Autor: sofista Datum: To: cm-roma Betreff: [cm-Roma] vecchi problemi
Meno male che si torna sempre a questioni non risolte. L'eterno ritorno
de Nietzsche.
Quando nel 2010(sbaglio? dopo?) si decise di usare facebook pro CIEMMONA
ed esplose il numero di persone (al sabato co' 12000 bici, non sbaglio;
le contai, ho i video) se discusse una cifra su tutti i cazzo de
significati de tutto il mondo multinazionale globalizzato di merda e
dell'anonimato che ne diciamo tanto ma poi basta la tessera della SMA a
sputtanarci una volta, del senso profondo dell'opera di Zuckerberg. ecc.
ecc. e comunque lo si faceva venendo da anni de decadimento
politico-radioattivo in cui ci siamo abituti a troppa feccia,
comunicativa e politico-attoriale.
Da allora, le bici vennero, ma non tutte rimasero. Roma è cambiata anche
per merito "nostro". Noi senza volto, sempre eh, senza soldi. Al
contempo andava cambiando la critical mass romana. Con fenomeni che
alcuni (io) dissero di "aperitivizzazione" di un movimento che è per
certo "molte cose". Che prese forza STORICAMENTE in Italia CONTRO la
GUERRA.
Definite, date un nome scrociatevi, come individui nel vostro abito
mentale e come collettivi situazionisti, su queste "molte cose", ma
perkrishna, non ignoratele. Le non-discussioni che si svolgono qui,
sempre in emergenza, sempre viziate dalle solite contraddizioni,
incomprensioni ecc. ecc. ma che pure sono sempre belle, sono eredità di
un moivmento dialettico preciso che ha visto scelte precise, politiche
anche quando (o ancor più) virate alla disattivazione politico in
chiave "civistica". W lo scazzo, è pure segno che ogni tanto 'sta lista
se rianima.
Allora: NO. In critical mass non ci vengono: fascisti, razzisti,
omofobi, superomisti, sessisti, nazionalisti, socialisti, transumanisti,
ciclisti occasionali che poi suvveggiano il resto dell'anno, tg4isti,
trafficanti de droga vestiti de bianco, dame, madame, guardie palesi,
digossini travisati, liberali, renziani, largointesiani, napolitani,
dudù, sondaggisti, servideservi, la Brambilla, il PD, industriali e
cementisti pro-TAV, pupazzi e tantissimi altri che ci divertiremo a
irridere a maggio pedalando.
E' tutta colpa del postmopdernismo se non si capisce più una sega. Prima
(DIECI ANNI FA) pensavamo che l'avventore della critical non potesse non
andare in bici SEMPRE. E forse è ancora così. Poi venne la ciemmona e
pensavamo di raccogliere un sacco di gente che in bici ci va, da tutti i
pianeti rodabili. E fu. Poi arrivò facebook (MA NO SOLO) e si sputtanò
la ciemmona (ma non del tutto, mai avuti sponzorz, mai imboccato il
Comune, e sempre invisa a fascistelli, spero) perchè la mass di una
volta l'anno è divertimento nostro ma anche evento spettacolare. Che
nell'epoca dei flash mob e dell'ecocapitalismo indovinate a quali scopi
serve?
Matematicamente. La bici è mezzo necessario ma non sufficiente. Non è
SOLO il mezzo che ci connota. Criticate 'sto cazzo di sistema di merda
in cui siamo schiavi, in tutte le sue configurazioni
eco-socio-tecno-pulp. Che i giovani e i renitenti al radicalismo
cognitivamente problematico studino gli scazzi e i successi passati e si
confrontino con cosa significa essere la rivoulzione che si vuole. Si
tratta di prendere posizione; non siamo certo per le larghe intese. Al
più per i cappelli a larghe tese.