Date: Wed, 27 Aug 2014 07:40:28 -0700
From: nowaroma@???
Subject: [nowaroma] Quando per il Ricucci (Rai) in Siria eran tutti "partigiani"
To: nowaroma@???; francescosantoianni@???; housellina3@???; nadiaschavecher@???; p_a_78@???
Nessuno ammette mai i propri errori. In particolare i giornalisti embedded (inviati di guerra) sono bravissimi a dimenticare, confidando sulla generale amnesia del popolo. Ecco (dopo la mia firma) come esaltava l'opposizione armata il Ricucci Amedeo (Rai), che andò embedded con l'Esercito siriano libero a fine 2012, ma dopo pochi mesi (aprile 2013) in un'altra missione embedded finì rapito...Adesso a distanza di tempo e senza fare ammenda, dice che i suoi rapitori erano tutti stranieri. In questa intervista di pochi mesi prima invece dice che gli stranieri in Siria erano max il 10% e
che erano tutti "buoni musulmani", partigiani come contro il fascista spagnolo F. Franco. Nemmeno l'ombra di un islamista. Sorvolo qui su quante ne disse (via web) a chi non era d'accordo con lui. Il minimo fu: "compagnia di giro, gente che non sa niente di esteri, gente agisce per conto terzi". Lui, ben pasciuto dalla Rai. E osannato dalla sinistra...By the way: QUANTI SOLDI HA PAGATO L'ITALIA PER IL RILASCIO DI RICUCCI E DEGLI ALTRI GIORNALISTI EMBEDDED CON L'ESERCITO SIRIANO LIBERO COSIDDETTO?
Marinella
ECCO QUA:
http://www.ebdomadario.com/polis/siria-2-0-il-reportage-di-amedeo-ricucci/
Come invece tende a dire la propaganda di Assad che in Siria vi sia una grande maggioranza di combattenti stranieri, jihadisti e terroristi credo sia pura menzogna. In 15 giorni girando in continuazione nelle zone adiacenti ad Aleppo , posso assicurare di aver visto solo un combattente straniero. Si tratta di un algerino , che peraltro aveva un regolare contratto come body guard di un comandate dell’ Esl. Non ho visto altri stranieri. E’ vero
anche che non ho potuto avvicinare alcune brigate salafite che combattono in prima linea ad Aleppo, e da tutte le informazioni avute in giro sarebbero composte anche da stranieri. Quando si parla di stranieri si parla di iracheni e libici. C è chi spara numeri come se fossero caramelle,ma secondo le stime più serie i combattenti stranieri non supererebbero il 10% dell’insieme dei combattenti dell’ esercito siriano libero. Detto questo, aggiungo una considerazione che mi sembra ovvia: trovo assai legittimo e tranquillo che vi siano combattenti musulmani che vadano in Siria a dare una mano ai loro fratelli che lottano per la libertà. Quando , durante la guerra civile in Spagna negli anni ‘ 20 , dall’ Italia come da altri paesi partivano comunisti ed anarchici per andare ad aiutare i loro compagni nessuno si è mai sognato di chiamarli mercenari o di additarli con termini spregiativi. Hanno dato un contributo alla guerra civile, un
contributo che poi nei fatti non è servito perché Franco prese lo stesso il potere. Non capisco perché non si dia lo stesso giudizio difronte ai combattenti stranieri che vanno in Siria. Combattenti che poi alla fine sono solo “ buoni musulmani”. Vi è una corrente dei salafiti, religiosa e non politica, che non predica il terrorismo di Bin Laden ne tantomeno si rifà ad Al Qaeda , ma crede nella Jihad e nella guerra santa perché Assad viene visto come il nemico. Non mi sembra un fenomeno cosi preoccupante. Il comandante dell’ Esl ad Aleppo, rispondendo ad una domanda identica a quella che mi è appena stata fatta, mi ha risposto: “ Se l’occidente ci desse le armi che noi chiediamo invano da mesi, noi non avremmo bisogno di interventi armati dall’estero, ne avremmo bisogno dell’aiuto dei nostri fratelli dall’estero. Purtroppo pero armi non ne abbiamo. I problemi se ci saranno ci saranno dopo, ma abbiamo la forza e la capacità
di evitare derive terroriste o fondamentaliste nel futuro della Siria
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