[RSF] FW: [donneinnero] Fwd: I: Dalla Val di Susa - firme pe…

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著者: pilar castel
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To: Poema, forumroma@inventati.org, cristina.torelli@fastwebnet.it, marcello biondo, juliavshawlawrence@gmail.com, peacelink, alessandroverga70@yahoo.it
題目: [RSF] FW: [donneinnero] Fwd: I: Dalla Val di Susa - firme per esposto a Tribunale permanente dei popoli


From: nada.tita@???
To: donneinnero@???
Date: Thu, 19 Jun 2014 11:14:43 +0200
Subject: [donneinnero] Fwd: I: Dalla Val di Susa - firme per esposto a    Tribunale permanente dei popoli


Ricevo e inoltro, si può aderire come singoli e come gruppi: silenzio assenso?CiaoMarianita

da diffondere. si può sostenere esposto come singol* e come gruppoil Controsservastorio Val Susa ha presentato al Tribunale permanente dei popoli un esposto sulla violazione dei diritti fondamentali della popolazione della Valle. L'esposto è una iniziativa che potrebbe riuscire, nell'autunno, a rimettere al centro dell'attenzione nazionale e internazionale il tema di quel che succede in Valle rompendo l'isolamento in cui nei mesi scorsi il movimento si è venuto a trovare. Non sto qui a scendere dei particolari, ma c'è per tutto questo una precondizione irrinunciabile: far cogliere al Tribunale dei popoli - presso il quale è in corso una preistruttoria in punto ammissibilità del ricorso - che c'è, intorno all'esposto, una grande mobilitazione popolare. Il che significa, tra l'altro, raccogliere qualche decina di migliaia di firme. E' la "campagna" che abbiamo lanciato ieri sera a Susa: impresa difficile che può riuscire solo se si attivano tutte le reti possibili. si può firmare: www.controsservatoriovalsusa.org.Sostengono l'esposto al tribunale Permanente dei PopoliAbbiamo chiesto ad alcune personalità del mondo della cultura e della scienza di sostenere la nostra iniziativa e abbiamo avuto risposte da diverse parti del mondo. Di seguito, dopo il breve testo che riprende le ragioni dell'esposto, trovate l'elenco di coloro che al momento hanno accolto il nostro invito.
Segue poi l'elenco di coloro che ci hanno manifestato il loro appoggio rispondendo al nostro appello sul sito.È in fase di progettazione, tra l'Italia e la Francia, una nuova linea ferroviaria di 270 km, comprensiva di un tunnel di 57 km scavato in una montagna ricca di amianto e di uranio. La popolazione della Val Susa (circa 100.000 abitanti) e i suoi amministratori si oppongono da venticinque anni denunciando che questa ennesima grande opera viene imposta in maniera unilaterale con gravi lesioni di diritti fondamentali: il diritto alla salute (dei cittadini attuali e delle generazioni future), il diritto all'ambiente, il diritto a condizioni di vita dignitose, il diritto a una informazione corretta e trasparente, il diritto di partecipare alle decisioni che riguardano la propria vita.
La vicenda è emblematica della nuova frontiera dei diritti di fronte allo strapotere degli interessi economici che mette in pericolo lo stesso equilibrio (ecologico e democratico) del pianeta. Questa situazione, ripetutamente segnalata con riferimento al cosiddetto Terzo mondo, è per lo più ignorata e negata quando si realizza nel cuore dell'Europa. Anche sotto questo profilo la vicenda della Val Susa è esemplare. Auspichiamo conseguentemente un rapido intervento del Tribunale permanente dei popoli – richiesto dal Controsservatorio Val Susa e da un folto gruppo di amministratori locali – coerente con il principio che è diritto fondamentale dei cittadini e delle comunità «essere consultati al fine di ottenere il consenso libero, previo e informato prima di adottare e applicare misure legislative o amministrative che li danneggino, prima di adottare qualsiasi progetto che comprometta le loro terre o territori o altre risorse» (sentenza 23 luglio 2008 sulle "Politiche delle transnazionali in Colombia")Hanno espresso sostegno all'iniziativa:Marco Aime, professore di antropologia culturale all'Università di Genova, autore di ricerche antropologiche su Alpi e Africa Occidentale
Associazione Nazionale Giuristi Democratici
Gaetano Azzariti, professore di diritto costituzionale presso Università La Sapienza di Roma
Frei Betto, monaco domenicano, teologo della liberazione, esponente delle Comunità Cristiane di Base dell'America Latina, Brasile
Marcelo Barros, benedettino brasiliano, teologo della liberazione, biblista e scrittore
Piero Bevilacqua, professore di storia contemporanea presso Università La Sapienza di Roma
Leonardo Boff, ecoteologo, componente Comitato Carta della Terra e Centro Defesa dos Direitos Humanos, Petrópolis, Rio, Brasile
Waldemar Boff, filosofo, teologo ed educatore, direttore Água Doce Serviços Populares, Suruí, Magé, RJ, Brasile
David Bollier, studioso e attivista del movimento dei beni comuni, cofondatore della Commons Strategy Group, Stati Uniti
Weston Burns, professore di diritto presso l’Università dell’Iowa, già direttore del Legacy Climate Initiative della Vermont Law School
Fritjof Capra, fisico e saggista, Austria
Vito De Lucia, ricercatore presso Centro diritto del mare, Università della Norvegia
Ellekappa, fumettista e disegnatrice
Gustavo Esteva, economista e attivista, fondatore Universidad de la Tierra, Oaxaca, Messico
European Association of Lawyers for Democracy & World Human Rights (Associaone europea dei giuristi per la democrazia e i diritti umani nel mondo)
Gianni Ferrara, professore emerito di Diritto costituzionale dell’Università “La Sapienza” di Roma
Dario Fo, premio Nobel per la letteratura
Luciano Gallino, professore emerito di sociologia presso Università di Torino
Domenico Gallo, magistrato, consigliere presso la Corte di cassazione
Anna Grear, professore di diritto presso l’Università di Waikato, Nuova Zelanda, fondatrice del Journal of Human Rights and the Environment e direttrice del Global Network per lo studio dei diritti dell'uomo e l'ambiente (GNHRE)
International Association of Democratic Lawyers (Associazione Internazionale dei Giuristi Democratici)
Roberto Lamacchia, avvocato, presidente Associazione italiana giuristri democratici
Serge Latouche, professore emerito di scienze economiche presso Università Paris-Sud, ispiratore del movimento della decrescita
Ken Loach, regista cinematografico
Paolo Maddalena, vicepresidente emerito Corte costituzionale
Ugo Mattei, professore di diritto internazionale comparato presso Università della California e di diritto civile presso Università di Torino, coestensore dei quesiti referendari contro la privatizzazione dell’acqua
Luca Mercalli, metereologo e climatologo, presidente della Società metereologica italiana
Tomaso Montanari, storico dell’arte, professore presso l’Università Federico II di Napoli
Laura Nader, Professor of Anthropology at the University of California, Berkeley
Oscar Olivera, portavoce Comitato di coordinamento difesa acqua e vita di Cochabamba, premio Goldman per l’ambiente 2001, Bolivia
Giovanni Palombarini, giurista e pubblicista, già procuratore generale aggiunto Corte di cassazione
Riccardo Petrella, economista, coordinatore Gruppo di Lisbona e presidente Istituto europeo di ricerca sulla politica dell'acqua, Bruxelles
Simon Read, Senior Lecturer in arte, Middlesex University, Londra
Marco Revelli, storico e sociologo, professore di scienza della politica presso l’Università del Piemonte orientale
Paolo Rumiz, giornalista e scrittore
Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, presidente Consiglio scientifico del Louvre e già direttore del Getty Research Institute di Los Angeles e della Normale di Pisa
Sergio Staino, fumettista, disegnatore e regista
Cecilia Strada, presidente Emergency
Angelo Tartaglia, professore di fisica presso il Politecnico di Torino
Herbert Walther, economista, professore presso la Facoltà di economia e affari dell'Università di Vienna
Laura Westra, presidente Ecological Integrity Group, Canada
Alex Zanotelli, missionario comboniano, fondatore di Beati i costruttori di pace, già direttore di Nigrizia e, attualmente, di Mosaico di pace
Rembrandt Zegers, responsabile sviluppo internazionale Greepeace International, Olanda
Danilo Zolo, giurista e filosofo, già docente di Filosofia del diritto presso Università di Firenze



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