Grazie a chi ci aiuterà a far circolare
questo comunicato
Mercoledì 23 aprile, dall e18 alle 19, sui gradini del palazzo
ducale di genova, 621° ora in silenzio per la pace.
Incollo il volantino che verrà distribuito.
Altre info su
www.orainsilenzioperlapace.org
Stop F35. Diamo le ali al lavoro e alla spesa
sociale
Secondo
le anticipazioni fornite alla stampa il DDL approvato
dal Consiglio dei Ministri
si prevede di
coprire lo sgravio IRPEF con un taglio di 153 milioni di euro
sugli F35. Non è
ancora disponibile il testo del decreto e dunque non è ancora
possibile capire
se si tratta di una riduzione effettiva degli stanziamenti
destinati al
programma oppure solo di un congelamento di una parte della
spesa prevista per
il 2014.
In
ogni caso: se la cifra in gioco è quella annunciata, pari a
circa l'1,5% dei costi complessivi
stimati per l'acquisto
dei 90 cacciabombardieri
, siamo alla farsa.
Il cambiamento
consisterebbe solo nella rinuncia a un F35 e qualche bullone in
più.
Non è ciò che
Sbilanciamoci!, insieme alla campagna Taglia le ali alle armi,
chiede da tempo,
sostenuta da migliaia di cittadini, intellettuali, esponenti del
mondo della
cultura e persino ex militari. Anche in un
appello
rilanciato in questi giorni
La
crisi non accenna a
fermarsi: la disoccupazione ha raggiunto il 13% complessivo e il
42,3% tra i
giovani sotto i 25 anni, mentre le politiche di austerità
imposte dall’Europa
invitano gli stati membri a effettuare tagli draconiani alla
spesa pubblica, in
primo luogo a quella sociale. Si taglia su tutto ma non sulle
spese militari.
Se proprio dobbiamo fare dei tagli facciamo quelli giusti!
Eliminiamo i veri
sprechi: rinunciamo agli F-35.
Oggi
più
che mai abbiamo bisogno di pace e di non guerra, di servizi
sociali e non
di armi, di sicurezza sociale e non di missioni militari. La
società italiana
reclama democrazia, riforme tangibili e scelte coraggiose:
chiede di cambiare
verso in modo chiaro, senza ambiguità, senza esitazioni e nella
direzione
giusta.
Cancellare
il
programma di acquisto degli F-35 sarebbe uno dei modi migliori
per
dimostrare che le promesse di cambiamento vengono mantenute, che
la distanza
tra la società e chi la governa può ridursi, che una volta tanto
i diritti
della maggioranza dei cittadini possono prevalere sugli
interessi e i privilegi
delle caste militari e delle aziende che producono strumenti di
morte.
Cancellare
il
programma di acquisto degli F-35 sarebbe oggi una scelta davvero
popolare ma
dal Governo e dal Parlamento arrivano segnali discordanti e
contraddittori,
dichiarazioni e prese di posizione che un giorno sono
incoraggianti e il giorno
dopo riconfermano gli errori degli ultimi anni.
Chiediamo
al Governo e al
Presidente del Consiglio di non tergiversare e fare una scelta
chiara: dicano
No agli F-35, scelgano di far decollare il lavoro e di mettere
le ali ai
diritti sociali.
Gianni
Alioti –
Sindacalista
Chiara
Ingrao –
Scrittrice
Stefano
“Cisco” Bellotti –
Cantante
Raniero
La Valle –
Scrittore
Mauro
Biani –
Vignettista
Maurizio
Landini –
Sindacalista
Luciana
Castellina –
Giornalista
e Scrittrice
Alessandro
Leogrande –
Giornalista
Luigi
Ciotti –
Sacerdote
Luisa
Morgantini –
ex
vicepresidente Parlamento Europeo
Goffredo
Fofi –
Saggista,
attivista e critico
Savino
Pezzotta –
Ex-deputato
e sindacalista
Alessandro
Gassmann –
Attore
Alessandro
Robecchi –
Scrittore
ed autore
Giuseppe
Giulietti –
Giornalista
Pietro
Sermonti –
Attore
Riccardo
Iacona –
Giornalista
Cecilia
Strada –
Presidente
Emergency
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