[autorgstudbo] Sabato corteo: "Chiudiamo Casapound!"

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Autore: News AutOrg.anizzazione Stud.entesca BO
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To: espress, forum, autorgstudbo
Oggetto: [autorgstudbo] Sabato corteo: "Chiudiamo Casapound!"
CHIUDIAMO CASAPOUND! NESSUNO SPAZIO AI FASCISTI!

CORTEO A BOLOGNA
SABATO 24 MAGGIO ORE 14:00 PZA S. STEFANO

Da troppo ormai i fascisti di Casapound hanno aperto una loro sede in
via Malvolta 16/d, nel quartiere Murri a Bologna. Due anni sono
passati da quando, dietro la copertura di una fantomatica associazione
culturale, “Sole e acciaio”, si sono fatti affittare un locale al
piano terra da Biagetti, titolare dell’omonimo esercizio commerciale
in via Emilia Levante 94.

Chi sono i fascisti di Casapound lo sanno tutti. Nel corso degli
ultimi anni sono state decine le aggressioni fisiche contro oppositori
politici, o chiunque sia da loro ritenuto “diverso”. Nel 2008 a Piazza
Navona hanno bastonato gli studenti che protestavano contro la
cosiddetta “riforma” Gelmini. Nel dicembre 2011 Gianluca Casseri,
militante della sede di Casapound di Firenze, ha preso il fucile e ha
sparato sui venditori ambulanti dei mercati rionali ammazzando due
lavoratori senegalesi e ferendone tre.

Fin dall’apertura i residenti del quartiere Murri si sono mobilitati e
hanno dato vita a iniziative di informazione rivolte alla cittadinanza
e agli abitanti. Si è costituito un coordinamento antifascista di zona
che ha organizzato nel novembre del 2012 un corteo nel quartiere
partecipato da più di mille persone tutti uniti nell’esprimere la
propria volontà: la sede di via Malvolta deve chiudere subito! Da
allora a oggi si sono tenute numerose iniziative di controinformazione
e sensibilizzazione con presidi, volantinaggi, passeggiate in
quartiere, giornate di socialità e dibattito al parco della Lunetta
Gamberini nella convinzione che quella sede è fonte di pericolo per
l’incolumità di tutti e che da lì i fascisti se ne devono andare!

I rappresentanti istituzionali del Quartiere, con in prima linea la
presidente Ilaria Giorgetti e il vice presidente Mario De Dominicis,
entrambi di Forza Italia, hanno sempre favorito la propaganda di
Casapound e di altri neofascisti o neonazisti dichiarati concedendo a
ripetizione sale pubbliche e patrocini a gruppi di estrema destra e
cercando persino di intitolare una sala di Quartiere a Rachele
Mussolini, la moglie del Duce. Da parte sua la giunta comunale Pd non
ha mai espresso nemmeno una parola sulla presenza della sede e l’ANPI
si è adeguato al silenzio. In piena campagna elettorale, nel febbraio
2011, il sindaco Merola aveva detto riferendosi a una sede di
Casapound in via Guerrazzi (chiusa ancora prima di aprire grazie a una
vasta mobilitazione antifascista): “Non vedo con piacere che si apra
una struttura di questo tipo […] non c’è la libertà di opinione sul
fascismo”. Tutto ciò non ci stupisce ma vale la pena constatare quanto
siano meschini i nostri governanti, ad ogni livello.

Di fronte a tutto ciò noi non possiamo accettare oltre la presenza di
una sede di Casapound o di altre simili formazioni fasciste a Bologna.

Perchè sono intolleranti e razzisti, odiano gli immigrati e fomentano
l’odio tra la gente con la loro propaganda. E come sappiamo dall’odio
alla violenza razziale il passo è breve. Non si può usare come capro
espiatorio dell’attuale situazione conomica e sociale italiana chi ha
la colpa di essere ancora più povero e scappa da una vita di di stenti
e miseria. La colpa è di chi governa e di chi vota e sta a guardare.

Perchè sono omofobi e omofobe, sostengono la famiglia tradizionale e
vorrebbero precludere diritti civili e libertà a chi ha altri gusti
sessuali. Con questo discorso sulla famiglia tradizionale veicolano
tra l’altro un’idea della donna, moglie e madre, tipica del periodo
fascista, che dal dopoguerra ad oggi in milioni hanno rifiutato, nel
nome dell’autodeterminazione della donna e della sua libertà di scelta
se donare o meno il proprio corpo alla patria.

Perchè sono xenofobi e nazionalisti. Certo, come tanti altri perchè
questa oggi tra l’altro è la moda. Ma osservando i conflitti che nel
mondo si sono susseguiti negli ultimi decenni, moltissimi dei quali
hanno visto grossi spargimenti di sangue, migrazioni forzate di massa,
campi profughi e altre atrocità, sono stati mossi da idee
nazionaliste. L’idea che entro certi confini risiedano solo persone
appartenenti alla stessa nazione (per discendendenza di sangue) è
antistorica. Da sempre l’umanità si è incrociata, migrando, dando vita
alle più belle e ricche culture, ed esperienze di convivenza e
tolleranza che sono alla base di una società inclusiva, libera e più
giusta.

Il nostro antifascismo noi non lo deleghiamo. Noi siamo quelli che
ogni giorno si autorganizzano e costruiscono un’alternativa reale alla
sistematica devastazione sociale, ambientale e culturale in cui i
governanti ci vogliono costringere.

Noi siamo quelli impegnati ogni giorno nella lotta per condizioni di
lavoro dignitoso e per il diritto al reddito, per la scuola pubblica e
gratuita e per un’altra università, per il diritto alla casa e per la
libertà di movimento dei migranti, in difesa dell’ambiente e contro le
megaopere come il TAV, contro il militarismo e per lo smantellamento
delle basi militari, contro la discriminazione di genere e il
razzismo, contro le galere e gli abusi degli uomini in divisa.

Noi siamo quelli che diamo vita a spazi liberati, concreti e reali,
dove è possibile mangiare sano a prezzi popolari, acquistare cibi
biologici, andare al cinema gratuitamente, assistere a presentazioni
di libri, a seminari o a concerti, fare un laboratorio di danza o per
i bambini, coltivare un orto o stampare in serigrafia, ecc dove è
possibile insomma vivere senza sfruttamento né gerarchia.

Noi siamo tutto l’opposto dei fascisti perché portiamo un mondo nuovo
dentro di noi e lo facciamo crescere attimo dopo attimo. I fascisti
invece sono i servi di questo sistema che vogliamo trasformare, pronti
ad offrire i propri servizi alle manovre più torbide e reazionarie dei
poteri forti.

Noi facciamo nostro uno slogan che non perde mai d’attualità: fascisti
carogne tornate nelle fogne!

Invitiamo quindi tutti i gruppi, le associazioni, le realtà, le
singole e i singoli antifascisti a scendere di nuovo in piazza sabato
24 maggio per un corteo popolare e determinato che imponga la chiusura
di Casapound


Bologna Antifascista



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