[Storiaorale] FW: LA STAGIONE DEI MOVIMENTI - Bologna 31 mag…

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Aihe: [Storiaorale] FW: LA STAGIONE DEI MOVIMENTI - Bologna 31 maggio 2014


> To: ufficiostampa@???
> Subject: LA STAGIONE DEI MOVIMENTI - Bologna 31 maggio 2014
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> COMUNICATO STAMPA
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> LA STAGIONE DEI MOVIMENTI
>
> Presentazione dei libri
> “Una generazione d’emergenza. La controcultura in Italia (1965 – 1969)”
> Edizioni Le Monnier
> e
> “Scatti in movimento. Dalla metropoli alla provincia: l’Italia e le Marche
> negli anni sessanta e settanta”
> Edizioni Università di Macerata
>
> Partecipano gli autori
> Silvia Casilio e Marco Paolucci
>
> Sabato 31 maggio 2014
> Ore 19
> Libreria Modo infoshop
> Via Mascarella 24/b – Bologna
>
> A cavallo tra gli anni sessanta e settanta il volto socio-politico dell’
> intero pianeta cambiò modificandosi radicalmente. A contribuire a questa
> rivoluzione dell’agire politico, del quotidiano e dei costumi fu, tra le
> altre cose, lo sviluppo di movimenti collettivi ampi e radicali che in
> alcune realtà, come quella italiana, si accreditarono tra i più importanti
> protagonisti delle vicende che si susseguirono nell’arco di un ventennio.
> “Scatti in movimento” racconta, o tenta di raccontare, una storia che ha per
> protagonista l’Italia del dopoguerra e le sue contraddizioni. Corpi, volti,
> giovani uomini e giovani donne in bianco e nero narrano la storia di un’
> Italia sempre in bilico tra un passato che sembrava non volesse passare e la
> rivendicazione di nuovi diritti.
>
> “Una generazione d’emergenza” indaga su alcune delle matrici culturali che
> hanno contribuito a generare il movimento di contestazione del sessantotto:
> il movimento beat o, come venivano spregiativamente definiti all’epoca da
> molti giornali, “i capelloni”. E poi la contestazione degli studenti e
> quella dei cattolici. Fenomeni diversi accomunati però da un comune
> denominatore: contro l’autoritarismo, contro la società dei consumi, contro
> la guerra. I capelli lunghi acquistavano un significato politico esprimendo
> il rifiuto di una generazione nei confronti di un sistema di valori e di
> tradizioni in cui non ci si riconosceva più: quei capelli erano l’
> affermazione pubblica della propria diversità.
> Anche alcuni giornalisti ed opinionisti più avveduti lessero la nascita del
> movimento studentesco alla luce delle manifestazioni che i giovani avevano
> organizzato negli anni precedenti per protestare contro la guerra del
> Vietnam, per l’acquisizione di nuovi diritti (dal divorzio all’aborto), per
> contestare l’autoritarismo della scuola, della Chiesa e della famiglia.
>
>
>
> Silvia Casilio ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia politica e
> istituzioni dell'area Euro-mediterranea nell'età contemporanea presso
> l'Università degli Studi di Macerata. Nella stessa università è stata
> borsista post-dottorale ed ha insegnato Storia Contemporanea presso la
> Facoltà di Beni Culturali. Attualmente è visiting fellow presso il Grupo de
> investigación de historia socio-cultural contemporánea dell'Universidad de
> Oviedo e collabora al progetto “Trabajo industrial: identidades, memoria y
> patrimonio”. Nel 2005 è stata nel comitato scientifico e organizzatore della
> Mostra “'77-Spazi occupati/Spazi liberati” promossa dal Centro Sociale
> Autogestito Sisma di Macerata e dall’Associazione YaBasta! Onlus di Macerata
> con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Macerata e
> dell’Assessorato alla Cultura e Turismo della Provincia di Macerata. Di
> questa mostra, che ricostruiva attraverso fotografie, documenti dell'epoca e
> incontri con i protagonisti di quella stagione (Nanni Balestrini, Carlo
> Infante, Walter Pagliero ecc.) la storia della controcultura dal 1965 al
> 1977, ha anche curato la pubblicazione del catalogo. È autrice di saggi e
> contributi scientifici dedicati alla storia politica e culturale dell'Italia
> Repubblicana. Tra le sue pubblicazioni: Una generazione d'emergenza.
> L'Italia della controcultura (1965-1969) (Le Monnier, Firenze 2013), "Il
> cielo è caduto sulla terra!" (Edizioni Associate, Roma, 2005), i due volumi
> curati con Loredana Guerrieri de Il '68 diffuso (Clueb, Bologna, 2009),
> Scatti in movimento. Dalla metropoli alla provincia: l'Italia e le Marche
> negli anni sessanta e settanta (eum, Macerata, 2009) curato insieme a Marco
> Paolucci.
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> Marco Paolucci è dottore in filosofia. Nel 2002 dà vita insieme ad altri
> collaboratori alla webzine “Kathodik” di cui è attualmente direttore. Nel
> 2005 ha partecipato all’organizzazione della mostra ’77 Spazi occupati/Spazi
> liberati promossa dal CSA SISMA di Macerata in collaborazione con il Comune
> e la Provincia di Macerata e ne ha curato, insieme a Silvia Casilio, la
> realizzazione del catalogo. Dal 2003 collabora con la Biblioteca Comunale
> “Mozzi Borgetti” di Macerata al progetto Audioteca. Dal 2007 collabora con l
> ’Istituzione “Macerata Cultura” con progetti per lo studio, la
> valorizzazione e la diffusione della Popular Music. Dal 2012 collabora come
> editor con la casa editrice Quodlibet. Nel 2013 crea con un suo amico la
> start up innovativa DigiTales, azienda in cui attualmente lavora.
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