[Nogelminispbo] Riprende la lotta all’Ikea di Piacenza

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Lähettäjä: Sean Patrick Casey
Päiväys:  
Vastaanottaja: Autorganizzazione Studentesca
Kopio: No Gelmini SciPol Bologna, Collettivo SPA
Aihe: [Nogelminispbo] Riprende la lotta all’Ikea di Piacenza
http://coordinamentomigranti.org/2014/05/08/riprende-la-lotta-allikea-di-piacenza/

Riprende la lotta all’Ikea di Piacenza

Nei giorni scorsi i lavoratori delle cooperative di facchinaggio che
lavorano per il magazzino Ikea di Piacenza hanno ripreso la mobilitazione
contro il licenziamento arbitrario degli iscritti al sindacato SiCobas,
che lottano da anni per il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei
salari. La risposta non si è fatta attendere e la polizia è intervenuta
già due volte per metterli a tacere. Ancora una volta, però, questi
lavoratori dimostrano di non fermarsi di fronte alle minacce, in primo
luogo quella del permesso di soggiorno, usato come strumento di ricatto
per costringerli ad accettare le condizioni peggiori rimanendo in
silenzio. In stragrande maggioranza sono, infatti, migranti. La loro
condizione è fondamentale per comprendere la loro lotta: i lavoratori
migranti non lottano nonostante il permesso di soggiorno, ma perché sanno
che qualsiasi peggioramento nelle condizioni di lavoro anche solo per
alcuni di loro significherebbe mettere a rischio per tutti la possibilità
di continuare a vivere in Italia. Per questo diciamo che la lotta dei
lavoratori migranti è sempre una lotta politica contro i tentativi dei
padroni di usare la legge Bossi-Fini per ricattarli. Per questo come
sempre esprimiamo la massima solidarietà ai lavoratori del SiCobas in
lotta. La loro insubordinazione rispetto all’uso politico del permesso di
soggiorno mostra come le leggi sull’immigrazione siano utilizzate per
indebolire e dividere i lavoratori, rendendoli più precari a tutto
vantaggio dei padroni, si chiamino essi cooperative o grandi
multinazionali come Ikea. La loro lotta parla perciò a tutti i migranti e
a tutte le lavoratrici e i lavoratori.

Coordinamento Migranti