[Lecce-sf] appello pubblico

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Author: Silverio Tomeo
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To: social forum
Subject: [Lecce-sf] appello pubblico
In data odierna è stata inviata al sindaco di Lecce e in seguito ai sindaci
di tutta la provincia, un appello a firma di rappresentanti di
associazioni, di amministratori, di politici, dell’intellettualità diffusa e
della società civile e dell’Università. Nell’imminenza di un raduno
nazionale a Lecce del gruppo neofascista CasaPound, previsto per i primi di
settembre, si chiede di non autorizzare spazi pubblici a quest’
organizzazione. Per opportuna conoscenza l’appello verrà inviato al Prefetto
e al Questore di Lecce. Alleghiamo la lettera, con le ampie motivazioni di
tale richiesta.





Egregio Sindaco di Lecce

dott. Paolo Perrone

Egregi Sindaci dei Comuni della Provincia di Lecce

(e per opportuna conoscenza al Prefetto e al Questore di Lecce)





PER RIAFFERMARE UNA CULTURA DELLA DEMOCRAZIA



L’organizzazione CasaPound è un’organizzazione d’ispirazione dichiaratamente
fascista e di stampo xenofobo, violento, razzista ed eversivo

Interesse di questa organizzazione non è, nell’imperante crisi che il
nostro paese sta vivendo, crisi sociale, politica, culturale, ideologica,
agire il conflitto, intercettarlo e incanalarlo proattivamente per la
soluzione di criticità e l’individuazione di forme di welfare alternative,
ma utilizzare il malcontento e la rabbia per diffondere le leggi
dell’annientamento e della sopraffazione, utilizzare facili populismi che
trovano terreno fertile in una situazione di tagli, aumenti di tasse,
licenziamenti e fallimenti, personali e collettivi, per alimentare e
diffondere la paura e una pericolosa chiave di lettura che propone
l’immigrato, il diverso, come il responsabile delle proprie insicurezze;
quel diverso che così facilmente diventa il capro espiatorio ideale, vittima
di oppressione e repressione, personalizzazione di responsabilità che la
negazione dell’autodeterminazione non risolverà certamente.

Dai rastrellamenti, le rappresaglie, le deportazioni e uccisioni di ieri
fino alle aggressioni, gli accoltellamenti squadristi, gli assalti armati
agli spazi sociali di oggi, il risultato della presenza dei neo fascisti e
neo nazisti in città ha la stessa preoccupante e inaccettabile prospettiva.
Fascismo e nazismo anche oggi vogliono dire odio nei confronti del diverso
per fomentare guerra tra poveri, negazione delle libertà, individuali e
collettive.

Dal 2002 ad oggi l’organizzazione dei “fascisti del nuovo millennio” ha
implementato le proprie attività raggranellando sostenitori e socializzando
exploit violenti. Mimetizzati, sono scesi nelle strade intercettando strati
sociali diversi, aiutati dall’indifferenza imperante. Negli ultimi anni la
spirale di violenza di matrice fascista cresce esponenzialmente su tutto il
territorio italiano, indiscriminatamente nelle piccole come nelle grandi
città. Dal 2008 al 2010 nella sola capitale gli episodi di aggressioni
violente a militanti ed esponenti di associazioni di sinistra o dei diritti
del popolo LGBT sono 250.

Una recrudescenza di violenze pericolosa per tutti, che ingenera un
ulteriore senso di insicurezza nelle vite di tutti. L’odio indiscriminato

Il nucleo del fascismo è l’odio indiscriminato per tutto ciò che è altro/a
da sé. E’ quello stesso fascismo che parla di sicurezza delle strade e
organizza corsi di difesa che in realtà sono corsi di iniziazione alle armi
e alla violenza (non si è mai vista l’autodifesa con coltelli e mazze
ferrate). E' quello stesso fascismo che arma le mani e le teste di chi vede
nell'autodeterminazione di donne, gay, lesbiche, trans, nell'esistenza di
altre culture (rom, rumeni oggi, musulmani, albanesi ieri) un nemico e un
capro espiatorio; è quello stesso fascismo che su vari territori è
fortemente sospettato di instaurare legami con clan mafiosi.

E quella stessa organizzazione, CasaPound, alla quale, proprio in questi
giorni, viene contestata l’associazione a delinquere ai fini della
sovversione dell’ordine democratico.

E’ proprio in virtù di questo reale pericolo per tutti i cittadini e per la
democrazia stessa che le forze democratiche e antifasciste che operano
attivamente sul territorio nazionale per la costituzione di città aperte e
plurali



CHIEDONO



che non venga mai e in nessun caso consentito di svolgere alcuna iniziativa
di CasaPound o di alcun movimento legato ad apologie del fascismo negli
spazi pubblici e ad uso della cittadinanza, dal momento che vorrebbe dire
legittimare un’organizzazione xenofoba razzista violenta ed eversiva.



Lecce, 28/07/2014



Anna Caputo, presidente ARCI; Maurizio Nocera, segretario ANPI; Antonella
Cazzato, per la segreteria CGIL; Silvia Carrozzo, coordinatrice Link Lecce;
Alessia Bleve, spazio sociale ZEI; Enrico Consoli, ADI Lecce; Rosi Bove
D’Agata, sportello immigrazione; Ada Donno, Casa delle donne; Alessandro
Presicce, presidente provinciale Adoc; Katia Lotteria, rete antirazzista
Salento; Lucia Caretto, vicesindaco Trepuzzi; Vincenzo Candido Renna,
consigliere comunale Copertino; Carlo Salvemini, consigliere comunale Lecce
Bene Comune; Alberto Maritati, senatore della Repubblica; Gabriele
Molendini, coordinatore Lecce Bene Comune; Salvatore Piconese, segretario
provinciale PD; Roberta Forte, segretario PRC; Anna Cordella, coordinatrice
provinciale SEL; Piero Manni, editore; Chino Salento, operatore culturale;
Silverio Tomeo, saggista; Rosamaria Lettieri, Casa delle donne; Diego
Dantes, Assemblea nazionale PD; Maria Rita dal Prete, consigliere comunale
Trepuzzi; Luca Ruberti, ANPI Lecce; Pierluigi Melcarne, presidente ILSE
culture a sud est; Paolo Paticchio, presidente di Terra del Fuoco
Mediterranea; Antonio Ciniero, rete antirazzista Salento; Angelo Salento,
Università del Salento; Fabio De Nardis, Università del Salento; Stefano
Cristante, Università del Salento; Guglielmo Forges Davanzati, Università
del Salento; Antonella Rizzo, ricercatrice indipendente; Mimmo Pesare,
Università del Salento; Gaetano Bucci, Università di Bari; Franco Chiarello,
Università di Bari; Irene Strazzeri, Università di Foggia









































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