[CSSF] La coscienza dei non obiettori

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Szerző: Gabriele De Blasi
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La coscienza dei non obiettori





Doveva toccare al Consiglio d’Europa attirare nuovamente l’attenzione del nostro paese sulla pratica della legge 194 sull’interruzione di gravidanza. Nell’animazione del dibattito ai tempi del referendum i sostenitori della legge affermavano che il fine della stessa dovesse essere quello di sconfiggere la pratica dell’aborto clandestino. Ma in seguito poco si è fatto per creare la figura di coloro che intendono praticare l’aborto con “diligenza, perizia e prudenza secondo scienza e coscienza”: perché anche i medici che, nelle strutture pubbliche e secondo le norme della legge 194, praticano le interruzioni di gravidanza, operano con coscienza. Dobbiamo umilmente dire che poco si è fatto per chiarire il profilo etico del medico che pratica la 194, mentre si è chiuso un occhio sul fatto che l’obiettore di coscienza non dovesse avere un impedimento in questa sua scelta a proseguire nella carriera e raggiungere la posizione di primario. Si è arrivati così al paradosso di avere una sezione di ginecologia alla quale è posto come primario un medico obiettore di coscienza, il quale quindi dirige un settore che lui non pratica proprio a causa della sua obiezione. L’interruzione di gravidanza non è un’operazione che non richieda un’evoluzione nell’esercizio. Deve essere quindi diretta da chi è immerso nella pratica quotidiana. Bisognerebbe quindi dire che chi sceglie l’obiezione di coscienza deve sacrificare la propria carriera alla volontà di opposizione alla legge dello Stato. Bisognerebbe quindi promuovere convegni e dibattiti sul tema; e, forse, alcuni organi d’informazione più “illuminati” potrebbero prendere delle iniziative per delineare la dignità del medico che pratica la 194 con la dovuta coscienza.

(Gabriele De Blasi)





v. Imperat. Adriano 10/b, Lecce, 338 4771579