[Redditoxtutti] COMUNICATO RADIO STAMPA. UN FATTO GRAVE, LA…

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Autor: usiait1@virgilio.it
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Para: precari_roma
CC: pop, redditoxtutti
Assunto: [Redditoxtutti] COMUNICATO RADIO STAMPA. UN FATTO GRAVE, LA POLIZIA ALLA FARMACAP chiamata dal Direttore Generale Guarino, identificati lavoratrici, lavoratori e delegati sindacali interni a seguit










COMUNICATO SINDACALE RADIO STAMPA - PER PUBBLICAZIONE, DIVULGAZIONE, grazie
ROMA CAPITALE AZIENDA SPECIALE COMUNALE FARMACAP, QUANDO DIFENDERE IL LAVORO E I SERVIZI SOCIALI
AGLI ANZIANI, CON COMUNICAZIONI DI SOSPENSIONE DEI TELE SERVIZI, SI FA DIVENTARE UN PROBLEMA DI ORDINE PUBBLICO
Roma, 14 marzo 2014
Abbiamo appena avuto notizia al telefono, che oggi 14 marzo 2014, a seguito della nota dell' Assessora Morgante che dice alla Farmacap che
  se non ci sta la copertura economica e finanziaria del Comune, per la prosecuzione dei servizi il soggetto "agente" cioè l'azienda, deve sopperire con SOLDI e RISORSE AZIENDALI (che non ci sono).
il Direttore Generale dell'Azienda comunale Farmacap Dott. Guarino,  ha mandato ieri sera nota a Comune e sindacati (ma NON ha convocato OO.SS.S e Rsa per incontro urgente, come avrebbe dovuto fare)
 che suo malgrado, anche a seguito dei soldi che non ci sono e della comunicazione dell'Assessora Morgante (di ieri 13 marzo prot. RE 26151 dell'assessorato Bilancio e razionalizzazione della spesa)
SOSPENDEVA GRADUALMENTE TUTTI I SERVIZI, con preavviso di 15 giorni ad assistiti e utenti di sospensione dei servizi alla cittadinanza e quindi la fine anche per la copertura di stipendi
e salari al personale del settore, senza indicare che fine fanno i dipendenti dal...1° aprile, invitando il Comune a provvedere per la gestione diretta dei tele servizi...
Oggi una delegazione di massa di dipendenti, appena saputa la notizia, si è nell'ufficio di Guarino a chiedere spiegazioni di questa cosa e della situazione che è grave,
il Dott. Guarino, direttore generale della Farmacap che è ancora azienda pubblica
ha reagito malissimo, ha perso le staffe con i lavoratori in giusta e comprensibile ansia,  ha chiamato la polizia dicendo che i lavoratori stavano "occupando l'azienda", 
fatto che non è vero, la polizia ha iniziato a identificare i lavoratori e le lavoratrici, compresi i delegati sindacali che si sono identificati come Rsa interna.
Attualmente la polizia e la Digos è in Faramcap, i delegati sindacali  stanno in contatto con i consiglieri comunali che da tempo seguono la vicenda, per chiedere il loro intervento e verificare
lo stemperamento degli animi e di comportamenti messi in atto dal Direttore generale, che intende trasformare la situazione di difesa di condizioni e posti di lavoro, salari e retribuzioni
di quasi 60 persone solo dei servizi sociali e dei servizi pubblici essenziali alla cittadinanza (anziani fragili), in un problema di "ordine pubblico".
La Rsa interna USI di concerto con le altre di Cgil e Cisl, ha chiesto ufficialmente come RSA l'incontro urgente, visto che Guarino non ha convocato i sindacati ma li ha solo "informati" e con una nota del
13 marzo sera inoltrata via fax (prot. Farmacap n° 230 del 13 marzo 2014), mandata per conoscenza.
I dipendenti e i delegati sindacali interni che cercano di mantenere la calma e che non hanno alcuna intenzione di far degenerare la situazione, stanno anche tentando di spiegare
e far ai poliziotti che è la dirigenza dell'azienda che sta rischiando di essere denunciata per INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO, se non ritira le disposizioni date e l'indicazione di far
applicare gradualmente, con un preavviso di 15 giorni, la sopesnione di TUTTI I TELE SERVIZI, con l'evidente rischio occupazionale e salariale per il personale.
SI RICHIEDE ALL'AMMINISTRAZIONE CAPITOLINA DI INTERVENIRE PER FAR CESSARE QUESTI ATTEGGIAMENTI INOPPORTUNI E FUORI LUOGO DEL DIRIGENTE PUBBLICO E DI
ATTIVARE UN INCONTRO URGENTE, PER EVITARE CONSEGUENZE PEGGIORI A SERVIZI E AI POSTI DI LAVORO DEL PERSONALE, si richiede la solidarietà da parte di situazioni sociali, forze politiche
e movimenti per i diritti sociali, a sostegno delle rivendicazioni e dei diritti di chi quotidianamente lavora alla Farmacap ed eroga e vorrebbe farlo meglio e in serenità, servizi alla cittadinanza.
Non vogliamo nemmeno pensare a quello che potrebbe succedere anche per il settore delle farmacie comunali e dell'asilo nido, altre attività svolte dalla Farmjacap, se a cascata passassero
indicazioni di... "graduale sospensione" dei servizi pubblici essenziali, dopo le disposizioni date per il settore dei teleservizi (telesoccorso, telemonitoraggio, teleassistenza, telecompagnia).
L'USI, che mantiene lo stato di agitazione cittadino proclamato il 5 febbraio e quello aziendale, invita i lavoratori a non cadere nella trappola di far scadere la loro lotta giusta e alla luce del sole,
in un problema di ordine pubblico e repressivo, ma chiede con fermezza il cambio di dirigenza e l'attivazione della fase transitoria gestione diretta dei servizi e la tutela di tutta la forza lavoro
utilizzata alla Farmacap, a partire dai servizi sociali come di farmacie, asilo nido, pulizie e area tecnico amministrativa, in totale oltre 350 persone, come già indicato nella commisssione congiunta
svoltasi il 18 febbraio 2014, al Campidoglio, commisssioni politiche sociali, bilancio e assessorati.
La vicenda si pone all'interno dei generali processi di autodifesa collettiva di posti di lavoro, retribuzioni, servizi pubblici colpiti dai provvedimenti "salva Roma" (ribattezzati dall'Usi Ammazza Roma) e 
degli effetti penalizzanti, oggetto assieme alle altre aziende pubbliche e partecipate, di servizi gestiti all'esterno del prossimo consiglio comunale straordinario previsot per il 18 marzo 2014 al Campidoglio.
Nel corso del primo pomeriggio, il Direttore ha incontrato lavoratori e lavoratrici, riconfermando il suo operato e cercando di spiegare le sue ragioni. Il sindacato USI, tramite al Rsa interna, ha
chiesto il ritiro dei provvedimenti di sospensione di attività e una lettera, firmata da tutto il personale, comunica la sua "indisponibilità" a comunicare agli anziani utenti e alle famiglie, la
sospensioen del servizio, graduale o meno, perchè concreterebbe una illegittima interruzione di pubblico servizio, sulla quale il personale nn intende diventare, suo malgrado, complice.
ROMA CITTA' APERTA, ROMA RESISTE
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