[Forumlucca] I: OCCIDENTE E MONDI INDIGENI : UN PASSO AVANTI…

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Autore: Aldo Zanchetta
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To: forumlucca
Oggetto: [Forumlucca] I: OCCIDENTE E MONDI INDIGENI : UN PASSO AVANTI E DUE INDIETRO


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9 AGOSTO

GIORNATA MONDIALE DEI POPOLI INDIGENI

UN PASSO AVANTI E DUE INDIETRO ?



DOMANI 9 AGOSTO SI CELEBRA LA GIORNATA MONDIALE DEI POPOLI INDIGENI, CIOE’
CIRCA 370 MILIONI DI PERSONE SPARSE NEI 5 CONTINENTI.

Negli anni fra il 1991 e il 2007 l’unico documento giuridico che a livello
internazionale proteggeva le culture, le tradizioni e i diritti comunitari
dei popoli indigeni e tribali era la Convenzione n.169 dell’ILO
-l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, organismo delle Nazioni Unite
con sede a Ginevra- stilata nel 1989 e entrata in vigore il 5 settembre
1991.

La Convenzione riconosce ai popoli indigeni un insieme di diritti
fondamentali, essenziali alla loro sopravvivenza, tra cui i diritti sulle
terre ancestrali e il diritto di decidere autonomamente del proprio futuro.
Essa fu firmata da quasi tutti i governi, ma come sappiamo per far entrare
in vigore una Convenzione non basta la firma dei governi ma necessita la
ratifica dei relativi parlamenti e, dulcis in fundo, deve trovare spazio
nella legislazione nazionale tramite apposite leggi. Triplice passaggio che
ben pochi paesi hanno effettuato. Ad esempio l’Italia non è andata al di là
del primo passaggio, col pretesto che in Italia non esistono popoli
indigeni. Il che non consente di citare in giudizio in Italia multinazionali
italiane che nelle loro scorrerie globali violino i diritti dei popoli
indigeni.

Tuttavia la Convenzione è stata ed è un importante riferimento morale a cui
in molti casi i popoli indigeni hanno potuto appellarsi di fronte a
tribunali internazionali in casi di violazioni gravi dei loro diritti.

Nel settembre 2007 le Nazioni Unite, dopo un parto travagliato durato 22
anni, hanno approvato la Dichiarazione sui Diritti Comunitari dei Popoli
Indigeni, una terza classe di Diritti che non aveva trovato posto né nella
Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1947 né nel Patto
internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali del 1996.



La Dichiarazione del 2007, firmata da tutti gli stati facenti parte
dell’ONU, con 143 voti favorevoli, 14 astensioni e il voto contrario, è bene
ricordarlo, di Stati Uniti, Canada, Nuova Zelanda e Australia, costituiva
concettualmente un passo avanti rispetto alla Convenzione 169, pur
mantenendo alcuni punti oscuri.



Questa Dichiarazione non ha carattere obbligante per i firmatari ma ha solo
un valore morale e la sua eventuale introduzione nelle legislazioni degli
Stati richiede i due passaggi successivi sopra ricordati. Inutile dire che
ad oggi essi sono per lo più solo “annunciati”.



Uno dei punti chiave di questa Dichiarazione è il diritto alla consultazione
previa e informata relativa ad attività industriali o estrattive progettate
nei loro territori, clausola la cui interpretazione è tutt’oggi fonte di
conflitti, come in Perù, dove la traduzione in norma giuridica si trascina
da mesi. Il presidente “indio” della Bolivia ha tagliato corto: il diritto
alla consultazione non esiste nel caso delle attività minerarie…!



Due notizie alla vigilia del 9 agosto preoccupano fortemente.

La prima informa che, sotto la pressione delle corporations internazionali
interessate alle attività minerarie, petrolifere, al legname e alla
biodiversità dei territori, la ILO si appresta a rivedere il contenuto della
Convenzione 169 per renderla più adeguata alle loro esigenze.



La seconda riguarda una Conferenza mondiale sui popoli indigeni che le
Nazioni Unite stanno preparando per il settembre 2014 a New York, dove
avranno grande spazio antropologi, politici, sociologi, etnologi e altre
classi di “esperti”, ma nella quale non è chiaro quale spazio avranno i
popoli indigeni, tanto che sul notiziario elettronico indigeno Servindi è
apparso un articolo dal titolo: “Verso una Conferenza mondiale sui popoli
indigeni … senza indigeni?”.



Non mancheremo di approfondire e di informare circa questi due punti oscuri.



A.Z. www.kanankil.it