[NuovoLab] 618° ora in silenzio per la pace

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Auteur: norma
Date:  
À: forumgenova@inventati.org, Fori sociali
Sujet: [NuovoLab] 618° ora in silenzio per la pace






Mercoledì 2 aprile dalle 18 alle 19 sui
      gradini del palazzo ducale di Genova, 618° ora in silenzio per la
      pace.

      Incollo il volantino che verrà distribuito.

      Altre info su 
www.orainsilenzioperlapace.org



ALTRO CHE TAGLI ALLA SPESA MILITARE!!!!


Rapporto
              Sipri
.(
Stockholm International
                  Peace Research Institute
(SIPRI): the independent resource
                on global security.
) Ogni ora si
              spendono tre milioni di euro per difesa, armi e Alleanza
              atlantica. Ecco quanto
              paga l'Italia. Senza contare F35 e missioni militari
              all'estero


«La
            situazione in Ucraina ci ricorda
            che la nostra libertà non è gratuita e dobbiamo essere
            disposti a pagare»: lo
            ha ribadito il presidente Obama, a Roma come a Bruxelles,
            dicendosi preoccupato
            che alcuni paesi Nato vogliano diminuire la propria spesa
            militare.



La
              prossima settimana, ha annunciato, si riuniranno a
              Bruxelles i ministri degli
              esteri per rafforzare la presenza Nato nell’Europa
              orientale e aiutare
              l’Ucraina a modernizzare le sue forze militari. Ciò
              richiederà stanziamenti
              aggiuntivi. Siamo dunque avvertiti: altro che tagli alla
              spesa militare!


A quanto ammonta
              quella italiana?


 Secondo i
            dati del Sipri, l’Italia è salita
            nel 2012 al decimo posto tra i paesi con le più alte spese
            militari del mondo,
            con circa 34 miliardi di dollari, pari a 
26
              miliardi di euro annui.



Il
              che equivale a 
70
                milioni di euro al
                giorno
, spesi con denaro pubblico in forze armate,
              armi e missioni militari
              all’estero.


Ci
            sono inoltre altri stanziamenti extra-budget per il
            finanziamento di programmi
            militari a lungo termine, come quello per il caccia F-35.



Con un
              sincronismo perfetto (con la visita di Obama) la ministra
              della difesa Pinotti e il capogruppo del Pd Speranza sono
              scesi in campo per
              difendere gli F35. La prima, di fronte ai vertici
              dell’aeronautica, ha detto
              che in fondo non sono aerei cattivi, cioè che sono 
buoni;
              e il secondo
              ha dichiarato che non sono inutili, cioè che sono 
utili.
              Per le spese
              militari entrambi hanno parlato di «compatibilità
              economiche» e della necessità
              di ridurre gli sprechi.
Tra gli sprechi
              evidentemente non ci sono i 14 miliardi
              di euro da spendere nei prossimi anni per 90
              cacciabombardieri capaci di fare
              la guerra e di trasportare ordigni nucleari e che sono dal
              punto di vista economico
              e tecnologico dei veri e propri 
bidoni. Pesano
                  troppo, devono atterrare
                  al primo temporale, hanno un software che fa cilecca
                  eil casco dei piloti è da
                  buttare. I loro costi aumentano vertiginosamente anno
                  dopo anno. La corte dei
                  conti statunitense (il Government Accountability
                  Office) ha detto che è un
                  programma tutto da rivedere.


Fonte: “il manifesto”

 


 


Non più un
            euro per le armi
  -
            più fondi per la
            spesa sociale





    
        
            
                
            
        
        
            
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