[Redditoxtutti] LETTERA PER CAPIGRUPPO, GRUPPI CONSILIARI …

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Autore: usiait1@virgilio.it
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To: pop
CC: precari_roma, redditoxtutti
Oggetto: [Redditoxtutti] LETTERA PER CAPIGRUPPO, GRUPPI CONSILIARI E CONSIGLIERI COMUNALI, OSSERVAZIONI DA SINDACATO AUTORGANIZZATO, AUTOGESTITO USI PER LA SEDUTA DEL CONSIGLIO-ASSEMBLEA CAPITOLINA DEL 5













LETTERA APERTA - COMUNICATO AVVISO SINDACALE - PER PUBBLICAZIONE, DIFFUSIONE, DIVULGAZIONE, GRAZIE
LANCIAMO E ORGANIZZIAMO IL REFERENDUM TRA I 24000  DIPENDENTI COMUNALI SU SCELTE UNILATERALI DI ROMA CAPITALE - CONTRATTO E SALARIO VARIABILE-ACCESSORIO,
Per i Capigruppo consiliari, per i gruppi e consiglieri-e di Roma Capitale, osservazioni da USI Unione Sindacale Italiana per dibattito all'Assemblea Capitolina
del 5 agosto 2014 ore 16.30, su Contratto Collettivo Decentrato  Integrativo, salario accessorio, progetti di riorganizzazione di servizi e attività comunali (servizi educativo scolastici, cultura
attività e funzioni svolte nei Municipi e nei Dipartimenti), SCELTE UNILATERALI DI GIUNTA CAPITOLINA E DEL VICESINDACO, DEL DIPARTIMENTO RISORSE UMANE/RELAZIONI SINDACALI ROMA CAPITALE.
Onorevoli consiglieri e consigliere, gruppi consiliari, la fase di protesta e di conflitto che da molti mesi impegna le relazioni sindacali industriali al Comune di Roma Capitale e le scelte
messe in campo dalla Giunta, dalla delegazione di controparte pubblica, non ultime le scelte UNILATERALI degli ultimi giorni, che portano il 5 agosto 2014 l'Assemblea Capitolina a discutere in seduta di
Consiglio e Assemblea al Palzzo Senatorio, a Bilancio 2014 appena approvato (i cui effetti sono relativi a tutta la "macchina capitolina", non solo per i circa 24000 dipendenti comunali e le migliaia
di precarie e precari, ma di tutti coloro che lavorano nelle aziende pubbliche e partecipate e nelle cooperative e onlus del c.d. "terzo settore", ovviamente di tutta la cittadinanza beneficiaria di servizi e funzioni,
con valutazioni su eventuali effetti penalizzanti e di disagio che verificheremo nei prossimi mesi, in vista dell'assestamento di Bilancio autunnale), meritano alcune doversoe osservazioni.
Su tutta la questione del salario variabile e accessorio del personale capitolino, condividiamo la scelta della delegazione trattante RSU di Roma Capitale e delle altre OO.SS., che non hanno potuto sottoscrivere alcun
CCDI, perchè ne mancavano delle condizioni essenziali e fondamentali per la sua approvazione da parte sindacale, troppe le criticità rimaste senza risposta positiva dal vicesindaco Nieri e dal resto della
delegazione trattante di parte pubblica, su materie importanti relative a CONDIZIONI SALARIALI, ORARI DI LAVORO E DISTRIBUZIONE DELL'ORARIO SETTIMANALE, TURNI DI LAVORO E FLESSIBILITA',
SALUTE E SICUREZZA, AUMENTO DEI CARICHI DI LAVORO A FRONTE DI UN ORGANICO INSUFFICIENTE PER LA CAPITALE D'ITALIA, MANCATE ASSUNZIONI PROGRAMMATE E SOLUZIONI POSSIBILI
E PRATICABILI PER IL PRECARIATO "STORICO" (specie nel settore scolastico ed educativo, ma non solo, come per i Municipi, le biblioteche, i servizi sociali a gestione diretta).
Le scelte operate dal Comune a livello sindacale, con una assurdità giuridica che cozza oggettivamente con il concetto di CONTRATTO, quale previsto nell'attuale ordinamento giuridico italiano
 (art. 1321 del codice civile), con la definzione di "contratto unilaterale"  purtroppo pubblicizzato, con opera di dis-informazione su molti quotidiani e agenzie stampa, su MATERIE COME QUELLE RELATIVE AL
SALARIO CHE SONO PREVISTE COME "CONTRATTAZIONE" DAL CCNL DI COMPARTO REGIONI AUTONOMIE LOCALI FIN DAL 1994-97 (luglio 1995, il primo CCNL "privatistico"), quindi non suscettibili di
imposizione UNILATERALE senza accordo e contratto sottoscritto con LA RSU E LE OO.SS., quali delegazioni trattanti di parte sindacale, attraverso lo strumento di una Deliberazione di Giunta Comunale,
sono atti e scelte di impegno POLITICO di grande impatto negativo, specie per tutti quegli istituti contrattuali, non solo per la parte economica, ma anche quella normativa di miglior favore, previsti
dall'attuale e per noi sindacati e RSU VIGENTE, CCDI che si vorrebbe sostituire con un ATTO UNILATERALE, che non ha precedenti non solo al Comune, ma nel mondo delle relazioni sidnacali industriali.
 Infatti, a differenza di altre uestioni, che sono previste come materie di esame e confronto, dove in assenza di accordo sindacale, il datore di lavoro anche pubblico può riprendersi la decisione ultima,
con atti decisionali (salva la questioend el contrasto e del conflitto sindacale e di lavoro), lo stesso NON POTREBBE LEGITTIMAMENTE AVVENIRE PER LE MATERIE CHE LO STRESSO CCNL DI COMPARTO,
demanda sì alla contrattazione integrativa, ma non alla sua sostituzione con atti non condivisi senza un accordo e appunto, un contratto sottoscritto dalle rappresentanze sindacali interne e dalle OO.SS., per la
sua quatificazione econiica che va appunto contrattata Ente per Ente, ma non può, per violazione del sistema di relazioni sindacali industriali per il livello aziendale e di ente, essere sostituito da altre sclete
unilaterali, a meno che il Comune di Roma Capitale non voglia accollarsi, anche L'ALEA DI RICORSI AL GIUDICE DLE LAVORO DA PARTE DEI DIPENDENTI COMUNALI CHE SUBISCANO EFFETTI NEGATIVI E 
PENALIZZANTI DALLE SCELTE "ECONOMICHE" DELLA CONTROPARTE COMUNALE, SULLA PARTE SALARIO-INDENNITA'-RETRIBUZIONI.
Annunciamo che stiamo coinvolgendo, nei tempi tecnici strettamnte necessari, le altre OO.SS. e la delegazione trattante RSU per lo SVOLGIMENTO DI UN REFERENDUM TRA IL PERSONALE COMUNALE,
COME PREVEDE ANCHE L'ARTICOLO 21 DELLA LEGGE 300 1970, LO STATUTO DEI LAVORATORI (e lavoratrici) che costituisce l'applicazione dei diritti e libertà fondamentali di fonte costituzionale nei luoghi
di lavoro, come espressione massima di DEMOCRAZIA E PARTECIPAZIONE, sulle materie del CCDI oggetto di atti unilaterali e non condivisi del Comune di Roma Capitale, dei diretti interessati-e.
Così come, sulle proposte relative al SETTORE SCOLASTICO EDUCATIVO (dove l'offerta formativa ed educativa pubblica rischia di peggiorare in termini di qualità e anche di quantità, a fronte di un aumento
dei carichi di lavoro del personale e di altre conseguenze su modelli organizzativi, orari di lavoro e loro distribuzione, salute e sicurezza, libertà di scelta di modelli didattici e pedagogici rispondenti e 
coerenti con le realtà territoriali e la composizione sociale, dell'utenza e delle famiglie nei 15 Municipi di Roma, anche per quanto riguarda il sostegno e le attività a favore di disabili o
bambini-e con disagi...), SULLA CULTURA (dalle BIBLIOTECHE COMUNALI, AI MUSEI AFFIDATI A ZETEMA E ORA ANCHE AL VOLONTARIATO...ALLA GESTIONE DEI TEATRI), SUI SERVIZI EROGATI NEI MUNICIPI
SIA ANAGRAFICO E STATO CIVILE, SIA PER I SERVIZI SOCIALI E SOCIO ASSISTENZIALI-EDUCATIVI, i modelli di fatto imposti vedranno una certa resistenza ai cambiamenti peggiorativi, non utili alla
collettività e alla comunità locale nel suo complesso, utili forse al contenimemto parziale di costi. NON SI E' CONTRARI AI CAMBIAMENTI, ALLE NOVITA' E ALLE SPERIMENTAZIONI, SE
QUESTE SONO COERENTI CON UN PROGETTO DI CITTA' A MISURA DELLE PERSONE E DELLE ATTIVITA' PUBBLICHE, si è contrari a scelte non condivise e criticate da tanti-e la cui finalità
è ben lontana dalla RAZIONALE, PROGRAMMATICA, PIANIFICATA GESTIONE (anche partecipata dal basso) DELLA CAPITALE D'ITALIA.
Ci saremmo aspettati, a proposito di RIDUZIONI DI SPRECHI E RAZIONALIZZAZIONE DELLE SPESE, UN FORTE IMPULSO PER LA CENTRALE UNICA SUGLI ACQUISTI, COME UN MAGGIORE CONTROLLO
E REGOLAMENTAZIONE SULLA DISCIPLINA DEGLI APPALTI DI SERVIZI COME DI OPERE PUBBLICHE, invece su questo si verificano rinvii, differimenti, una sudditanza a interessi che poco hanno a che vedere
con il BENE PUBBLICO, così come nel settore di appalti, convenzioni e affidamenti a terzi, SI RISCONTRA ANCORA LA CARENZA PER LA PIENA APPLICAZIONE DI CRITERI DI SALVAGUARDIA OCCUPAZIONALE,
DI CONTINUITA' LAVORATIVA E SALARIALE, DI QUALITA' DEL SERVIZIO, che mette a rischio in questa estate 2014, molti posti di lavoro e attività, funzioni SVOLTE NON PIU' O MAI SVOLTE DA
PERSONALE COMUNALE.
Si invita l'ASSEMBLEA CAPITOLINA AD EVITARE IL PEGGIORAMENTO E IL DEGRADO DEL SISTEMA DI RELAZIONI SINDACALI NELL'ENTE, A UTILIZZARE PER QUANTO DI PROPRIA COMPETENZA, 
come rappresentanti eletti dalla cittadinanza, L'IMPEGNO PER IL C.D. "POTERE DI AUTOTUTELA" da atti e scelte unilaterali di Roma Capitale, a verificare che la maggioranza del personale comunale,
così come di molti-e dipendenti di aziende pubbliche e partecipate e di cooperative sociali, consorzi e onlus, non fanno parte nè sono riferimento della categoria "FANNULLONI", "MANGIAPANE A TRADIMENTO"
O del movimentoi dei c.d. "FANCAZZISTI".
Buona discussione e in attesa di verificare gli effetti del Bilancio 2014 e di quello pluriennale 2014-206, anche ins ede autunnale di assestamento, si augura un sereno periodo di ferie.
ROMA CITTA' APERTA, ROMA RESISTE...
Segreteria intercategopriale Unione Sindacale Italiana (Roberto Martelli e Giuseppe Martelli cell. 339 5001537) e mail usiait1@???  per RSU USI ROMA CAPITALE
sito nazionale confederazione USI fondata nel 1912  www.usiait.it, blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com, archivio storico www.usistoriaememoria.blogspot.com
Roma, 5 agosto 2014