AVVISO - LA PROSSIMA E SECONDA RIUNIONE DELLA "RETE MUNICIPALIZZATE ROMA" E' PER LUNEDI' 19 MAGGIO 2014
DALLE 17 A VIA GIOLITTI 231 PIANO RIALZATO presso CONSIGLIO METROPOLITANO DI ROMA, LA RIUNIONE E' OVVIAMENTE PUBBLICA
E APERTA ALLA PARTECIPAZIONE DI LAVORATORI E LAVORATRICI (anche non sindacalizzati o delegati-e sindacali) sotto il resoconto della prima riunione del 6 maggio.
Comunicato e avviso radio stampa - per pubblicazione, diffusione, divulgazione, grazie
Resoconto primo incontro
costituzione RETE MUNICIPALIZZATE ROMA
Si è tenuto in data 6 maggio 2014 il primo
incontro tra lavoratori e lavoratrici di aziende municipalizzate di Roma
Capitale convocato da rappresentanze sindacali interne, aperto a tutti.
Hanno partecipato lavoratori e lavoratrici
delle seguenti aziende: AMA SPA, AMA SI, ATAC, COOPERATIVE SOCIALI, FARMACAP,
RISORSE PER ROMA, ROMA MULTISERVIZI, XE COOP E ZETEMA. Oltre lavoratori e
lavoratrici autorganizzati, erano presenti rappresentanti delle seguenti sigle
sindacali: COBAS, ORSA, USB e USI.
I diversi interventi succedutisi hanno
evidenziato problematiche comuni a tutte le aziende municipalizzate create da
gestioni dissennate degli ultimi anni e dagli effetti devastanti del SALVA
ROMA, unanimemente ribattezzato “AMMAZZA ROMA”.
E’ risultato evidente che, nell’immediato, ci
sia da rispedire al mittente l’intenzione di far pagare debiti pregressi a
lavoratori e lavoratrici delle Aziende Municipalizzate, con relative ricadute
sulla cittadinanza tutta, fruitrice di servizi vari. L’Ammazza Roma, mette a
rischio tutte quelle società che hanno una mission “strumentale” e che non sono
direttamente erogatrici di servizi pubblici quali potrebbero essere AMA (per la
gestione dei rifiuti) o ATAC (trasporto pubblico). Tutti gli intervenuti
convenuti hanno, però, concordato sulla necessità di salvaguardare tutte le
società che erogano servizi pubblici anche da piani che vanno ben oltre il
territorio locale e Nazionale: è stato fatto esplicito riferimento al TTIP
(trattato transatlantico di partnership) che sta seguendo un iter anche per
quanto riguarda l’Europa e che si sta tentando di far passare sotto silenzio.
Il TTIP, infatti, metterà a repentaglio anche i servizi pubblici e gli esiti
referendari che hanno evidenziato la volontà popolare di milioni di Italiani di
difenderli e mantenerli tali se non verrà bloccato in tempo.
Tornando, però, alle urgenze che
coinvolgono tutte le società partecipate, il rischio della liberalizzazione è
sempre più una certezza: si vuole fare cassa sulla pelle di lavoratori,
lavoratrici, cittadine e cittadini. In tal senso si sono mosse anche alcune
campagne denigratorie promosse da certa stampa, finanziata da grossi gruppi
industriali che non vedono l’ora di appropriarsi di questa parte di mercato
che, però, si continuerà a difendere con la lotta. Sono stati, infatti, tirati
in ballo diversi strumenti a disposizione, a partire dal far rispettare la Costituzione e la
legge 300/70 per quanto riguarda i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.
A riguardo, è stato introdotto il tema dello scandaloso accordo raggiunto tra
sigle confederali e CONFINDUSTRIA il 10/1 di quest’anno che mira a ledere la
rappresentanza dettata da sigle sindacali di base, autorganizzate, di fatto
scomode. L’unità di intenti in tal senso è di combattere tale accordo,
facendolo rimanere anche lettera morta non essendoci attualmente una normativa
e legislazione nazionale che leda le prerogative dello Statuto dei Lavoratori
per le rappresentanze sindacali interne (anche per chi non è firmatario di
contratti nazionale), con un palese contrasto anche con la nostra
Costituzione Italiana, che in troppi dimenticano essere ancora vigente, specie
gli articoli 2, 3 e 39 primo comma.
Ultimo tema sviscerato è stato quello della
salute e sicurezza sul lavoro (che vede tutte le Aziende coinvolte soggette a risparmi
che gravano proprio in questo ambito) che ha visto l’esposizione a rischi sia
lavoratori e lavoratrici che la cittadinanza tutta, come nel caso dello
sversamento del petrolio ed idrocarburi nel sistema fognario, causato da un
incidente all’interno della raffineria presente nell’area della Valle Galeria mentre
dal vicino stabilimento AMA di Ponte Malnome, che tratta i rifiuti ospedalieri,
si verificava altro incidente pericoloso: lo sversamento di rifiuti ospedalieri.
L’incontro si è concluso fissando un nuovo
appuntamento e con l’intento di allargare la partecipazione a lavoratori e
lavoratrici delle altre (molte) società partecipate da Roma Capitale. La data
fissata è quella di lunedi 19/5, in modo da poter lasciare la possibilità a chi
deve partecipare alla manifestazione del 17 di organizzarsi con calma.
Appuntamento, sempre a partire dalle ore 17. Il luogo è da individuare. Un
ringraziamento va fatto ai corrispondenti di CLASH CITY WORKERS che, al termine
dell’incontro, hanno consentito di fare anche una corrispondenza su Radio Onda
Rossa.
Contattare Serenetta Monti (RSU/USI ZETEMA)
: 3775078494