[Redditoxtutti] RESOCONTO (commentato) 6 OTTOBRE 2014 COMMIS…

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Subject: [Redditoxtutti] RESOCONTO (commentato) 6 OTTOBRE 2014 COMMISSIONI CONS. CONGIUNTE POL. SCOLASTICHE-EDUCATIVE E POL SOCIALI ROMA CAPITALE SU AEC, ASSISTENZA AI DISABILI NELLE SCUOLE, DIRITTO ALLO ST







Comunicato - avviso - per diffusione, divulgazione, pubblicazione, grazie Roma 9 ottobre 2014


RESOCONTO INCONTRO 6 OTTOBRE 2014
COMMISSIONI CONGIUNTE POLITICHE SOCIALI E POLITICHE EDUCATIVE SCOLASTICHE DI
ROMA CAPITALE. A cura di USI Unione Sindacale Italiana (che è parte del “raggruppamento
operatori/operatrici sociali in lotta”, per un coord. nazionale)


E
mail usiait1@???,
sito nazionale www.usiait.it,



blog
www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com, giornale
www.usilottadiclasse.net


archivio
storico www.usistoriaememoria.blogspot.com,


Si
è svolto il 6 ottobre 2014, dopo una segnalazione e relazione della situazione
fatta dall’USI e dal Coordinamento lav. di coop sociali ed enti del terzo
settore del 22 settembre su carenze e problemi per l’assistenza a studentesse e
studenti con disabilità nelle scuole di pertinenza del Comune di Roma Capitale
e della scuola statale (USP), la convocazione delle Commissioni congiunte
Politiche Sociali e Politiche Scolastiche Educative.


La
riunione si è svolta presso le CCP a Largo Loria 3, avente ad oggetto l’analisi
e la discussione per il DIRITTO ALLO STUDIO ad alunne-i con disabilità, le
questioni del “Saish scolastico”, degli A.E.C. (assistenti educativi culturali,
la denominazione che a Roma prende la figura professionale di aiuto agli insegnanti
di sostegno per l’assistenza specialistica nelle scuole di competenza del
Comune di Roma Capitale, ndr). Presenti le consigliere Erica Battaglia
(presidente della CCP Pol. Sociali), Valeria Baglio (presidente della CCP
Politiche Scolastiche/Educative), Michela Di Biase (anche presidente della CCP
Pol. culturali, giovanili e del lavoro), Sveva Belviso (capogruppo consiliare
di opposizione, già assessora e vicesindaco della Giunta Alemanno), Virginia
Raggi (Movimento 5 stelle, che aveva caldeggiato la riunione ma che è arrivata
in ritardo, a riunione iniziata), il consigliere Gianluigi De Palo (capogruppo
consiliare di opposizione, già assessore alle Politiche Scolastiche/Educative
nella Giunta Alemanno), le rappresentanze dei consiglieri Di Noi (Gruppo Misto)
e Cozzoli, due esponenti dell’Usi Unione Sindacale Italiana, come “soggetto
segnalante”.    



Dopo
una breve introduzione, è stata data la parola al sindacato autorganizzato, che
sulla base della segnalazione fatta e degli aggiornamenti, ha sviluppato le
argomentazioni sull’intreccio tra il DIRITTO ALLO STUDIO di alunni-e con
disabilità psichiche, fisiche e sensoriali e varie forme di disagi (che rendono
la situazione più complessa, in termini di applicazione concreta del diritto
allo studio e ai processi si integrazione e autonomia in quel che resta dell’istruzione
pubblica…come risposta alle nuove esigenze e bisogni di superamento e contrasto
alle disuguaglianze e disparità di trattamento), che è ulteriormente
ridimensionato e in concreto parzialmente negato, con le questioni di chi
lavora ed è utilizzato in questo ambito (riduzione di numero di ore per gli
insegnanti di sostegno, aumento del carico di lavoro per gli Aec, precarietà
lavorativa e contrattuale, difficoltà di programmazione e di superamento di
barriere), quindi con i DIRITTI SUL-DEL LAVORO.


E’
stato da parte dell’Usi posto l’accento sulla MANCANZA di un mansionario
omogeneo e unificato del personale Aec, in gran parte formato ormai da
operatori-trici di cooperative sociali (accreditate al Comune spesso anche per
il SAISH, l’assistenza domiciliare alla disabilità) mentre il personale
comunale rimasto è con una figura di “ruolo chiuso e ad esaurimento” secondo le
scelte dell’Amministrazione comunale, come orientamento consolidatosi da
diverse Giunte; dalla CARENZA di un INTERVENTO TRA REGIONE LAZIO (Assessorato
competente) e il Comune per il “riconoscimento” della figura professionale,
utilizzabile anche per gli altri Enti Locali della Regione, che possa
permettere un processo di FORMAZIONE SPECIFICA, AGGIORNAMENTO E QUALIFICAZIONE
PROFESSIONALE DIGNITOSA, evitando nonostante la volontà di chi ci lavora, di
essere spesso mandati allo sbaraglio e senza adeguati supporti di conoscenze
tecniche e specialistiche; la confusione di funzioni e ruoli tra assistenza
specialistica e assistenza “di base”; del regime contrattuale con grosse fasce
di precarietà, nelle cooperative accreditate, la insufficienza di controlli sul
corretto utilizzo del personale, che in molti casi si trova a dover svolgere o
mansioni quasi pari agli insegnanti di sostegno o mansioni ridotte all’assistenza
materiale e igienico sanitaria. L’USI ha posto anche la questione della
necessità di un monitoraggio del numero esatto degli utenti beneficiari dei
servizi, una volta esaurita la fase degli inserimenti e del corretto rapporto
Aec/utenti, insegnanti di sostegno/utenti e per il gruppo classe, sia per un
equilibrato organico che per le prossime coperture di BILANCIO per il 2015.
Infatti le somme stanziate fino a DICEMBRE 2014, di competenza dei Municipi per
le funzioni specifiche, sono quelle “disponibili” in base ai vincoli di
Bilancio e in fase di assestamento, dovranno essere eventualmente adeguate per
soddisfare tutte le richieste e le necessità, evitando il rischio di lasciare
in corso di anno scolastico, nuovi iscritti e inseriti nel primo mese di scuola
senza intervento per carenza di copertura economica.


Così
come è stata posta dal sindacato autorganizzato la questione della verifica in
termini di omogeneità, in tutti i 15 Municipi di Roma Capitale, delle tariffe
orarie complessive per i servizi, anche per non ridurre la portata dell’attività
nelle scuole come un “prolungamento” dell’assistenza domiciliare territoriale
(il “Saish scolastico…), l’USI non si è dichiarata disponibile ad accettare
passivamente, come continue “voci” continuano a sostenere, il progressivo
passaggio di questo settore, come anche per la “SCOLARIZZAZIONE ROM, SINTI,
CAMINANTI”, dall’attuale competenza dipartimentale e assessorile (Pol.
Scolastiche) a quella delle Politiche Sociali, che per l’Usi sarebbe un
notevole ARRETRAMENTO CULTURALE E SOCIALE, riportando tutto il percorso fatto
ad una questione di ordine assistenziale e sociale e non di intervento in
ambito scolastico educativo, slegando tali situazioni dalla scuola per farle
introdurre come uno dei tanti aspetti dell’assistenza.


Si
è inoltre posta la situazione dell’impiego di personale Aec, di ausilio al
personale docente dei plessi e delle figure di sostegno, nell’ambito di un
processo di autonomia e di intervento con gli alunni-e, al momento dell’erogazione
del pasto, quindi da parte dell’Usi come aspetto del percorso di natura
didattica e di acquisizione di competenze degli alunni-e. E’ intervenuto il
consigliere De Palo, sul punto ricordando la sua esperienza di Assessore nella
precedente Giunta, ribadendo che la questione “mensa” e fruizione da parte
degli Aec delle cooperative sociali, era da intendersi come una questione
relativa alle trattative sindacali con centrali cooperative e sindacati (senza
specificare quali…) per il riconoscimento del buono pasto, che non poteva
essere coperto da finanziamenti comunali, a differenza del personale comunale
con la figura di Aec e che “i sindacati” che aveva sentito, avevano posto la
questione del buono pasto e della fruizione della mensa all’interno del riconoscimento
del monte ore di fruizione della prestazione lavorativa degli Aec
esternalizzati (se superiore o meno alle 6 ore di servizio giornaliero, per il
riconoscimento del buono pasto) e che gli era capitato di assistere a
dichiarazioni di Aec che si sarebbero, all’epoca “rifiutati” di dare il pasto
agli alunni perché a loro non era più consentito di mangiare a mensa. L’Usi ha dovuto
replicare che la questione era posta in modo incompleto, sia perché la posizione
“sindacale” ricordata dal consigliere De Palo era riferita ad altri sindacati e
non certo a quello presente né al cartello che si riconosce nel coordinamento e
agli “operatori-trici sociali in lotta”, ma era riferita (e si avevano casi
concreti di dirigenti scolastici che avevano escluso la presenza degli Aec a
mensa, a prescindere dalla loro fruizione del pasto…con interpretazioni originali
delle varie circolari e disposizioni, andando quindi a colpire un aspetto dell’intervento
del personale con gli utenti), che la questione era sorta non da un intervento “dei
sindacati”, ma dalla risposta ad un quesito posto dalla dirigenza dell’ex XVII
Municipio, in termini di “costi” del servizio mensa e della fruibilità della
stessa da parte degli Aec esternalizzati e che comunque, a parte le questioni
pedagogiche e didattiche, la questione della copertura economica


del
pasto del personale di cooperative sociali in servizio nelle scuole, era da
considerarsi all’interno delle tariffe complessive del costo orario, in
frazione come quelle per la formazione professionale, l’aggiornamento, la
salute e la sicurezza sul lavoro…tariffe il cui importo solo in minima parte è
corrisposto come retribuzione e indennità a chi lavora. Quindi compito del
Comune e degli organismi di vigilanza comunale, per l’USI sarebbe stato quello
di favorire e agevolare un confronto tra le Centrali cooperative, le
cooperative accreditate per il servizio di Aec, le società e le cooperative
aggiudicatarie del bando delle mense scolastiche, con le varie organizzazioni
sindacali, per la definizione e la regolamentazione di corrette relazioni
sindacali anche per questo aspetto, nell’ambito delle modalità di controllo dei
costi complessivi, delle tariffe orarie erogate dal Comune e della loro distribuzione. Problema che è strettamente connesso con il meccanismo di appalti e affidamenti e dei criteri adottati, il rischio è la tendenza a mettere fuori "mercato" cooperative ed enti che applicano il CCNL di riferimento e rispettano le regole, a vantaggio di chi non è sulla stessa sintonia e che non rispetta sostanzialmente diritti, salari, contratti, salute e sicurezza...(le cooperative "cattive" che scacciano quelle "corrette")     



In
conclusione, nel ringraziare consigliere e consiglieri presenti, su richiesta
della Presidente Battaglia, si sono riassunte alcune delle richieste avanzate,
per quanto riguarda il monitoraggio
completo (incrociando dati dipartimentali con quelli delle scuole statali) ed esatto del numero di utenti, per
calibrare in sede di Bilancio la completa
copertura dei costi a partire da Gennaio 2015, la verifica e il monitoraggio della situazione lavorativa e dei contratti –
connessi alla precarietà nel settore,
la richiesta di intervento con la
Regione Lazio per il riconoscimento di una figura professionale specifica,
anche per permettere una programmazione di corsi di aggiornamento e di formazione, la richiesta di un mansionario unificato e valido per tutta
la città di Roma Capitale per gli Aec,
il mantenimento delle competenze nell’ambito
delle politiche scolastiche educative (anche per quanto riguarda la “scolarizzazione
rom”).


NOTA:
Non si è accennato in questo incontro, da parte dell’Usi, in modo specifico
alla questione “ri-pubblicizzazione-internalizzazione” di questo servizio e
attività, perché la questione deve essere posta correttamente e in modo
preciso, all’interno delle questioni del “personale comunale”, del piano di
utilizzo e assunzionale di Roma Capitale e di scelte strategiche della Giunta e
di orientamento dell’Assemblea Capitolina, quindi un ambito di discussione (e
di lotta) molto più ampio e complesso.


Da
parte del sindacato autorganizzato USI, la questione della “ri-pubblicizzazione”
è nella piattaforma di rivendicazioni e di impegno a livello comunale e
intercategoriale e si pone come uno dei punti qualificanti della giornata di
mobilitazione e di sciopero nazionale “generale e sociale” del 14 novembre, in
questo accomunati a tutti i soggetti sindacali, sociali e “in movimento” incrociati in questi anni e
allo STRIKE MEETING.


In
ogni caso, è stato un incontro che ha permesso di tenere viva e all’attenzione delle
Commissioni consiliari congiunte anche questa situazione, le sue implicazioni
di servizi alla collettività e di natura pubblica ed essenziale anche se svolti
in forma esternalizzata, di riportare le questioni lavorative e di regolarità
contrattuale e salariale, non svincolate dalla qualità e dal tipo di intervento
di chi ci lavora e nei contesti scolastici, quindi respingendo la tendenza
(presente anche a livello istituzionale…) a tenere distinti la parte “sindacale”
da quella dei servizi al pubblico, una tendenza di stampo corporativo che non
appartiene al nostro percorso e che non siamo disponibili a legittimare.


Continueremo
a seguire non solo come USI questa ed altre situazioni, ma rafforzando l’intervento
con il percorso comune del raggruppamento “OPERATORI-TRICI SOCIALI IN LOTTA”,
assieme a Cobas, Cub…a chiunque voglia autorganizzarsi e difendersi
collettivamente.


Il prossimo
appuntamento a livello locale è il 13 OTTOBRE, ORE 20 A VIALE MANZONI 55, per
la realizzazione delle iniziative teatrali e di comunicazione sociale, di
propaganda, di riflessione e di azione, verso IL 14 NOVEMBRE …