[Lecce-sf] Sit in Piazza S. Oronzo.

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Autor: atros51@alice.it
Data:  
A: forumlecce
Assumpte: [Lecce-sf] Sit in Piazza S. Oronzo.
Fai una Pasqua diversa dal solito, ma, in un certo senso, più che coerente con la Resurrezione: AIUTA il nostro Salento a risuscitare, ma PRIMA di essere ucciso, FAI LA TUA PARTE. E’ stato condannato a morte, il nostro amato Salento, da un gruppetto di “scienziati” e burocrati (della Regione e dell’UE): entro la fine di Aprile vogliono completare e ratificare un piano di genocidio degli ulivi di 8.000 ettari, qui in Salento, col pretesto di un batterio chiamato “xilella”. Con “procedure di emergenza” che impedirebbero ogni resistenza alla loro follia. Un “antipasto” lo hanno già servito pochi giorni fa martirizzando 104 alberi di ulivo, molti dei quali in perfetta salute, FACENDO FINTA di combattere la xilella che, nei loro sproloqui, è il colpevole unico dell’essiccamento di alcuni rami di alcuni ulivi. Con dei “blitz” degni della Gestapo, avvisando i proprietari dei terreni solo poche ore prima: “per evitare allarmismi”, hanno dichiarato... Mentre le forze politiche e gli amministratori dormono (non certo il sonno dei giusti),NOI SOLTANTO POSSIAMO BLOCCARE i loro folli progetti e SALVARE I NOSTRI ULIVI, il NOSTRO SALENTO.TU PUOI FARE LA TUA PARTE.VUOI FARLA????Fai una Pasqua diversa dal solito: vieni in piazza Sant’Oronzo, a Lecce, dalle 18 alle 22. Lì decideremo insieme le azioni dei prossimi giorni, per salvare il nostro amato Salento.Carlo
Magari, se vuoi, invia questo messaggio ai tuoi conoscenti. In particolare, se conosci qualche olivicoltore o agricoltore in genere, invitalo: è chiaro che la sua partecipazione è particolarmente importante.
------------------ ------------------------ -------DOMENICA DI PASQUA TUTTI IN PIAZZA SANT’ORONZO A LECCE IN DIFESA DEGLI ULIVI CONTRO LA MALA POLITICA DEVIATA CHE VUOLE ERADICARE, CON VANE SCUSE FOLLI, L'AGROFORESTA DEGLI ULIVI DI PUGLIA NELLA MISTIFICAZIONE DELLA XYLELLA! LECCE: Sit- In a SOSTEGNO DELLA MAGISTRATURA Difendiamo gli ulivi del Salento, CONTRO LA MAXI TRUFFA BIOCIDA MONTATA SULLA XYLELLA!  Dopo il grandissimo successo pur in presenza della pioggia del primo partecipatissimo sit-in organizzato in poche ore dopo il vergognoso eccidio di ulivi, per la maggior parte sanissimi, nel nome mistificato della Xylella, (sit-in tenutosi nel pomeriggio di Venerdì Santo, a Lecce, davanti la Prefettura), la crescente mobilitazione civica battente si da appuntamento per domani, Domenica 20 aprile dalle ore 18.00 alle ore 22.00 in Piazza Sant’ Oronzo a Lecce, sotto il grande simbolico Ulivo lì presente! Se il primo sit-in è stato organizzato da Forum Ambiente e Salute, Spazi Popolari e Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio e della Salute del Cittadino, e ha visto una notevole partecipazione di cittadini e anche di sensibili parlamentari locali, ormai non si contano più le associazioni che stanno aderendo e danno man forte, e che si ritroveranno in piazza domenica, tra queste ad esempio hanno aderito in queste ore le associazioni: (ARCI PROVINCIALE LECCE - Associazione DNAdonna – EGERTHE! - Gruppo indipendente INTERVALLA INSANIAE - FORUM AMICI DEL TERRITORIO  - SOS COSTE - Associazione CORE DE VILLANI - MOVIMENTO AGENDE ROSSE – SALENTO - Associazione SVEGLIA CITTADINA - Comitato Civico LA SCISCIULA - SONIBONI OFFICINE CULTURALI - NUOVA MESSAPIA - COSA PUBBLICA Puglia - Collettivo ARTE AMBIENTE Nuovi Selvaggi - Associazione di Volontariato MUJMUNE' - Associazione “IL NODO FATATO” - Associazione “LA VALIGIA PARLANTE”- Soleto - LeA- Liberamente e Apertamente - COMITATO INTERCOMUNALE "NO alla centrale a biomasse a Lequile" - Associazione "Custodi del Salento" - "Meticcia" APS - Collettivo TESLA - Cooperativa "Laboratorio Zarchar" Manfredonia, Laboratorio OMAR MOHEISSI – FucinaAsud – Collettivo C.LA.S.S. - Associazione NUVOLE -Taurisano e altre se ne stanno aggiungendo) . Un’azione irresponsabile, vergognosa, un’esecuzione plateale senza alcun rispetto della pur minima norma di profilassi fitosanitaria, la barbarie compiuta all’indomani della Domenica delle Palme contro oltre 100 vetusti alberi d’olivo, fatti letteralmente a brandelli,  da enti pubblici che hanno smarrito ogni ragione, ogni pudore! Un atto blasfemo e palesemente strumentale e terroristico, spettacolarizzato alla mercé dei media espressamente invitati a riprendere l'atto dell’esecuzione sommaria, mentre le motoseghe facevano segatura volatilizzata dal vento del legno detto “contaminato” e “contaminante” (??), di alberi sanissimi, argentei e carichi di promettenti fiori, e la legna (detta “contaminata”) veniva caricata sui camion per esser portata ovunque senza protezione, come li stessi media hanno documentato!  I cittadini coesi in difesa dell’agroforesta degli ulivi del Salento, terra consacrata ad Atena nell’antichità, e da qui a Maria nel Cristianesimo, in un perfetto sincretismo religioso legato al sacro Ulivo, si danno convegno, per informare, coordinarsi, raccogliere le firme che arriveranno nelle mani dei soggetti preposti. E’ una mobilitazione civica levatasi al fine di fermare l’eccidio del nostro patrimonio olivicolo. E’ l’incontro di varie realtà, agricoltori, imprenditori olivicoli, vivaisti, madri e padri, giovani, uomini e donne che amano il territorio nelle sue caratteristiche peculiari ed hanno a cuore la sua preservazione. La grave minaccia della sua cancellazione è costituita oggi dall’irresponsabile azione regionale nel nome del mistificato e strumentalizzato patogeno da quarantena “Xylella”.Mai nel mondo, e nella storia dell’umanità, neppure per epidemie vere e concrete che colpivano l’uomo, nessun pazzo ha mai proposto la cancellazione di una regione intera, di un’intera foresta, ed oggi invece per un piccolo fito-patogeno sconosciuto all’ulivo fino ad ora nel mondo, patogeno di un albero forte e che sta già provvedendo a guarire e reagire secondo natura come da sempre ha fatto nei millenni della sua imperitura storia contro tantissimi patogeni con cui ha imparato a convivere, oggi degli agro-nemici della natura propongono, dopo una incerta diagnosi (non confrontata liberamente con tutti gli altri ricercatori della comunità scientifica mondiale – come la vera Scienza comanda), la terapia folle dell’olocausto finale! Un danno, uno sterminio che mai il patogeno potrebbe compiere negli anni, lo compiono loro con mega incentivi richiesti all’UE (Unione Europea), e chiamano tutto questo “cura”! E con l’ulivo vorrebbero fare scomparire anche la biodiversità salentina selvatica e domestica (ben oltre 150 specie di piante dette “contaminate”) e la preziosissima entomofauna, la Vita intera insomma, fare il deserto artificiale del Salento, eradicando e avvelenando con prodotti chimici industriali! E questo deformando le norme comunitarie che mai hanno parlato di obbligo all’eradicazione degli ulivi colpiti, ma semmai all’ “eradicazione” o addirittura anche solo “contenimento” del patogeno. Patogeno, poi, sì ad oggi da quarantena, ma di cui non si vuole verificare neppure se sia giusto lasciarlo in questa graduatoria, dato che non si vuole studiare il decorso dei sintomi su quegli ulivi che han mostrato disseccamenti, e invece si vuole procedere in maniera oltranzista e integralista a ucciderli meccanicamente eradicandoli del tutto … prima che possano, tanti di essi, guarire naturalmente!    La Regione Puglia ha inaugurato, all’indomani della Domenica delle Palme, la mattanza dei primi 104 esemplari di olivo secolari, la maggior parte dei quali senza alcun sintomo di malanno. Non pochi i dubbi che avvolgono l’intera vicenda, sia sotto la procedura utilizzata per comunicare l’attuazione  delle direttive fitosanitarie, che sotto l'aspetto della profilassi stessa. Anomalie che si aggiungono alle tantissime accumulatesi nel corso dei mesi intorno alla questione “Xylella”.Inoltre entro la fine del mese di aprile   si vorrebbe decidere dell'assetto del nostro territorio, attraverso la messa "in atto di misure di eradicazione, contenimento e l'istituzione di una zona tampone" per quanto riguarda la vasta area del Gallipolino, come si apprende dal documento recentemente giunto da Bruxelles. L’incontro di domani è volto a dare voce al territorio rimasto totalmente inascoltato ed a sottolineare l’ importanza e l’urgenza di un’indagine sulla vicenda da parte della magistratura e degli organi inquirenti. Si chiede di fermare in maniera coatta gli abbattimenti, nonché gli interventi che dovessero prevedere irrorazione di prodotti chimici o di sintesi sempre e comunque nocivi per l’ecosistema e per la salute dei cittadini.Si auspica che l’eco di questa crescente mobilitazione giunga ai Commissari Europei i quali possano imporre allo Stato membro la via della massima preservazione di ogni albero e dell'intero ecosistema selvatico-domestico dell’uliveto, e la via della cura vera e pertanto agroecologica dell’intero patrimonio olivicolo del Salento, anche perché poi le esperienze pregresse hanno dimostrato che eradicare le piante non servirebbe a nulla nell’ottica di debellare il batterio. Inoltre, essendo carenti gli studi in materia, tutti gli istituti di ricerca dovrebbero far luce sulla vicenda, contro il clima oscurantista e nebuloso ad oggi messo in atto da pochi enti che stanno accentrando nelle loro mani la gestione della costruita “emergenza”.Gli ulivi del Salento sono alberi millenari, patrimonio dell’umanità, non permetteremo che vengano sterminati!L'incontro è volto anche alla massima partecipazione dei contadini e dei proprietari olivicoli, che è necessario informare massimamente affinché possano reagire, adendo le vie legali qualora nelle prossime ore e giorni , senza preavviso e/o forzosamente, degli ufficiali preposti dovessero eseguire altre mattanze programmate sui loro terreni.Domani è un giorno festivo per tutti. Ma entro 11 giorni potrebbero cambiare totalmente il nostro DNA culturale, storico, paesaggistico e persino agro-genetico! Dietro ad ogni olivo c'è il nostro albero genealogico, un prezioso albero che protegge questa terra dalla desertificazione, dal dissesto idrogeologico e pone vincoli ostativi alle numerose devastanti speculazioni che minacciano come spade di Damocle sospese il nostro patrimonio paesaggistico, tutelato dall'articolo 9 nei principi basilari della nostra Costituzione. Il Salento reagisce e lo fa proprio nella settimana di Pasqua, quando forse qualcuno  sperava che la reazione dei cittadini potesse essere più blanda e distratta per le concomitanti vacanze! Una sottovalutazione ulteriore dell’Intelligenza e dell’Amore dei cittadini del Salento per la loro terra che aggiunge indignazione ad indignazione!