismo. In realtà essi possono solo aggravare la
miseria, l'abbrutimento, la crisi ambientale e la corsa alla guerra con
le loro manovre per preservare il loro privilegi e prolungare la vita
del sistema sociale e del sistema di relazioni internazionali di cui
sono alla testa.

Il migliore futuro che Landini può avere è di far parte dei personaggi
che comporranno il GBP che le OO e OP faranno ingoiare ai vertici della
RP come rimedio provvisorio all'ingovernabilità del paese, il GBP che in
realtà aprirà una nuova superiore fase della guerra popolare
rivoluzionaria con cui instaureremo il socialismo nel nostro paese e
daremo il nostro contributo alla seconda ondata della rivoluzione
proletaria che monta in tutto il mondo.

AVANTI NELLE MILLE INIZIATIVE DI BASE!

AVANTI NELL’OCCUPARE LE AZIENDE E USCIRE DALLE AZIENDE!

COSTITUIRE OVUNQUE NELLA CLANDESTINITÀ COMITATI DI PARTITO!

CHE I GIOVANI PIÙ GENEROSI E RESPONSABILI SMETTANO DI PERDERE TEMPO A
IMPARARE MESTIERI CHE CON TUTTA PROBABILITÀ NON GLI PERMETTERANNO
NEANCHE DI ESERCITARE E DEDICHINO TEMPO E RISORSE A IMPARARE A FARE LA
RIVOLUZIONE SOCIALISTA: A STUDIARE IL _MANIFESTO PROGRAMMA_ DEL PARTITO
E A METTERLO IN PRATICA!

VIVA I PARTITI E GRUPPI COMUNISTI CHE SOTTO TUTTI I CIELI LOTTANO PER LA
RINASCITA DEL MOVIMENTO COMUNISTA!

VIVA TUTTE LE FORZE CHE AL MEGLIO DELLE LORO CAPACITÀ E DELLA LORO
COMPRENSIONE DELLE COSE CONTENDONO IL PASSO ALLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE
DEI GRUPPI IMPERIALISTI EUROPEI, AMERICANI E SIONISTI, NUCLEO DI TUTTA
LA BORGHESIA IMPERIALISTA E DI TUTTE LE CLASSI REAZIONARIE DEL MONDO!

_**************_

_ Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste
nell'usare TOR [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html
[14]_], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle
caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica
del Partito [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html [14]_].
_

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[14] http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html