[nuovopci] Dalla protesta alla lotta per il potere!

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Autor: \(nuovo\) Partito comunista italiano
Datum:  
To: npci.inter
Betreff: [nuovopci] Dalla protesta alla lotta per il potere!


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Comunicato CC 14/2014 - 4 aprile 2014

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DALLA PROTESTA ALLA LOTTA PER IL POTERE!

Organizzarsi ovunque per costituire il Governo di Blocco Popolare!

Questo è il programma che bisogna propagandare nel corteo del 12 aprile

PROTESTARE CONTRO LE POLITICHE ANTIPOPOLARI DEL GOVERNO
RENZI-BERLUSCONI, DELL’UNIONE EUROPEA E DELLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE
DEI GRUPPI IMPERIALISTI EUROPEI, AMERICANI E SIONISTI È GIUSTO MA NON
BASTA! BISOGNA PASSARE DALLA PROTESTA ALLA COSTITUZIONE DI
ORGANIZZAZIONI OPERAIE IN OGNI AZIENDA CAPITALISTA E DI ORGANIZZAZIONI
POPOLARI IN OGNI AZIENDA PUBBLICA E IN OGNI ZONA!

BISOGNA CREARE LE CONDIZIONI PER COSTITUIRE IL GOVERNO DI BLOCCO
POPOLARE E FARLO INGOIARE AI VERTICI DELLA REPUBBLICA PONTIFICIA!

L'indignazione e la rivolta contro il governo della miseria, della
disoccupazione, del dissesto idrogeologico, dell'inquinamento, della
persecuzione degli immigrati, dell'oppressione delle donne e dei
giovani, della criminalità e della guerra crescono anche nel nostro
paese. Il groviglio criminale che da anni lega Berlusconi, Napolitano,
la Corte Pontificia e il resto dei vertici della Repubblica Pontificia
ha partorito il governo Renzi che in Parlamento si regge grazie al
consenso di Berlusconi e dei suoi. Anche per questo non avrà vita
facile, ma l'obiettivo principale delle masse popolari non è la caduta
del governo Renzi, ma la costituzione del Governo di Blocco Popolare
[7].

La catastrofe che scompagina il nostro paese è un effetto della crisi
generale del capitalismo. Le manovre del governo in carica, dei vertici
della Repubblica Pontificia, delle istituzioni dell'UE e della Comunità
Internazionale (CI) dei gruppi imperialisti europei, americani e
sionisti e più in generale della borghesia e del clero per conservare il
loro potere, perpetuare i loro privilegi e ogni gruppo valorizzare il
suo capitale nonostante la crisi generale del capitalismo, determinano
in Italia e nel mondo le forme concrete, il corso concreto della crisi
del capitalismo, ma non sono la causa della crisi. Questa infatti è
mondiale e le istituzioni, i gruppi e i personaggi fin qui nominati si
agitano e montano manovre scombinate e criminali per sopravvivere a una
crisi superiore alle loro forze e alla loro capacità di comprensione,
una crisi che li coinvolge, travolge e sconvolge e li fa diventare
bestie feroci. La vera fonte della crisi sta nella natura stessa del
capitalismo che ha portato alla sovrapproduzione assoluta di capitale: i
capitalisti hanno accumulato troppo capitale perché sia possibile
valorizzarlo tutto. La valorizzazione del capitale non può più essere la
regola della vita sociale. Usciremo da questa crisi solo superando il
capitalismo e instaurando il socialismo nei maggiori paesi imperialisti.


Le singole forze di destra e la sinistra borghese fanno leva sul
malcontento delle masse popolari, deviano l'indignazione e la rivolta
delle masse popolari contro il governo in carica per prendere il suo
posto. Altre additano come causa della crisi chi l'UE, chi la Germania,
chi gli USA e la CI. Le forze più reazionarie, i promotori delle prove
di fascismo in particolare, proclamano apertamente che il rimedio alla
crisi sta nella persecuzione degli immigrati e fomentano apertamente
"guerre tra poveri": insomma rivendicano a gran voce come programma per
uscire dalla crisi quello la borghesia e il clero, pur professandosi
paladini dei diritti umani al modo di Laura Boldrini, già praticano su
larga scala. In realtà solo instaurando il socialismo metteremo fine
alla crisi del capitalismo e il primo paese imperialista che romperà le
catene della Comunità Internazionale (CI) dei gruppi imperialisti
europei, americani e sionisti, aprirà la via e mostrerà la strada anche
alle masse popolari degli altri paesi che ne hanno assoluto bisogno.
Questa è oggi la forma più alta dell'internazionalismo proletario.

Nel nostro paese il primo passo da compiere consiste nel costituire un
governo d'emergenza delle masse popolari organizzate, il GBP. Questo è
un obiettivo del tutto possibile. Per questo bisogna che passiamo su
grande scala dalla protesta alla lotta per costituire un Nuovo Potere.

Oggi nel nostro paese la discriminante principale ai fini politici tra
le personalità e i gruppi promotori del movimento delle masse popolari è
quella tra

1. da una parte chi è convinto o comunque agisce come se fosse convinto
che il rimedio alla crisi mondiale del capitalismo deve e può attuarsi
passando per le istituzioni esistenti: per costui il compito del momento
sarebbe indurre le istituzioni della Repubblica Pontificia, dell'UE e
della CI a prendere provvedimenti favorevoli alle masse popolari
premendo su di esse (sono i fautori di "lotta, lotta, lotta") o
infiltrandosi in esse (sono gli elettoralisti, stile Lista Tsipras,
stile liste amministrative per fare nuove amministrazioni comunali);

2. e dall'altra chi comprende che solo le masse popolari organizzate e
in particolare la classe operaia organizzata possono cambiare il corso
delle cose aprendosi una strada in contrasto con la borghesia
imperialista e il clero, una strada che porterà (attraverso una guerra
prolungata, difficile ma che possiamo vincere) all'instaurazione del
socialismo.

Chi è convinto di questo, già da subito si dà da fare (e qui sta la
conferma che le sue dichiarazioni d'intenzioni sono sincere e che è una
persona pratica, non un sognatore) perché in ogni azienda capitalista si
costituiscano Organizzazioni Operaie (OO) che prendano in mano
l'avvenire dell'azienda prevenendo le mosse del padrone ("occupare
l'azienda") ed escano dalle aziende portando orientamento sul territorio
perché in ogni servizio e azienda pubblica e in ogni zona si
costituiscano Organizzazioni Popolari (OP) e perché OO e OP si coordino
tra loro a livello dell'intero paese fino a costituire il GBP e farlo
ingoiare ai vertici della RP. L'attuale regime è fragile, marcio e
corroso al suo interno. Non è in grado di resistere ad un vasto
movimento di disobbedienza e di ribellione, deciso a imporre un proprio
governo.

Il corteo del 12 aprile è ancora un corteo di protesta, ma è anche un
importante strumento di mobilitazione e unificazione. Ogni comunista e
persona cosciente deve fare tutto quello di cui è capace perché ogni
lavoratore, disoccupato, giovane, donna, immigrato, pensionato che
partecipa al corteo ritorni a casa non con la delusione perché la
protesta non produce effetti, non fa cambiare strada alle istituzioni
della RP che anzi reagiscono con la repressione. Ma che ritorni invece a
casa con la convinzione che ha un compito da compiere e con la ferma
determinazione a compierlo: costruire e far costruire OO e OP, creare le
condizioni per costituire il GBP e farlo ingoiare ai vertici della RP.
Che ritorni a casa con la fiducia che è capace di contribuire, la ferma
volontà di farlo e i contatti e i collegamenti presi grazie al corteo
con altri parimenti decisi e convinti a darsi alla stessa opera.

Il nuovo Partito Comunista Italiano promuove con tutte le sue forze in
ogni angolo del paese questo corso delle cose. Gli esponenti più
generosi e lungimiranti delle masse popolari devono arruolarsi nel
Partito Comunista, costituire ovunque nella clandestinità Comitati di
Partito e partecipare alla scuola di comunismo che il Partito promuove.

AVANTI CON LA COSTRUZIONE DELLA RETE CLANDESTINA DEI COMITATI DI PARTITO
PERCHÉ LE LOTTE DELLE MASSE POPOLARI DIVAMPINO SEMPRE PIÙ FORTI ALLA
LUCE DEL SOLE!

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_ Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste
nell'usare TOR [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html
[8]_], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle
caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica
del Partito [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html [8]_]._


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