[Redditoxtutti] Accoltellamenti (da fascisti) a rimini. Un …

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Autore: usiait1@virgilio.it
Data:  
To: precari_roma
CC: pop, redditoxtutti
Oggetto: [Redditoxtutti] Accoltellamenti (da fascisti) a rimini. Un comunicato che abbiamo ricevuto e inoltriamo per informazione




Cari compagni, vi inviamo il comunicato riguardo i fatti di qualche giorno fa e ve ne chiediamo la diffusione.
Comunicato in merito agli accoltellamenti fascisti di sabato 8 marzo
2014 presso Bellaria – Igea Marina (Rimini)
Nella notte di sabato 8 marzo 2014 due giovani sono stati accoltellati
e
seriamente feriti da un gruppo di fascisti (tra cui ex aderenti a
Forza
Nuova) fuori da un noto locale della
zona.
I due ragazzi accoltellati sono due compagni di Rimini, attivi nelle
lotte
per la giustizia sociale,
per il diritto all'abitare, per lo sport e la cultura popolare, contro
lo sfruttamento, il fascismo e il controllo sociale.
Fortunatamente, benché uno sia tutt’ora in ospedale, dovrebbero essere
entrambi fuori pericolo e ci stringiamo a loro aspettandoli dove sono
sempre stati, nelle strade, nelle lotte, al nostro fianco.
Quello che ci preme è rendere noto un episodio gravissimo che non ha
precedenti nella nostra città.
Siamo antifasciste e antifascisti militanti, come ci insegnarono i
nostri nonni e le nostre nonne partigiane. Come loro siamo assetati di
libertà e, con la dignità che sempre muove le nostre azioni, cerchiamo
di combattere ingiustizia e prevaricazione ovunque si trovino,
finanche
in una discoteca di merda qualsiasi.
Ma ieri come oggi lottare per cambiare lo stato di cose presenti può
avere un caro prezzo: quello di vedere violata la propria incolumità
fisica è uno di questi.
Ed è ciò che è accaduto ai nostri compagni.
Infatti le coltellate inflittegli sono state sferrate con l’evidente
intento di uccidere: colpire più volte all'addome può avere solo
quell'obiettivo.
Quando un fascista arma la propria mano per colpire chi si ribella
allo
status quo, la matrice è ben chiara e i motivi non sono per nulla
futili: sta combattendo la propria guerra contro chi non abbassa la
testa e chi considera “diverso”; contro la vita di chi ha deciso di
dedicarsi alla costruzione di un mondo migliore, dove non si debba
morire di freddo senza casa, dove si possa avere un lavoro degno che
non
occupi tutta la giornata per un salario miserevole, dove non ci sia
schiavitù imposta dal ricatto del denaro, dove si possa scegliere
liberamente delle proprie vite senza essere usurpati dal potere.
Per noi l'antifascismo è una pratica rivoluzionaria, oggi come ieri.
E il 25 aprile non è una ricorrenza ma una lotta quotidiana, per
questo
abbiamo rischiato che delle persone generose, intelligenti e piene di
vita, compagni preziosissimi, ci venissero sottratti dalle lame degli
utili idioti del capitalismo.
Solo chi è in malafede può equiparare stupidamente chi propaga
ignobili
disvalori a chi lotta per la giustizia sociale e la libertà, così come
chi parla di “rissa tra bande” ed altre sciocchezze addomesticate,
agisce nell’interesse servile di legittimare la falsa retorica degli
opposti estremismi.
I nostri compagni sono forti e hanno la pelle dura, non ne avevamo
dubbi, ma proprio perchè la vita è una questione di carne e di
centimetri diciamo che, per un raggio infinito di chilometri, nessuno
si
deve permettere di toccarceli.
Dopo i recenti omicidi di Clement a Parigi e Pavlos ad Atene, a pochi
giorni dall'undicesimo anniversario dell’assassinio di Dax a Milano,
vediamo che anche in una città come Rimini le mani dei fascisti sono
armate e pronte ad uccidere.
Sappiamo bene come il fascismo non sia mai stato definitivamente
sconfitto perchè è il capitalismo stesso che crea continuamente il
terreno fertile per la sua riproduzione, ossia per la sua aggressiva
perpetuazione.
Vediamo come nella nostra società, dal potere economico alle
istituzioni
politico/militari passando per le sue ramificazioni, elementi fascisti
vengano sempre mantenuti per fare il proprio sporco lavoro: che si
tratti di governanti mascherati da liberatori come in Ucraina, o di
“Albe Dorate” come in Grecia, che si inventino pretesti territoriali
come la Lega Nord o che si tratti di finti benefattori come Forza
Nuova
o suoi ex militanti.
Questi giorni sono lunghi che ci sembra valgano anni.
Sentiamo sempre più necessario disintegrare quel tessuto di
indifferenza
sociale intriso di razzismo, sessismo e sopraffazione,
riappropriandoci
di spazi non solo di agibilità politica ma anche di socialità
quotidiana.
Più avanzano le nostre lotte più terreno sottraiamo al capitale e ai
suoi sgherri in divisa o camicia nera.
Sollecitiamo con forza tutte le realtà sensibili, collettivi e
singoli,
senza confini geografici, nella costruzione diffusa di percorsi di
lotta
contro il capitalismo e i suoi fascismi, raccogliendo le forze per
avanzare con determinazione, esprimendo rabbia, autonomia, passione,
autodifesa, solidarietà, azione diretta, lotta di classe e una
smisurata
voglia di libertà.
Se si colpisce un/una compagn* si colpiscono tutt*, nessuno si senta
escluso.
Guai a chi ci tocca!
Antifasciste e antifascisti - Rimini