[autorgstudbo] Sabato 31 maggio ore 10.30 presidio dei/delle…

Borrar esta mensaxe

Responder a esta mensaxe
Autor: News AutOrg.anizzazione Stud.entesca BO
Data:  
Para: Autorganizzazione Studentesca
CC: No Gelmini SciPol Bologna, Circolo Anarchico Camillo Berneri, Collettivo SPA, Assemblea Antifascista Permanente
Asunto: [autorgstudbo] Sabato 31 maggio ore 10.30 presidio dei/delle migranti di fronte alla Prefettura di Bologna. CHE COSA FA LA QUESTURA CON IL TUO PERMESSO DI SOGGIORNO?
http://coordinamentomigranti.org/2014/05/23/sabato-31-maggio-ore-10-30-presidio-deidelle-migranti-di-fronte-alla-prefettura-di-bologna/

Sabato 31 maggio ore 10.30 presidio dei/delle migranti di fronte alla
Prefettura di Bologna

CHE COSA FA LA QUESTURA CON IL TUO PERMESSO DI SOGGIORNO?

PRESIDIO DEI/DELLE MIGRANTI DAVANTI LA PREFETTURA DI BOLOGNA

SABATO 31 MAGGIO, ORE 10.30 VIA IV NOVEMBRE 24

Da molti mesi, lavoratori e lavoratrici migranti hanno ripreso a lottare:
hanno scioperato nella logistica, hanno preso parola in diverse assemblee
a Bologna e provincia, sono scesi in piazza in migliaia lo scorso primo
marzo per dire Basta sfruttamento e No al ricatto del legame tra permesso
di soggiorno e contratto di lavoro. All’interno dei giorni di azione
#mayofsolidarity promossi dal coordinamento europeo Blockupy, domenica 18
maggio hanno sfilato insieme a precari e studenti italiani per il centro
di Bologna per dire No CIE, No CARA, né qui né altrove
(http://coordinamentomigranti.org/2014/05/19/piu-di-mille-a-bologna-noi-attraversiamo-i-confini-voi-non-ci-fermerete/).
Durante la manifestazione diverse voci hanno rotto l’assordante silenzio
del nuovo governo che non solo continua a tacere sulla legge Bossi-Fini e
sulla cittadinanza, ma anche sul permesso di soggiorno a punti per i
migranti che sono entrati in Italia dopo marzo 2012. I/le migranti hanno
inoltre denunciato la responsabilità di Prefettura e Questura cittadine
nella gestione della legge, annunciando una nuova mobilitazione: saremo di
nuovo in piazza, il 31 maggio, contro il modo discrezionale con cui
Prefettura e Questura gestiscono il rinnovo dei permessi, la concessione
dei permessi CE e delle carte di soggiorno, le pratiche della
cittadinanza.

NON ACCETTIAMO CHE LA QUESTURA IN MODO ILLEGITTIMO:

controlli l’estratto conto dei contributi INPS e neghi il rinnovo del
permesso nel caso in cui il datore di lavoro non li abbia versati;

continui a rilasciare un permesso per attesa occupazione di solo 6 mesi
quando la legge prevede che non sia inferiore a un anno;

non rispetti il termine di 60 giorni per rinnovare un permesso e che il
permesso rinnovato parta dalla data di presentazione della domanda di
rinnovo;

non rilasci i permessi a tutti coloro che hanno partecipato all’ultima
sanatoria;

non rispetti il termine di 730 giorni per la chiusura delle pratiche per
ottenere la cittadinanza.

Coordinamento Migranti, SIM-Scuola d’italiano con migranti Xm24, Sportello
medico-legale Xm24, ALMI-Associazione lavoratori marocchini in Italia,
Associazione senegalese Cheikh Anta Diop, Comunità pakistana Bologna

Il 18 maggio a Bologna hanno sfilato in più di mille, moltissimi migranti,
in una manifestazione indetta all’interno dei giorni di azione
#mayofsolidarity promossi dal coordinamento Europeo Blockupy (guarda la
galleria fotografica
https://www.flickr.com/photos/coordinamentomigranti/sets/72157644694567506/show/
). Un grande corteo, determinato e forte, che ha vinto la sfida di
organizzare il grande protagonismo dei migranti nel centro della città in
un giorno festivo. Nelle vie di Bologna è risuonata forte la voce di chi
ha scelto da che parte stare, contro i confini dello sfruttamento e le
politiche Europee sull’immigrazione. Più volte le tante voci del corteo
hanno rilanciato i motivi che ci hanno spinto a scendere in piazza: contro
la riapertura del centro di detenzione per migranti (CIE) di via Mattei a
Bologna, per la chiusura degli altri centri esistenti dentro e fuori
l’Europa, contro la gestione emergenziale delle politiche per
l’accoglienza e la chiusura dei CARA, per la fine della legge Bossi-Fini,
a partire dalla cancellazione del legame tra permesso di soggiorno e
contratto di lavoro. Tutte tappe di una lotta centrale e realmente
transnazionale. Durante la manifestazione sono state chiaramente indicate
le responsabilità del governo Italiano e delle sue emanazioni cittadine,
la Questura e la Prefettura, insieme alla denuncia del regime dei confini
di Schengen, dei pattugliamenti di Frontex, delle deportazioni e degli
accordi di Dublino II sull’asilo. Contro politiche che producono morte
lungo i confini esterni dell’Europa, e sfruttamento e precarietà al suo
interno per tutti, in piazza è scesa la forza dei migranti e del rifiuto
di queste politiche, insieme a tanti lavoratori e lavoratrici, studenti,
precarie e i movimenti, le associazioni e forze sindacali che hanno
aderito a questa giornata di lotta. Una giornata che si è unita in modo
concreto alle altre iniziative che, all’interno delle giornate di azione
del #mayofsolidarity, hanno saldato le lotte contro le politiche di
austerity e precarizzazione con le lotte dei migranti contro le gerarchie
prodotte dal razzismo istituzionale. Una solidarietà senza confini
indispensabile per vincere. Da Bologna si leva una voce che dice: noi
attraversiamo i confini, noi lottiamo qua, non ci fermerete!

English version:

More than 1000 in Bologna: we cross the borders, you will not stop us!

On May the 18th in Bologna more than 1000 persons, many migrants among
them, took part at the demonstration organized within the frame of the
mobilization #MayOfSolidarity, promoted by the European coordination
Blockupy (watch the photo gallery
https://www.flickr.com/photos/coordinamentomigranti/sets/72157644694567506/show/).
A strong and resolute demonstration that won the challenge of organizing a
great protagonism of migrant in the center of the city during a holyday.
In the streets of Bologna many voices shouted against the borders of
exploitation and European immigration policies. Many voices shouted
against the re-opening of the detention center (CIE) in Bologna and for
the closure of all those existing inside and outside Europe, against the
emergency management of welcome politics and for the closure of detention
centers for asylum seekers, for the abolition of the Bossi-Fini law and of
the link between the labour contract and the residence permit. These are
the objectives of a truly central and transnational initiative.

During the demo the responsibilities of the Italian government and its
local delegates – Questura and Prefettura – have been pointed out, and it
was denounced the border regime of Schengen, the patrols managed by
Frontex, deportations and the Dublin II agreement on asylum. Against the
politics producing death on the external borders of Europe, and
exploitation and precarity for all inside Europe, migrants brought their
force into the streets, together with many workers, students, precarious
and movements, associations and unions who supported this day of struggle.
A day which concretely united, within the frame of #MayOfSolidarity, the
struggles against austerity politics and precarization with those of
migrants against the hierarchies produced by institutional racism. A
solidarity without borders is necessary in order to win. From Bologna a
voice raises and says: we cross the borders, here we struggle, you will
not stop us!

La manifestazione è stata sostenuta da/The demo was supported by:

Adl Cobas, ALMI – Associazione lavoratori marocchini in Italia, ASD “Il
Grinta”, Associazione senegalese Cheikh Anta Diop, Associazione SOS Donna
Bologna, Associazione Universo, Atlantide R-esiste!, Casa Madiba Occupata
Rimini, Carovana Europea Bruxelles 2014, Casa Bettola Reggio Emilia, Città
Migrante Reggio Emilia, Cobas Bologna, Compagnia teatrale cantieri
meticci, Comunità pachistana Bologna, Coordinamento Migranti, Cs TPO, Hic
Sunt Leones Football antirazzista, Lab AQ 16 Reggio Emilia, Làbas
occupato, Laboratorio On the Move, Lab. Paz Project Rimini, Lavoratori e
lavoratrici anarchici, Lavoro Insubordinato, RID/CommuniaNetwork,
∫connessioni precarie, Scuola Kalima Tpo, SIM – scuola di italiano con
migranti Xm24, Spazio pubblico autogestito Xm24, Sportello medico-legale
Xm24, Sportello migrante Tpo, Unione sindacale italiana – Associazione
internazionale dei lavoratori; Vag61…