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Auteur: FOA Bocccaccio 003
Date:  
À: boccaccio
Sujet: [foa_Boccaccio003] Tutti i lunedì trattoria Bracesco a cena, Sabato 15 Forza Nuova a Monza
Da oggi in Boccaccio, tutti i lunedì, apre i battenti la Trattoria
Bracesco, con menù a prezzi popolari per cena

https://boccaccio.noblogs.org/post/2014/03/08/trattoria-bracesco/

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FORZA NUOVA E FIORE A MONZA



https://boccaccio.noblogs.org/post/2014/03/10/forza-nuova-e-fiore-a-monza/



Il partito neofascista Forza Nuova annuncia per sabato 15 marzo 2014
l’organizzazione a Monza, presso l’Hotel della Regione, di una
conferenza sulla sovranità monetaria.



Se da un punto di vista internazionale Forza Nuova sta cercando di
tessere relazioni con gli altri partiti filonazisti europei (Alba
Dorata, National Party, etc…), a livello nazionale il partito guidato da
Fiore si sta attivando nell’organizzazione di alcuni appuntamenti in cui
promuovere il proprio pensiero omofobo e razzista.



Proprio Roberto Fiore figura tra i relatori della conferenza in
programma a Monza. Senza entrare nel merito del curriculum criminale del
segretario di Forza Nuova e del suo passato di terrorista nero,
riteniamo fondamentale che la città di Monza, in tutte le sua componenti
antifasciste, sappia individuare e utilizzare gli strumenti necessari
affinché la conferenza di sabato venga annullata.

Crediamo che eventi di questo tipo, che diventano occasione di
propaganda di ideologie fasciste e xenofobe, non debbano trovare
agibilità né nella nostra città né altrove.



Invitiamo tutti a prendere contatto con la direzione dell’Hotel della
Regione (info@???), che attualmente figura come
struttura ospitante dell’evento, per esprimere dissenso circa
l’ospitalità concessa a Forza Nuova, richiedendo l’immediato ritiro
della disponibilità a concedere la sala per la conferenza. Questo tipo
di pratica può risultare efficace ed è evidente nell’attualità di questi
giorni: domenica 9 Roberto Fiore avrebbe dovuto presiedere presso
l’Arcivescovado (Fondazione Ambrosianeum) un incontro di chiara matrice
omofoba, ma presa coscienza della natura dell’incontro da parte dei
responsabili della struttura, è stato negato l’uso della sala.
Qui sotto troverete un modello (che potete variare a vostro piacimento)



Seguiremo in questa settimana gli sviluppi della vicenda e ne daremo
aggiornamenti, ma già da ora riteniamo importante allertare tutti gli
antifascisti in vista di una mobilitazione a Monza sabato 15 a partire
dalle ore 13.30, laddove la conferenza venisse confermata.

Crediamo che tale mobilitazione, oltre alla denuncia e alla
sensibilizzazione della cittadinanza circa l’attività di Forza Nuova,
debba porsi come obiettivo primario il blocco dell’iniziativa fascista
in città.



In questa ottica prendiamo parte lunedì 10 all’assemblea antifascista
milanese che si tiene presso la Cascina Torchiera, perché riteniamo
fondamentale coordinarci con tutte le altre mobilitazioni che, a livello
metropolitano, i soggetti antifascisti e antirazzisti stanno
organizzando per fronteggiare la consueta attività dei soggetti
neofascisti in questo periodo di pre-elettorale. Nella giornata di
sabato 15 è infatti in programma un’altra iniziativa dell’estrema destra
milanese: Casapound (in luogo ancora sconosciuto) organizza un incontro
con i neonazisti greci di Alba Dorata.



A tal proposito, nell’ambito delle iniziative in programma per
l’undicesimo anniversario dell’uccisione di Davide Cesare, abbiamo
recepito con stima e complicità la scelta dei compagni e delle compagne
di Dax di posticipare a domenica 16 le iniziative in programma a Milano
per il pomeriggio di sabato 15 al fine di favorire le iniziative
antifasciste che si metteranno in campo sui diversi fronti.



FOA BOCCACCIO 003



Egregio direttore Hotel della Regione,

mi unisco a quanti le hanno già scritto per dissuaderla dal concedere
gli spazi del suo albergo a Roberto Fiore e al suo partito, sabato 15
marzo.

Avrà sicuramente letto il curriculum di Fiore, segretario di Forza
Nuova.

Avrà sicuramente capito di quale ideologia siano portatori lui e il suo
partito e saprà anche quali sono le formazioni e i movimenti politici
che ruotano intorno a essi per avere maggiore visibilità e contare di
più.

Sicuramente si sarà reso conto che gli assi portanti della loro
propaganda politica sono di matrice razzista e xenofoba, ammantati di
difesa della cultura nazionale e di critica demagogica alle attuali
politiche europee e nazionali, critica povera di analisi vere e
ridondante di slogan che però, purtroppo, potrebbero “bucare” la voglia
di semplificare tutto e di trovare soluzioni immediate.

Lo sa meglio di me che la demagogia può esaltare, ma è falsa e bugiarda.

Ci sono paletti che non si possono spostare e la demarcazione tracciata
dopo la guerra (che tanti di noi, per fortuna, non hanno vissuto, ma che
hanno conosciuto attraverso la storia e la testimonianza dei propri
familiari), tra fascismo-dittatura e antifascismo-democrazia, va
rigorosamente difesa e mantenuta.

Troppe persone hanno pagato un prezzo altissimo in quella inutile e
disastrosa guerra e molti lo hanno pagato per scelta, affinché fascismi
vecchi e nuovi non potessero mai più ricomparire.

È doveroso, in tempi confusi e difficili come questo, tenere alta la
guardia per evitare derive pericolose.

Dia una mano a chi, adesso, in una fase difficile della nostra storia,
ancora crede nei valori forti della democrazia e della convivenza civile
e sociale, tanto bene formulati nella Costituzione Italiana; a chi, nel
suo piccolo e come può, si impegna a costruire un futuro migliore nel
rispetto della legalità e dei principi costituzionali.

Dia una mano a dare di Monza l’immagine di una città dignitosa che, alla
richiesta di visibilità di soggetti chiaramente estranei allo spirito
costituzionale, risponde con un rifiuto.

Io e moltissimi altri gliene saremo grati.


Curriculum di Roberto Fiore

- segretario nazionale di Forza Nuova

Roberto Fiore è nato il 15 Aprile 1959 a Roma. Fin da giovane milita in
gruppi di matrice nera. Nel 1977 diventa leader del gruppo di estrema
destra Lotta Studentesca e in seguito di Terza Posizione (associazione
poi dissolta perché accusata di essere di impronta neofascista). Nella
sentenza N. 2001/0034 a carico del terrorista Luigi Ciavardini si trova
scritto “Terza Posizione intendeva costituire formazioni eversive
gerarchicamente organizzate in grado di compiere, nell’ambito di un
progetto politico unitario e sotto un’unica direzione, attentati
terroristici su obiettivi mirati in tutto il territorio nazionale.”
Un testimone, Leonardo Giovagnini, riferì che Fiore nel 1980 gli disse
che "il movimento era diventato molto forte e che in sostanza perseguiva
finalità eversive nel senso che il movimento, attraverso azioni militari
destabilizzanti, si riprometteva di creare i presupposti per una
rivoluzione di popolo. Mi disse anche che il movimento era armato e che
aveva mezzi sufficienti per riuscire nell'intento. Nella circostanza mi
fece anche presente che tutti i militanti erano armati e pronti a
compiere azioni terroristiche.” (testo)
Negli anni l'uomo viene sospettato di aver progettato e/o eseguito
numerosi attentati sopratutto contro obiettivi definiti “comunisti”

Il 2 agosto 1980 alle ore 10.25 nella sala d'aspetto di II° classe della
stazione ferroviaria di Bologna esplode una bomba, 85 morti e oltre 200
feriti. Il più doloroso atto terroristico dal dopoguerra.

Il 22 agosto 1980 la DIGOS di Roma trasmette alla Procura della
Repubblica di Bologna un rapporto di denuncia a carico di Fiore per
“concorso ispirativo nel delitto di strage, banda armata, associazione
sovversiva ed altro". Il 26 agosto 1980 la Procura della Repubblica di
Bologna emette, con protocollo 77/80, un ordine di cattura per Roberto
Fiore assieme ad alcuni altri membri del NAR, i Nuclei Armati
Rivoluzionari, un gruppo terrorista di estrema destra che in quattro
anni si è reso responsabile di ben 33 omicidi..
Fiore fugge quindi a Londra dove conosce Nicholas John Griffin, un
politico di estrema destra esponente del Fronte Nazionale inglese. Con
lui fonda il partito Terza Posizione Internazionale.
Il 20 maggio 1981 la Procura della Repubblica richiede l'emissione di
comunicazione giudiziaria con l'accusa di strage e delitti connessi, nei
confronti di Roberto Fiore. La procura scrive “gli indizi risultano
dalla complessa attività criminosa del FIORE, e dagli elementi emergenti
dal proc. Quex circa la presenza del FIORE in Bologna nel marzo 1980,
unitamente all'ADINOLFI, per organizzare attentati."
Il 29 luglio 1981 viene emesso un altro ordine di cattura a carico di
Fiore per trasporto illegale di armi ed esplosivo, procedimento che
viene accorpato a quello per strage.
Il 12 settembre 1982 Fiore viene arrestato da Scotland Yard a Londra a
seguito di un mandato di cattura internazionale per associazione
sovversiva emesso dalla magistratura italiana. Viene chiesta
l'estradizione che però viene rifiutata dalle autorità britannica poiché
ritenuta una richiesta di natura politica e quindi inaccetabile.
Fiore è libero e comincia la sua latitanza inglese. La rivista
Searchlight e il giornale Sunday Express sostengono che la sua latitanza
venne protetta dai servizi segreti, così come risulterebbe anche da un
informativa del MI5, l'agenzia per la sicurezza e il controspionaggio
del Regno Unito.
Nel 1985 Roberto Fiore viene condannato dalla magistratura italiana per
banda armata (in associazione con i NAR) e associazione sovversiva.
A Londra nel 1986, grazie all'amicizia con Nicholas Griffin, Fiore fonda
con il terrorista Massimo Morsello la "Meeting Point", diventata poiEasy
London, un azienda che fornisce impiego e alloggio a giovani studenti e
lavoratori intenzionati a vivere a Londra. L'azienda presto arriva a
fruttare oltre 15 milioni di euro. Questa organizzazione nell'estate
2005 è stata indagata per aver maltrattato, violentato e incatenato dei
ragazzi italiani in un suo campus. Nel 2007 nasce CL English Language,
un collegio per gli studenti stranieri.
Fiore è anche proprietario di circa 1300 appartamenti, di una catena di
ristoranti, di negozi alimentari di prodotti italiani, di una casa
discografica e di alcune scuole di lingua.
In una relazione pubblicata nel dicembre 1991 dalla Commissione
d’inchiesta del Parlamento Europeo sul razzismo e la xenofobia Roberto
Fiore viene indicato quale agente dell’MI6, una branca dell’Intelligence
Service britannico.
Nel 1997, sempre in compagnia del terrorista Morsello e grazie
all'enorme fortuna accumulata, fonda il partito politico di ultra destra
Forza Nuova.
Nel 1999 i reati di cui è accusato Fiore vanno in prescrizione e l'uomo,
il 21 aprile, rientra in Italia dopo 19 anni di dorata latitanza.
Nel giugno 1999 una nota del Sisde, i servizi segreti italiani, segnala
un accordo tra FN e alcuni fanatici di Militia Christi per iniziative,
anche violente, contro l’aborto, la presenza di commercianti ebrei e gli
status simbol americani quali McDonald's o il Blockbuster.
Nella “Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia e
sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi”
presieduta dal senatore Giovanni Pellegrino si ipotizza il
coinvolgimento di Fiore nell'attentato al quotidiano Il Manifesto
avvenuta nel dicembre 2000. L'attentato fu infatti compiuto da Andrea
Insabato, braccio destro di Fiore da lui stipendiato.
Dal 2002 Fiore si è buttato anche in un altro business, acquista piccole
aziende e terreni in Italia, Inghilterra, Spagna e Polonia per
trasformarli in comunità rurali dove si predica l'ideologia fascista e
(testualmente) dove verrà insegnato ai giovani europei a smetterla di
"parlare, muoversi, agire come dei negri".