Eleonora FORENZA, eurodeputata dell'Altra Europa con Tsipras/GUE-NGL, 
nella sessione plenaria del Parlamento Europeo, interviene chiedendo di 
"FERMARE SUBITO il TTIP" [Trattato transatlantico sugli investimenti e 
il commercio].
Ecco il testo:
«La discussione sul TTIP è un parametro della qualità della democrazia 
nella Unione Europea. Siamo arrivati al sesto round di una negoziazione 
nascosta nei suoi termini reali alle cittadini e ai cittadini, e agli 
stessi componenti di questo Parlamento. Lo stesso commissario De Gucht 
ha qui parlato di una stanza riservata e per sola lettura!!!
Non si possono prendere decisioni di tale impatto sulla vita delle 
persone senza che vi sia informazione e consenso. È questa una delle 
ragioni che ci porta a dire STOP TTIP subito. Chiediamo, signor 
commissario, se vi sentite vincolati all’esito della consultazione 
pubblica su ISDS o se è invece solo una finta trasparenza. Noi vogliamo 
trasparenza totale sul mandato, sugli attori di questa trattativa, e 
sovranità decisionale per le cittadine e i cittadini europei.
C’è poi una, anzi ci sono molte, questioni di merito. Con questo 
trattato si istituisce una sola legge, una sola regola, quella del 
mercato, e si aboliscono di fatto, le altre: quelle a difesa della 
salute alimentare, dei diritti del lavoro, dell’ambiente, delle 
produzioni agricole di qualità, della privacy e delle banche dati 
personali e il carattere pubblico delle istituzioni che devono garantire 
il diritto alla salute e all’istruzione.
La legislazione su queste materie di parlamenti democraticamente eletti 
vengono subordinate ad un tribunale arbitrale che avrà come unica legge 
il mercato e la libertà di profitto: la sovranità popolare viene 
subordinata alla libertà di impresa.
Si parla di vantaggi in termini di occupazione: ma di quale lavoro 
parliamo? Di quello precario e senza diritti?
Ecco voi difendente le frontiere con Frontex contro le persone e abolite 
le frontiere al fine di creare un mercato unico. Noi invece siamo molto 
determinati nel voler difendere non le frontiere, ma i diritti delle 
persone.
Noi pensiamo che questo Parlamento debba assumersi la responsabilità di 
difendere i diritti delle cittadine e dei cittadini e non prestare il 
fianco al potere delle multinazionali. Per questo chiediamo di fermare 
subito il TTIP»
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