[NuovoLab] 625° ora in silenzio per la pace

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Aihe: [NuovoLab] 625° ora in silenzio per la pace






Grazie a chi ci aiuterà a far circolare
      questa informazione

      Mercoledì 21 marzo dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale
      di genova, 625° ora in silenzio per la pace.

      Incollo il volantino che verrà distribuito.

      Altre info su 
www.orainsilenzioperlapace.org

Palestina, i detenuti nelle carceri israeliane estendono
            lo sciopero della
            fame 
I
I detenuti palestinesi nelle carceri israeliane hanno deciso
        di estendere
        lo sciopero della fame intrapreso 23 giorni fa da un gruppo di
        prigionieri in
        regime di- detenzione amministrativa a tutti i "volontari". E'
        quanto
        ha riferito all'agenzia palestinese 'Maan' il direttore del
        Centro studi
        dei detenuti, l'ex prigioniero Raafat Hamdouna. In una lettera
        pervenuta al Centro, i detenuti affermano di aver "deciso di
        dare la possibilita'
        ai volontari che desiderano arruolarsi in questa battaglia di
        intraprendere lo sciopero della fame". 

La
        settimana scorsa
        5.000 detenuti palestinesi avevano partecipato a uno sciopero di
        solidarieta' con i prigionieri in regime di detenzione
        amministrativa
        nelle carceri israeliane che da 15 giorni stavano conducendo lo
        sciopero della
        fame in segno di protesta contro la loro "detenzione arbitraria
        e i
        maltrattamenti subiti". In quell'occasione, avevano minacciato
        di
        allargare la protesta se le autorità israeliane non avessero
        soddisfatto le
        richieste dei prigionieri entro una settimana.
  Ieri le celebrazioni per la
        Nakba sono state
        funestate dalla morte di due giovani palestinesi, uccisi
        dall'esercito
        israeliano durante violenti scontri nei pressi del carcere di
        Ofer, vicino
        a Ramallah, in Cisgiordania.  Celebrata ogni anno il 15 maggio
        in tutta la
        Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, la 'Nakba' (Catastrofe)
        e' il termine
        con cui i palestinesi definiscono i fatti che hanno portato alla
        nascita dello
        stato di Israele e alla dispersione, con varie motivazioni, di
        circa 750 mila
        di loro. 

I due
        palestinesi,
        Muhammad Abu Thahr (22 anni) e Nadim Nuwara (17) - secondo fonti
        mediche,
        citate dall'agenzia Maan - sono stati colpiti al collo dal fuoco
        dei
        militari israeliani. 

Nei
        violenti incidenti
        con l'esercito altri tre ragazzi - secondo le stesse fonti -
        sono state feriti
        in egual modo. Fonti militari - citate dai media israeliani -
        hanno segnalato
        che circa 150 palestinesi durante la manifestazione hanno
        cominciato a
        lanciare, in un "attacco aggressivo", molotov e sassi ai
        soldati. 

La Nakba
        e' stata
        ricordata dal presidente palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas):
        "E'
        tempo di mettere fine alla piu' lunga occupazione nella storia
        ed e' tempo per
        i leader di Israele – ha ammonito in un messaggio tv - di
        comprendere che i
        palestinesi non hanno altra casa che la Palestina". E il capo
        negoziatore dell'Olp
        Saeb Erekat ha alzato i toni sostenendo, in un fondo pubblicato
        ieri su
        Haaretz, che Israele "non puo' cancellare dalla storia la
        'Nakba'. La pace
        - ha insistito - puo' essere raggiunta soltanto attraverso la
        giustizia e la riconciliazione",
        aggiungendo che la Nakba commemora "l'esilio forzato di oltre
        750.000
        palestinesi dalle loro case e dalle loro terre nel 1948".

Fonte http://www.controlacrisi.org




    
        
            
                
            
        
        
            
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