Autor: laura picchi Data: A: forumlucca, salah.aimac@gmail.com, giulio sensi, roberto.sensi@gmail.com, lucca@manitese.it, lucca@arci.it, alessio ciacci, mario ciancarella, lista-di-lidia-menapace@googlegroups.com, luccalibri@gmail.com Assumptes vells: [Forumlucca] Rita Atria: il ricordo dell'Ass.antimafie Rita Atria e
Nadia Furnari Assumpte: [Forumlucca] Comunicato Stampa sulla lotta contro il Muos Ass.
antimafie Rita Atria
Comunicato
Stampa: quelle 29 misure cautelari e il non troppo velato avviso
all'associazione e alla sua referente per il NO al MUOS
lug
26
Scritto da:
26/07/2014 22:45
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A pochi giorni
dall’inizio del campeggio NO MUOS a Niscemi e della manifestazione del 9
agosto le Istituzioni garanti dell’ordine pubblico e della giustizia
fanno sentire la loro voce. Ben 29 misure cautelari ad attivisti:
divieto di dimora a Niscemi.
Sarà nostra cura
cercare negli archivi della storia se la Giustizia ha mai utilizzato
così tanta prevenzione verso quelle categorie di soggetti che possono
permettersi il lusso di fare lavori in territorio italiano (seppur in
una base USA) senza certificato antimafia e senza che nessuna procura,
nessuna questura intervenga nonostante le denunce dei cittadini.
Questa è l’Italia delle riforme. Questa è l’Italia dei “vincenti” ma, come ha scritto tanti anni fa un mio amico: “La
storia dei perdenti potrebbe sembrare inadeguata in momenti storici in
cui si celebra la società della apparenza e del successo.
Ma è la storia ad insegnare che si può essere perdenti senza essere mai
vinti. Che il cammino della storia è un cammino di civiltà solo per la
ostinazione dei perdenti; mentre i tanti "vincenti" della storia quasi
mai hanno raggiunto e raccolto la pienezza della vittoria. Il potere,
raggiunto e conservato con la violenza e la ferocia più ignobili, non ha
spesso resistito ai rovesci di una storia che conserva tutta la sua
profonda ironia per le smanie ed i desideri di onnipotenza di piccoli
uomini.”
Ecco! Noi siamo i
perdenti. Noi siamo coloro che “alterano” il fluire dei piani del
potere. Siamo coloro che mentre la maggioranza dei cittadini italiani
sta ad osservare la morte della democrazia dietro ad un televisore noi
non ci rassegniamo. Perché saremmo “vinti” solo se ci arrendessimo.
Saremmo “vinti” solo se ritenessimo normale uccidere le persone e
chiamare questi eccidi effetti collaterali; saremmo “vinti” se facessimo
finta di non sapere a cosa servono i Droni a non sapere che chi sta
bombardando Gaza anche con armi italiane sta commettendo un atto
criminale. Non uccide solo chi preme il grilletto ma chi asseconda, chi
tace sull’evidenza. “Non in mio nome” gridava un ragazzo
Israeliano-Statunitense. “Non in mio nome” gridavano quei manifestanti
il 9 agosto del 2013.
E fa uno strano
effetto leggere in uno di questi atti il seguente periodo: “Al corteo
(quello del 9 agosto 2013, ndr) prendevano parte circa 2000 persone,
fra cui numerosi appartenenti ai movimenti “NO-MUOS” ed
antagonisti provenienti dai vari centri sociali, non solo siciliani.
Sono stati notati alcuni soggetti con cartelli e manifesti relativi ai
Movimenti “No-TAV”; “No-DAL MOLIN”; “NO-RADAR Sardegna”; “NO-DISCARICHE”; “NO-PONTE”; “NO-TRIV” ed all’Associazione “Rita Atria”.
A Parte che siamo una
Associazione Antimafie e quindi quando ci citano almeno dovrebbero
farlo per intero… ma dove sono finiti i nomi di tutti gli altri
striscioni? I nomi dei Sindaci e dei comuni che esponevano il gonfalone?
E gli scout? Anche loro pericolosi sovversivi?
Allora suona molto da
elenco preso in un archivio piuttosto che da una descrizione puntuale
dei fatti. L’Associazione Antimafie “Rita Atria” è sempre stata
orgogliosa di questa battaglia per la libertà e vogliamo invitare le
forze dell’ordine e la magistratura ad esercitare un atto di trasparenza
e a mettere un nome accanto a quello dell’associazione: Nadia Furnari.
E sì. Quella che pur facendo da soggetto interlocutore tra attivisti e
forze dell’ordine, è stata denunciata da questi ultimi. Pur entrando in
base con l’accordo delle forze dell’ordine, è stata denunciata per
ingresso in base… certo, non ci volevano chissà quali indagini visto che
si trovava nella macchina della Digos di Caltanissetta.
Quest’anno
l’Associazione co-fondata dalla sottoscritta, compie 20 anni. Venti anni
di “Fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso
morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”
(Paolo Borsellino).
Ho voluto scrivere
questo comunicato in prima persona perché in quei verbali, in quelle
relazioni è scritto il mio nome. Vado orgogliosa di far parte della
storia della Resistenza italiana e di essere accanto a quei movimenti
che in questo Paese ormai alla deriva sono rimasti gli unici, per me, a
difendere la Democrazia e le libertà individuali. Perché un Paese
solerte nel reprime chi invece dovrebbe essere insignito della medaglia
al valore civile per il tentativo di fermare a mani nude uno strumento
di morte, è un Paese senza speranza. E’ un paese di burattinai.
Ma se esistono i
burattinai è perché il mercato dei burattini è florido. Se tutto questo
può accadere è perché ha vinto la rassegnazione e l’ignoranza. Hanno
distrutto la speranza … e mentre la distruggevano e la continuano a
distruggere… c’è chi sta alla finestra a guardare riprendendo la scena
con il proprio I-Phone…
E… non credo che ci
siano parole più belle del mio amico e compagno di lotte Mario
Ciancarella per chiudere non un comunicato stampa ma un documento
politico che arricchirà le preziose cartellette dei solerti controllori
dell’ordine sociale.
“Potrebbe
sembrarci lontano ed insignificante quello che scrissero con tanta
serena dignità e forza - senza nascondere nè le paure, nè la amarezza,
umanissime - i tanti condannati a morte della Resistenza, di ogni ceto
sociale e di ogni livello culturale.
Ma può essere utile pensare che, se ogni goccia compie con fedeltà il
suo percorso, è indubbio che le gocce finiranno per incontrarsi e
diverranno sorgente e poi ruscello e poi fiume ed infine mare. Tutto
questo non è poesia ma la Legge fondamentale della Vita, immutabile.
Dove essa viene tradita tutto diviene arido ed infecondo. Questa
semplice certezza è stata la pelle ed il sangue di ciascuno di noi. La
sofferenza e la consapevolezza di "aver perso" non possono mutare il
giudizio finale: "E' impossibile pentirsi"."
Nadia Furnari
Ass. Antimafie “Rita
Atria” … accanto a tutti i movimenti che dicono NO ai progetti di morte e
di distruzione e SI all’autodeterminazione dei popoli e SI al diritto
alla VITA! Ass. Antimafie "Rita Atria" orgogliosamente accanto ai "NO MUOS", “No-TAV”; “No-DAL MOLIN”; “NO-RADAR Sardegna”; “NO-DISCARICHE”; “NO-PONTE”; “NO-TRIV”