著者: francoppoli 日付: To: iscritti terni scuola, cobasumbria, coop, ast cobas, reteantifascistaternana@googlegroups.com, Germinal Cimarelli, tsf, usf CC: scalo, brigo 題目: [Forumumbri] autobus per la manifestazione nazionale 17 maggio a
Roma contro le privatizzazioni, per i beni comuni
mentre stiamo valutando la fattività di andare sabato prossimo 10 maggio a Torino in solidarietà con le lotte e gli arrestati NOTAV invitiamo tutti ad organizzare la partecipazione più ampia per la manifestazione del 17 maggio a Roma "contro le privatizzazioni e per i beni comuni"(qui sotto la convocazione).
I Cobas organizzano da Terni un autobus al costo popolare 10€ per chi lavora, 5 € per studenti e disoccupati. Si parte alle 12,00 da Terni e si torna in serata.
Prenotatevi in tempo con email (anche a cobastr@???) o sms telefonata al 328 6536553 (specificate la data del 17.05).
Mentre Alfano&co parlano di vietare preventivamente le manifestazioni ed i cortei l'unica risposta è quella di partecipare in massa...
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>BASTA AUSTERITA'! BASTA PRIVATIZZAZIONI!
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>ACQUA, TERRA, LAVORO, REDDITO, CASA, BENI COMUNI, DIRITTI SOCIALI E DEMOCRAZIA
>IN ITALIA E IN EUROPA
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>Manifestazione nazionale il 17 maggio
>Roma (P.zza della Repubblica ore 14.00)
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>Una nuova stagione di privatizzazione dei beni comuni, di attacco ai diritti sociali e alla democrazia è alle porte.
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>Se la straordinaria vittoria referendaria del 2011 ha dimostrato la fine del consenso all'ideologia del “privato è bello”, e se la miriade di conflittualità aperte sulla difesa dei beni comuni e la difesa dei territori suggeriscono la possibilità e l'urgenza di un altro modello sociale, la crisi, costruita attorno alla trappola del debito pubblico, ha riproposto con forza e ferocia l'ideologia del “privato è obbligatorio e ineluttabile”.
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>L'obiettivo è chiaro: consentire all'enorme massa di denaro accumulata sui mercati finanziari di potersi impossessare della ricchezza sociale del Paese, imponendo un modello produttivo contaminante, mercificando i beni comuni e alienando i diritti di tutti.
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>Le conseguenze sono altrettanto chiare: un drammatico impoverimento di ampie fasce della popolazione, sottoposte a perdita del lavoro, del reddito, della possibilità di accesso ai servizi, ai danni ambientali e ai conseguenti impatti sulla salute, con preoccupanti segnali di diffusione di disperazione individuale e sociale.
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>Il Governo Renzi, sostenuto dall'imponente grancassa dei mass-media e in piena continuità con gli esecutivi precedenti, sta accelerando l'approfondimento delle politiche liberiste, rendendo irreversibile, attraverso il decreto Poletti e il Job Act, la precarietà del lavoro e della vita delle persone; continuando a comprimere gli spazi democratici delle comunità costrette a subire gli effetti delle devastazioni ambientali, delle grandi opere, dei grandi eventi e delle speculazione finanziaria e immobiliare; mettendo a rischio, attraverso i tagli alla spesa, il diritto alla salute, alla scuola e all'università, e la conservazione della natura e delle risorse.
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>Dentro questo disegno, viene messa in discussione la stessa democrazia, con una nuova spinta neoautoritaria che toglie rappresentatività alle istituzioni legislative (in particolare la nuova legge elettorale “Italicum”) ed aumenta i poteri del Governo e del Presidente del Consiglio, e con l'attacco alla funzione pubblica e sociale degli enti locali.
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>Tutto ciò in piena sudditanza con i vincoli dell'elite politico-finanziarie che governano l'Unione Europea e che, le politiche di austerità, i vincoli monetaristi imposti dalla BCE, il patto di stabilità, il fiscal compact e l’imminente trattato di libero scambio USA-UE (TTIP), cercano di imporre la fine di qualsivoglia stato sociale e la piena mercificazione dei beni comuni.
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>A tutto questo è giunto il momento di dire basta.
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>In questi anni, dentro le conflittualità aperte in questo paese, sono maturate esperienze di lotta molteplici e variegate ma tutte accomunate da un comune sentire: non vi sarà alcuna uscita dalla crisi che non passi attraverso una mobilitazione sociale diffusa per la riappropriazione sociale dei beni comuni, della gestione dei territori, della ricchezza sociale prodotta, di una nuova democrazia partecipativa.
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>Sono esperienze che, mentre producono importantissime resistenze sui temi dell'acqua, dei beni comuni e della difesa del territorio, dell'autodeterminazione alimentare, del diritto all'istruzione, alla salute e all'abitare, del contrasto alla precarietà della vita e alla mercificazione della società, prefigurano la possibilità di una radicale inversione di rotta e la costruzione di un altro modello sociale e di democrazia.
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>Vogliamo fermare la nuova stagione di privatizzazioni, precarietà e devastazione ambientale.
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>Vogliamo costruire assieme un nuovo futuro.
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>Vogliamo collegarci alle diffuse mobilitazioni europee, per affermare la difesa dei beni comuni nella dimensione continentale, a partire dal semestre italiano di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea.
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>Vogliamo costruire un appuntamento collettivo che nasca in ogni territorio dentro momenti di confronto e iniziative reticolari, che, a partire da oggi, mettano in campo reti e associazioni, comitati, movimenti e organizzazioni sociali per arrivare tutte e tutti assieme ad una grande manifestazione nazionale a Roma per sabato 17 Maggio, con partenza da Piazza della Repubblica alle ore 14.00.
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>Stop privatizzazioni - Stop precarietà - Stop devastazione ambientale
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>Per la riappropriazione sociale dell'acqua, dei beni comuni, del territorio
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>Per la difesa e l'estensione dei servizi pubblici e dei diritti sociali
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>Stop fiscal compact - Stop pareggio di bilancio e patto di stabilità - Stop TTIP
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>Per la riappropriazione delle risorse e della ricchezza sociale
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>Per la difesa e l'estensione della democrazia
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>Sito web: 17maggio.noblogs.org
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>Per adesioni scrivere a: 17maggio@???
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>Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/246765818843326 >Scarica i materiali (manifesto 70x100, volantino A4, banner)
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