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un istant book (da scaricare gratuitamente) contro il decreto delle
lobby
Rottamitalia», un instant book contro il decreto delle lobby
di Paolo Berdini 08 Ottobre 2014
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«Il libro segnala una importante novità: la maturazione di una
visione alternativa del futuro dell’Italia che in questi anni si è
alimentata nelle tante vertenze territoriali e che è oggi
arrivata ad una convincente sintesi». Il manifesto, 8 ottobre 2014
Non era mai accaduto prima d’ora che un nutrito gruppo di
intellettuali, giuristi, storici dell’arte, economisti e
ambientalisti scrivessero un instant book contro un decreto
legge del governo. Non sono mancate critiche a ogni
provvedimento legislativo, ma arrivare a produrre un organico
libro segnala la gravità contenuti nel decreto. Esce oggi un agile
volume informatico Rottamitalia edito da Altreconomia, ideato
da Sergio Staino e curato da Tomaso Montanari. Il libro si può
scaricare sul sito www.altreconomia.it/rottamaitalia
e lo potete trovare anche sulla edizione on line de Il Manifesto.
Sono due i motivi che hanno reso possibile il volume. In primo luogo
i contenuti che denunciano la gravità della crisi di prospettiva
delle classi dirigenti del paese. Sbaglierebbe infatti chiunque
pensasse che siamo di fronte al pensiero di Renzi, di Lupi o di
qualsiasi altro esponente di secondo piano del governo. Il decreto è
stato scritto direttamente dalle lobby che nel sonno della
politica, dominano incontrastate il paese.
Gli articoli che liberalizzazino le possibilità di
trivellazioni petrolifere in ogni parte del paese sono da anni
richieste dai petrolieri.
Le norme che annullano il potere di controllo delle Soprintendenze
nella tutela dell’ambiente sono da anni nell’agenda dalla lobby delle
grandi opere. Quelle che mettono le basi per una nuova fase di
cementificazione delle città sono volute dalla lobby dei
proprietari immobiliari. Le norme che facilitano la vendita del
patrimonio immobiliare dello Stato sono chieste a gran voce dal
mondo finanziario internazionale. E, infine, un intero capo del
provvedimento (il quarto) affida il futuro delle opere pubbliche
e delle città alla finanza di rapina responsabile della crisi
mondiale di questi anni.
La gravità dello «Sblocca Italia» sta dunque in questo quadro
generale. Una classe dirigente incapace di fare i conti con il
fallimento delle ricette neoliberiste vuole continuare ancora
con le stesse politiche distruggendo ulteriormente la struttura
dello Stato. Mentre ad esempio la tassazione sulle imprese e sulle
famiglie cresce senza sosta, con alcuni articoli si regalano
milioni di euro alle grandi imprese che si spartiscono da decenni il
sistema delle grandi opere. Sono infatti previsti generosi sconti
fiscali per le società concessionarie. Milioni di euro che
passano dalle famiglie italiane sempre più impoverite ai soliti
noti. Il caso ha voluto che negli stessi giorni in cui Renzi
proponeva tali sconcezze, la Corte dei Conti ha accertato che solo
nel periodo 2006 – 2010 per la costruzione della linea «C» della
metropolitana di Roma, devono essere restituiti 370 milioni
ingiustamente guadagnati perché le regole sono state cancellate
e non ci sono più strumenti di controllo. Ciononostante
continua la rumorosa invettiva contro la «burocrazia» e con lo
Sblocca Italia si allentano ulteriormente le regole. Lo stesso
Raffaele Cantone, in sede di audizione parlamentare ha dato
l’allarme su questo punto.
Ma il libro segnala anche una importante novità: la maturazione di
una visione alternativa del futuro dell’Italia che in questi anni
si è alimentata nelle tante vertenze territoriali e che è oggi
arrivata ad una convincente sintesi. La premessa al libro
firmata da Paolo Maddalena, vice presidente emerito della Corte
Costituzionale, si intitola «Fuori della Costituzione» e ragiona
sul fatto che il decreto è contrario alla carta fondamentale in
tutte le norme che affidano il futuro dei territori e delle città
ai privati invece e che svendono il patrimonio pubblico.
Nel libro, insomma, si ritrova il filo del ragionamento sulla piena
attuazione della Costituzione elaborato da Salvatore Settis
nel suo Paesaggio, Costituzione Cemento(2012) e completato
sempre da Settis con Maddalena in Costituzione incompiuta(2013,
con Leone e Montanari) e poi ulteriormente perfezionato da
Maddalena in Il territorio bene comune degli italiani (2014). Il
legame con la Costituzione fornisce un’inedita forza
unificante alle tante lotte dei comitati che un’accorta
propaganda ha bollato come affette da sindrome del nimby e che
sono invece l’unico strumento in mano alla popolazione per opporsi
ai Rottamatori d’Italia.
«Rottama Italia» nasce da un’idea di Sergio Staino, ed è stato
curato da Tomaso Montanari. Hanno partecipato — gratuitamente–
al progetto Ellekappa, Altan, Tomaso Montanari, Pietro Raitano,
Giannelli, Mauro Biani, Paolo Maddalena, Giovanni Losavio,
Massimo Bray, Maramotti, Edoardo Salzano, Bucchi, Paolo Berdini,
Vezio De Lucia, Riverso, Salvatore Settis, Beduschi, Vincino,
Luca Martinelli, Anna Donati, Franzaroli, Maria Pia Guermandi,
Vauro, Pietro Dommarco, Domenico Finiguerra, Giuliano, Anna Maria
Bianchi, Antonello Caporale, Staino, Carlo Petrini.