Autore: Antonio Bruno Data: To: ambiente liguria, forumsege, lilliput-ge, forumgenova inventati Oggetto: [NuovoLab] Al Monte l’abuso edilizio che nessuno può contestare
Al Monte l’abuso edilizio che nessuno può contestare
MARCO PREVE genova-repubblica
È UNA storia esemplare di burocratica impotenza contro gli abusi edilizi, quella che viene raccontata in due paginette scarse dal vicesindaco Stefano Bernini in risposta ad un’interrogazione presentata in Sala Rossa a Tursi dal consigliere Antonio Bruno della Federazione della sinistra.
ACCADE che sulle alture di San Fruttuoso, in una delle ultime oasi di verde e pace che è la parte superiore di salita Nuova nostra signora del Monte, a pochi metri dal Santuario, il Comune scopra che si starebbero eseguendo lavori abusivi in un’antica villa. Per scoprirlo ci mette quasi un mese, perché nessuno gli apre la porta di casa, quando scatta la denuncia penale i proprietari aprono il cancello del giardino ma non fanno entrare gli ispettori dell’assessorato all’Urbanistica, e visto che gli inquilini non sono così cortesi da consentire
l’espletamento di tutte le formalità il Comune, poveretto, non può che attendere che la procura faccia qualcosa. Insomma, Tursi, il sindaco, il suo vice, tutti gli uffici nulla possono anche se Bernini scrive queste parole: «Dalle risultanze del sopralluogo svolto in data 13 gennaio trova conferma la realizzazione di nuove volumetrie, l’abbattimento di alberature di alto fusto e la realizzazione di opere accessorie ». Tutto ciò dopo che era stata accertata, scrive il vicesindaco, «l’inesistenza di qualsiasi procedura edilizia».
Il caso, si legge nella risposta scritta, riguarda il civico 18 B della salita. L’11 novembre del 2013 gli uffici dell’urbanistica ricevono la segnala-
zione del municipio Valbisagno. Sono rapidi ad agire perché il 13 novembre viene effettuato un sopralluogo ma «non essendo stato consentito l’accesso è stata rilasciata
cartolina per prendere contatti ».
Inutile dire che effetto sortisca la cartolina. Così il 20 parte una temibile raccomandata per chiedere «l’accesso all’immobile » fissando come scadenza il 29. Risultato: me-
no di zero. Il 4 dicembre parte la denuncia penale alla procura. Sorprendentemente, il 13 gennaio i proprietari concedono «l’ingresso nella proprietà limitatamente alle parti esterne», come se gli ispettori fossero venditori della Folletto.
Ma cambia poco. «Allo stato attuale - scrive Bernini - non è pervenuta da parte del magistrato incaricato alcuna disposizione in merito... tenuto conto che non è stato possibile portare a termine gli accertamenti tecnici, in modo da redigere definitivo verbale è in corso di predisposizione una integrazione alla comunicazione di reato». Intanto, piccoli abusi crescono.
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antonio bruno
capogruppo Federazione Sinistra Comune di Genova
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