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_AVVISO AI NAVIGANTI 40_

2 aprile 2014

(SCARICATE IL TESTO IN VERSIONE OPEN OFFICE [4], PDF [5] O WORD [6] )

Diffondiamo le risposte che il Segretario Generale del CC del nostro
Partito ha dato a 4 domande che PrismaNews [7] ci ha posto nelle
settimane scorse in vista delle elezioni europee di maggio.

_- Cosa ne pensate della lista 'L'Altra Europa' nata al Teatro Valle di
Roma e che si presenta alle prossime elezioni Europee?_

L'UE è un organismo, composto da un insieme di istituzioni, costituito
dai capitalisti europei, nell'ambito della Comunità Internazionale dei
gruppi imperialisti europei, americani e sionisti, per rapinare più e
meglio le masse popolari in Europa e nel mondo. Ci hanno messo molti
anni a costruirlo e ancora non hanno finito, tanti sono i contrasti di
interessi tra gli stessi capitalisti (dell'industria, della finanza, del
commercio, dei servizi e dell'agricoltura), ma sullo scontro di
interessi tra loro è prevalso il comune bisogno di costruire un
organismo sovranazionale che sfuggisse ai "lacci e laccioli" che durante
la prima ondata della rivoluzione proletaria le masse popolari dei
singoli paesi europei avevano costruito attorno alle istituzioni dei
rispettivi Stati.

La costruzione europea è nata come organismo della lotta dei capitalisti
contro le masse popolari e in particolare contro il movimento comunista
che tanto spazio aveva conquistato in Europa con la vittoria contro il
nazifascismo. Proprio per rendere il loro organismo più efficiente e più
confacente all'obiettivo cui è destinato, i gruppi imperialisti ora
cercano di dargli anche parvenze, rivestitura, paramenti democratici
(sia pure al modo della democrazia borghese - anche Leopoldo I del
Belgio un secolo fa rivestì la sua impresa criminale in Congo sotto la
forma di un'Associazione Geografica intesa a portare civiltà, cultura,
religione e assistenza sanitaria alle popolazioni selvagge del bacino
del Congo). Da qui vengono il Parlamento Europeo e le elezioni europee,
dopo che tutti gli altri tentativi di dare parvenze democratiche alle
misure prese dagli organi dell'UE, di farle approvare dalle masse
popolari (i referendum), sono falliti. Ai referendum si truccava, ma poi
in definitiva risultava un sì o un no. Con le elezioni invece si
selezionano individui "perbene", che poi si "lavorano" con compensi,
privilegi, concessioni e lusinghe varie in modo che non "rompano" e si
isolano, se ne restano, gli irriducibili, quelli che "rompono".

Di fronte a simili iniziative, alcuni abboccano (gli illusi), altri
collaborano (complici e profittatori). Dichiarano di voler umanizzare,
addomesticare, democratizzare l'organismo della rapina (macchina di
tortura resta, ma approvata a maggioranza!) e non si può in assoluto
escludere che alcuni aspirano sinceramente a farlo. Dichiarano che lo
gestiranno come un organismo veramente conforme non al suo reale
obiettivo ma all'obiettivo che i predoni dichiarano fraudolentemente per
confondere e adescare le loro vittime, i bersagli della loro impresa di
rapina.

Oltre a questo, alla natura storicamente determinata dell'organismo e al
suo ruolo nel sistema di relazioni sociali, bisogna tener conto che in
tutti i paesi europei, vittime dell'UE, crescono tra le masse popolari
il malcontento, l'insofferenza, l'indignazione e la rivolta non solo
contro questo o quell'aspetto della rapina ma contro l'esistenza stessa
dell'UE. Sia gruppi di destra sia gruppi di sinistra cercano di
cavalcare questa rivolta.

Bisogna infine tener conto del contesto internazionale in cui operano
attualmente i briganti dell'UE. Per la borghesia imperialista la seconda
crisi generale del capitalismo si sviluppa, come la prima all'inizio del
secolo scorso, in uno scenario mondiale e assume la forma della lotta
per la supremazia mondiale: far fronte alla crisi generale del
capitalismo per la borghesia imperialista oggi significa eliminare
ostacoli e concorrenti in campo finanziario, monetario, industriale,
politico e militare, perché ogni gruppo imperialista vede la fonte della
sua crisi, l'ostacolo alla valorizzazione del suo capitale, non nella
crisi generale del capitalismo, ma nelle attività dei gruppi capitalisti
concorrenti. In particolare si sta sviluppando in forma via via più
forte la contesa tra i gruppi imperialisti europei organizzati nell'UE
(tra cui prevalgono di gran lunga i gruppi imperialisti franco-tedeschi)
e i gruppi imperialisti USA forti anche della NATO e della rete di basi
militari e agenzie spionistiche, criminali e sovversive di cui
dispongono in Europa e nel mondo.

Di conseguenza in Europa nel campo borghese e della sinistra borghese si
stanno formando due partiti: uno europeo (franco-tedesco) e uno
americano. Anche il Vaticano, una grande potenza politica che a torto
molti trascurano, è ancora conteso tra questi due partiti: la
defenestrazione di Ratzinger e l'avvento di Bergoglio e dei gesuiti al
comando della Corte Pontificia è frutto (risolutivo o no, resta da
vedere) di questo scontro. Per condurre la sua lotta per la supremazia
mondiale la borghesia franco-tedesca deve imporre ai suoi soci dell'UE,
e ancora più a quelli dell'area dell'euro, regole di condotta molto
strette, deve imporre di rompere ogni resistenza popolare, di eliminare
diritti e conquiste delle masse popolari: in Europa le forme della
democrazia borghese scompaiono perché sono incompatibili con la lotta
della borghesia franco-tedesca per la supremazia mondiale. La borghesia
imperialista franco-tedesca ha già ridotto i lavoratori tedeschi ad un
regime da caserma: disponibilità piena 24 ore su 24 e 365 giorni
all'anno alle esigenze delle aziende in cambio di alloggio e vitto
abbondante (questo è stato il senso delle riforme Schröder di dieci anni
fa) e ora lo sta facendo in Francia (ma non è detto che le riesca).

Nell'immediato per i popoli soggetti, dal punto di vista economico
immediato che è il solo che capiscono gli economicisti, cioè quelli che
trascurano o sottovalutano la lotta politica in nome del fatto che in
definitiva è la struttura produttiva che regola lo sviluppo dell'umanità
(si dichiarano marxisti, ma in realtà professano una caricatura del
materialismo storico di Marx), il partito americano è meno austero del
partito europeo. I sindacalisti che si limitano a considerare i
"risultati tangibili immediati" ci si trovano meglio. La borghesia
imperialista USA ha il retroterra del suo dominio mondiale negli Stati
Uniti con i suoi circa 300 milioni di abitanti, deve assicurare la
stabilità del suo dominio in quest'area. Ognuno degli altri paesi può
anche andare a fuoco o a rotoli se questo avviene in forme che non
nuocciono alla stabilità del ridotto USA da cui la borghesia
imperialista USA domina il mondo, lo devasta, saccheggia e spreme. Il
Messico con i suoi quasi 100 milioni di abitanti è il caso
geograficamente più prossimo di paese nel caos e la borghesia USA lo ha
isolato con un muro; il Venezuela da una parte e l'Ucraina e la Siria
dall'altra sono casi da manuale dell'attività dell'imperialismo USA;
Israele e i paesi vicini un altro ancora e l'elenco potrebbe continuare.
Aggregati al carro USA, Berlusconi e Renzi non avrebbero limiti al
disavanzo di bilancio, allo sviluppo dell'economia criminale,
all'evasione fiscale, ai paradisi fiscali, all'espansione del debito
pubblico. Possono anche ristabilire la lira e tagliare l'erba sotto i
piedi perfino agli esponenti del MPL, di Ross@ e della Rete dei
Comunisti, nonché a tutti i sindacalisti di regime e anche a quelli
combattivi (FIOM e USB comprese). Aggregato al carro USA, il Vaticano
non avrebbe limiti ai suoi traffici, alle sue truffe e alle sue opere
pie, salvo che negli USA. Lo stesso vale per le grandi organizzazioni
criminali.

Ma fermarsi a questo è, appunto, economicismo: una caricatura della
realtà ed è ridurre la scelta della classe operaia e delle masse
popolari a quale dei due raggruppamenti imperialisti conviene
sottomettersi, a quale dei due alberi essere impiccati. La via americana
è la via alla guerra mondiale, come lo è la via europea (russa e
cinese). "Cosa succederà a lungo termine applicando le misure che lei
propone?" A questa domanda lord Keynes rispose: "Di questo non siamo noi
che dobbiamo occuparci. A lungo termine noi saremo morti". Questo è il
pragmatismo, l'ultimo rifugio della borghesia imperialista.

Questo è il quadro oggettivo in cui si colloca l'iniziativa dei
promotori, dei candidati e degli attivisti e fautori della lista
'L'Altra Europa'. Per valutare il ruolo che la loro iniziativa avrà
effettivamente, bisogna considerarla in questo quadro. Solo se la
consideriamo in questo quadro, potremo trarci quello che se ne può
trarre a favore della nostra lotta per instaurare il socialismo,
nell'immediato per mobilitare e organizzare le masse popolari perché
costituiscano in Italia un loro governo d'emergenza, il Governo di
Blocco Popolare [8], con cui rovesciare a favore della nostra lotta l'UE
sovvertendone il funzionamento: "restare in casa e fare a nostra
maniera". I discorsi sulla buona o cattiva fede e sulle intenzioni dei
singoli promotori, candidati e attivisti della lista sono da considerare
solo in seconda istanza, quando si ha a che fare con i singoli e i
gruppi confluiti nella lista. Noi comunisti dobbiamo agire e agiamo
così.

_- La lista 'L'Altra Europa' è l'unica contromisura possibile per
impedire che l'anti-politica arrivi anche all'Europarlamento?_

Con il termine anti-politica la redazione di PrismaNews indica i gruppi
che raccolgono consensi proclamando la loro ostilità all'UE, la volontà,
più o meno precisata in misure concrete, di rompere l'UE, di
sovvertirla, di eliminarla, di ristabilire la sovranità per il proprio
paese: gruppi di destra (servi e sfruttati sì, ma solo dei padroni che
parlano la nostra lingua) e gruppi di sinistra (con opzioni più sfumate
e fantasiose, perfino vagamente socialiste e comuniste). I gruppi che
cavalcano il malcontento, l'insofferenza, l'indignazione e la rivolta
delle masse popolari e con questo raccolgono voti. In linea di massima
questi gruppi, anche se hanno obiettivi campati in aria o addirittura
reazionari, oggi tuttavia svolgono un ruolo positivo: più positivo del
ruolo svolto da quelli che si propongono o fingono di fare i bravi
ragazzi, gli onesti servitori dell'UE nel Parlamento Europeo e nelle
altre istituzioni dell'UE e le abbelliscono come i preti rendevano
sopportabili i mali presenti parlando del paradiso che attendeva le
vittime.

Instaurare il socialismo è l'unica effettiva, realistica e possibile
strada per farla finita con la crisi del capitalismo. Il malcontento,
l'insofferenza, l'indignazione e la rivolta delle masse popolari sono il
terreno spontaneo su cui noi comunisti possiamo e dobbiamo far crescere
la rivoluzione socialista. Consideriamo anche solo il nostro paese. Il
M5S e Beppe Grillo sono molto più utili alla causa delle masse popolari
e dell'instaurazione del socialismo di ogni altro gruppo che si è
infilato nelle istituzioni della Repubblica Pontificia (RP), da SEL a
quelli che si sarebbero infilati se Rivoluzione Civile di Ingroia,
Ferrero e soci avesse avuto eletti nelle elezioni politiche di febbraio
2013 (basta vedere cosa fanno nelle regioni e nei Comuni dove sono
presenti). Anche se senza molta convinzione e quindi con effetto
ridotto, M5S e Beppe Grillo favoriscono la mobilitazione delle masse
popolari e sta a noi farla fruttare. Sarà una cosa analoga anche con le
elezioni europee di maggio.

L'UE se funziona, funziona contro le masse popolari europee e del resto
del mondo e porta il mondo alla guerra: nell'immediato estende la
disoccupazione e l'abbrutimento e il numero dei paesi coinvolti in
guerre civili come l'Ucraina e la Siria o nella repressione cronica come
in Medio Oriente e dei tentativi di colpo di Stato come quello in corso
in Venezuela.

Se l'UE non funziona, dipende da chi e che cosa non la fa funzionare. Se
saranno governi d'emergenza delle masse popolari organizzate, che si
costituiscono in Italia o in qualche altro paese, anche solo in uno dei
maggiori paesi europei come l'Italia, scardinando l'UE scardineranno
tutta la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei,
americani e sionisti, daranno il via in tutto il mondo alla seconda
ondata della rivoluzione proletaria. È quello per cui lottiamo noi, è la
strada che indica e promuove il nuovo Partito comunista italiano. Il
primo paese che rompe le catene dell'UE e della Comunità Internazionale,
mostra la strada e apre la via anche alle masse popolari degli altri
paesi.

_- E se non fosse questa la contromisura, come - allora - cercare di
fermare il liberismo selvaggio che da anni distrugge le economie e gli
Stati? _

La contromisura alla rapina della borghesia imperialista europea e
all'estensione delle guerre lanciate dalla borghesia imperialista, non è
e non può essere la lista 'L'altra Europa', come credo di aver già
illustrato chiaramente. I candidati che lo promettono, promettono
qualcosa di cui non dispongono: è secondario se lo fanno per imbrogliare
e fare carriera o se lo fanno perché si illudono che le elezioni li
faranno "entrare nella stanza dei bottoni". Chi viene eletto nel
Parlamento Europeo, come chi è stato eletto o verrà eletto nel
Parlamento di Roma darà, e se lo vuole sinceramente può dare da subito
(e questa è una verifica delle sue reali intenzioni), un contributo alla
vera, realistica ed efficace contromisura se la posizione, il prestigio,
i mezzi e le risorse di cui dispone li usa per favorire la mobilitazione
e l'organizzazione delle masse popolari, la costituzione di Organismi
Operai in ogni azienda e di Organismi Popolari in ogni zona del paese.
Solo le masse popolari organizzate possono far cambiare rotta al paese,
rendere la vita impossibile alle autorità della Repubblica Pontificia,
costituire un proprio governo d'emergenza e farlo provvisoriamente
ingoiare ai vertici della RP (come un tempo ingoiarono i governi di
Fronte Popolare e i governi sorti dalla Resistenza) e con questo governo
far poi fronte all'UE e all'intera Comunità Internazionale dei gruppi
imperialisti europei, americani e sionisti e andare verso
l'instaurazione del socialismo.

_- Per vincere la sfida contro la tecnocrazia, occorre essere compatti.
Non mi pare che in Italia vi sia traccia di simile compattezza: l'unica
è forse stata quella legata ai Forconi, per il resto calma piatta…_

La redazione di PrismaNews dice tecnocrazia: forse crede che siano i
tecnici e non i capitalisti che comandano; forse usa questo termine per
essere alla moda, convinta di farsi capire, mentre confonde le idee
usando termini confusionari. I capitalisti dicono che fare i loro
interessi è tecnica, perché sottintendono che non c'è altro mondo
possibile. "There is no Alternative" (TINA), proclamava Margharet
Tahtcher. "Non disturbare il manovratore", proclama Berlusconi. Non si
tratta di tecnici; si tratta di interessi, di sfruttamento, di
oppressione. I tecnici, quelli che sanno fare un mestiere utile,
lavoreranno anche per il GBP e per il futuro governo e Stato socialisti.


Quanto all'unità, certamente tutti quelli che vogliono e lottano per
mobilitare e organizzare le masse popolari fino a costituire un proprio
governo d'emergenza, il Governo di Blocco Popolare (BP), devono unirsi.
Ci si unisce per lavorare insieme, per lo stesso obiettivo. Sulle
questioni oggi secondarie, che non incidono sul lavoro comune, deciderà
l'esperienza. Noi siamo del tutto disposti a imparare dall'esperienza e
a verificare le nostre idee nella pratica.

I Forconi sono una buona cosa. Portano in piazza, mobilitano la protesta
dei lavoratori autonomi e dei piccoli capitalisti che non partecipano
all'arricchimento e alle gozzoviglie dei grandi capitalisti, dei
finanzieri e degli speculatori, che mai sono stati così ricchi come
oggi, mai hanno ostentato tanto lusso e tanti sprechi come oggi (i
settori dei prodotti e servizi di lusso vanno a gonfie vele). Quanto a
unità, non è che siano molto uniti, ma possono e devono unirsi di più.

Quanto a calma piatta, aprite le finestre e uscite nelle strade. Quanti
cortei ci sono oggi? Quante fabbriche occupate? Quanti picchetti? Quante
scuole in agitazione? Non c'è calma, tanto meno piatta. L'agitazione
c'è, ma non ce n'è ancora abbastanza, non si sviluppa su scala maggiore
perché è molto divisa negli obiettivi e nelle forme di lotta. Perché
ognuno si lascia portare dal suo buon senso, dal senso comune, da quello
che ha a portata di mano, da quello che sa già fare, da quello che si è
sempre fatto, dalle informazioni e dall'opinione manipolata dai sistemi
di disinformazione, diversione e intossicazione dell'opinione pubblica,
che fanno capo alla borghesia imperialista e al clero. Bisogna che chi
pensa, discuta e impari a pensare meglio. Che chi si agita, pensi. Non è
il dibattito, la discussione, la polemica che nuocciono. Nuoce la calma
piatta in fatto di idee, di linea, di prospettive e di obiettivi.
Nuocciono la mancanza di dibattito, discussione e polemica sugli
obiettivi, sulle vie da seguire, sulle linee e sui metodi. Per unirci
nell'azione, bisogna svilupparli a un livello molto più alto
dell'attuale. Per questo ben vengano iniziative come quelle di
PrismaNews. Moltiplicatele!

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_ Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere
individuati e messi sotto controllo dalla Polizia, una via consiste
nell'usare TOR [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html
[9]_], aprire una casella email con TOR e inviare da essa a una delle
caselle del Partito i messaggi criptati con PGP e con la chiave pubblica
del Partito [vedere _ http://www.nuovopci.it/corrisp/risp03.html [9]_]._


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