T-Tip Stop, i partiti dicono sì
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http://comune-info.net/2014/05/stop-t-tip-candidati-e-partiti/>
Monica Di Sisto <
http://comune-info.net/autori/monica-di-sisto/> | 15
maggio 2014
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http://www.printfriendly.com/print?url=http://comune-info.net/2014/05/stop-t-tip-candidati-e-partiti/>
*Dove siete? <http://comune-info.net/2014/05/dove-siete/>*
*Alcuni candidati e partiti hanno detto sì alle proposte della
Campagna Stop T-Tip, il trattato di liberalizzazione tra Ue e
Usa, pensato per ridurre sovranità, diritti e tutele
ambientali. Non c'è tempo da perdere: il T-Tip si può e si
deve fermare*
C103 <
http://comune-info.net/wp-content/uploads/2014/05/C103.jpg>
di Monica Di Sisto
Una giornata importante, quella del 15 maggio, per la *Campagna Stop
T-Tip Italia* <
http://stop-ttip-italia.net/>, la *rete costruita dalle
oltre sessanta associazioni nazionali, sindacati, movimenti, ong,
singoli cittadini* laici e religiosi, sostenuta da Sel, esponenti del
Movimento Cinque Stelle, Rifondazione, Lista Tsipras e Partito Pirata,
che si batte contro l'approvazione del nuovo Trattato di
liberalizzazione del commercio e degli investimenti tra Usa e Ue o T-Tip.
Mentre *a Bruxelles l'euroburocrazia usava il pugno di ferro a colpi di
arresti indiscriminati, botte e idranti contro movimenti e associazioni*
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http://www.globalproject.info/it/in_movimento/bruxelles-idranti-e-fermi-contro-i-manifestanti-ai-blocchi-delleuropean-business-summit-che-aprono-le-giornate-europee-dazione-promosse-dalla-coalizione-blockupy/17149>che
protestavano contro austerity e liberalizzazioni a margine dell'European
Business Forum -- conferenza della Confindustria belga, passarella
dell'industria europea presieduta da Emma Marcegaglia, tra i supporter
delle liberalizzazioni selvagge proposte -- a Roma la Campagna
guadagnava un ampio sostegno al proprio *Appello ai candidati al
Parlamento europeo* presentato in un'affollatissima conferenza stampa
organizzata presso la Camera dei deputati. Tre gli impegni che la
campagna chiede ai candidati: denunciare in ogni iniziativa pubblica
della propria campagna elettorale l'esistenza di questo trattato, la
gravità di questo trattato, la gravità delle sue conseguenze, la
sottrazione di democrazia che comporta; promettere fin d'ora, in caso di
elezione, di chiedere il ritiro del trattato e votare contro in aula al
momento della sua ratifica; sostenere la campagna, infine, consentendo
ai suoi promotori di accedere più facilmente alle poche informazioni
disponibili e proporre un vero confronto politico democratico sulle
trattative in corso.
Il presidio della Campagna in Piazza Montecitorio
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http://comune-info.net/wp-content/uploads/2014/05/TTIP.png>
Il presidio della Campagna in Piazza Montecitorio
E c'è davvero bisogno di maggiori informazioni e approfondimenti
rispetto a un trattato che, per sua stessa natura, contenendo interessi
commerciali sensibili per i nostri Paesi viene *negoziato in segreto*,
senza che nemmeno i Parlamentari europei possano ricevere, fino alla sua
approvazione, altro che brandelli di informazioni messi a disposizione
solo su richiesta scritta. Un trattato che, tuttavia, puntando a
uniformare il più possibile i mercati delle due sponde dell'oceano, deve
lavorare non tanto sulle tasse di esportazione e importazione che ci
dividono, e che sono per lo più abbastanza bassi, ma deve far
assomigliare sempre di più ciò che si produce e si vende da loro e da
noi, *livellando gli standard di qualità, i requisiti di sicurezza, i
costi connessi ai contratti di lavoro, all'accessibilità dei servizi
essenziali* che, nascondendosi dietro la crisi, i settori produttivi e
finanziari Usa e Use vogliono scaricare dai propri budget per caricarli
sui nostri magri bilanci familiari, oppure negandoci diritti conquistati
con lotte e fatica, ma anche con il quotidiano esercizio della democrazia.
In solidarietà alle giornate di lotta lanciate nel cuore dell'Europa da
Blockupy, e come protesta esplicita e visibile agli oltre trecento
arresti, la Campagna, ha organizzato un *presidio simbolico a Piazza
Montecitorio*, ricordando che *sabato a Roma i movimenti italiani
scenderanno in piazza contro la privatizzazione dei beni comuni*
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http://comune-info.net/2014/05/spazio-pubblico/>, mentre da domani e
fino a domenica piccoli agricoltori e artigiani di oltre quindici
regioni italiane si danno appuntamento, sempre nella capitale, per la
tre giorni di dibattiti, mercati e spettacoli a sostegno
dell'agricoltura contadina Genuino Clandestino.
Alla conferenza stampa, oltre agli esponenti di Attac Italia, Forum
Italiano movimenti per l'acqua, A Sud e Fairwatch, che hanno parlato a
nome della campagna, sono intervenuti Filippo Gallinella, deputato del
Movimento Cinque Stelle, che di recente si è trovato a interrogare in
aula la ministro allo Sviluppo economico Guidi, i deputati di Sel Arturo
Scotto, Giulio Marcon e Nicola Fratoianni, promotori in aula di una
Mozione che chiede un attento esame da parte del Parlamento dei rischi
connessi al trattato; Nuccio Iovene e Filippo Fossati del Pd, che ha
paragonato questa campagna a quella, in parte riuscita, contro la
direttiva Bolkestein che spingeva per una privatizzazione a tappeto dei
servizi pubblici; e poi e Ivan Catalano e Adriano Zaccagnini del Gruppo
Misto, promotore anch'egli di un'interrogazione in Commissione
Agricoltura e i candidati della lista Tsipras Raffaella Bolini e Argiris
Panagopoulos.
Da tutti è arrivato un sostegno trasversale e corale all'iniziativa,
nell'idea di *rilanciare con forza il dibattito pubblico ed
istituzionale per spingere tutti, fuori e dentro le istituzioni, a
bloccare il T-Tip* perché dannoso per la protezione dei diritti, della
qualità dell'ambiente e del cibo, dell'occupazione e della democrazia
stessa dell'Unione. I parlamentari hanno espresso il loro impegno a far
calendarizzare entro giugno alla Camera la discussione della Mozione
presentata da Sel sul tema, e di tutti i provvedimenti assunti intorno
al negoziato che preoccupa per il suo carattere di segretezza, e per gli
impatti incerti che avrebbe sull'economia del nostro Paese. I candidati
si sono impegnati a far circolare l'appello Stop T-Tip e ad accendere i
riflettori su un fenomeno, quello del proliferare delle privatizzazioni
e della mercificazione dei beni comuni, che colpisce con particolare
crudeltà l'Europa del Sud e il Mediterraneo, congelando ogni primavera
politica in un rigore economico che uccide ogni libertà di determinare
il proprio futuro. Convince tutti la proposta, avanzata dalla Campagna,
di rilanciare il tema nel corso del Semestre di presidenza italiana
dell'Unione, con un incontro a Bruxelles e uno nel Parlamento italiano,
in cui mettere a confronto le posizioni e le iniziative parlamentari e
quelle della società civile, grazie alla creazione di due integruppi
parlamentari sui negoziati commerciali: uno da costituire a Bruxelles e
uno a Roma, in stretta connessione tra loro, per spingere successive
iniziative di confronto con Governo e Commissione. Non c'è tempo da
perdere: il T-Tip si può e si deve fermare, ora.