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Autor: News AutOrg.anizzazione Stud.entesca BO
Data:  
Para: Autorganizzazione Studentesca
CC: No Gelmini SciPol Bologna, Collettivo SPA
Asunto: [autorgstudbo] Solidarietà oltre i confini– costruire la democrazia dal basso
http://www.connessioniprecarie.org/2014/03/06/solidarieta-oltre-i-confini-costruire-la-democrazia-dal-basso/

Solidarietà oltre i confini – costruire la democrazia dal basso

I programmi di austerità e privatizzazione imposti dalla Troika decidono
delle vite di milioni di persone in Europa. Con loro e con quanti in tutto
il mondo subiscono gli effetti della crisi, noi ci opponiamo alla
riaffermazione del capitalismo sulle spalle dei lavoratori, dei
disoccupati, dei pensionati, dei migranti, dei giovani. Con loro noi
diciamo chiaramente: «noi non vi dobbiamo nulla, noi non pagheremo!».

Mentre il regime della crisi imposto dall’Unione Europea costruisce sempre
più confini per dividerci, sfruttarci e opprimerci, nuovi movimenti
transnazionali si stanno affermando. Noi siamo gli attivisti dei movimenti
sociali, altermondisti, migranti, precari e operai, militanti di partiti e
sindacati che vogliono connettere le loro lotte e le loro forze oltre i
confini degli Stati nazione. Durante la settimana che precede le elezioni
del Parlamento europeo, noi ci appelliamo alla moltitudine di questi
movimenti sociali per costruire una democrazia reale dal basso. Lanciamo
per questo dieci giorni di azioni decentrate dal 15 al 25 maggio 2014 e vi
invitiamo a prendervi parte.

Partendo dalla data simbolica del 15M spagnolo vogliamo realizzare azioni
forti, unitarie e internazionalmente visibili in particolare nelle
giornate dal 15 al 18 maggio. Al di là di queste date vi saranno azioni in
molte città e paesi legate l’una all’altra dalla prospettiva condivisa di
un movimento transnazionale per la democrazia, la solidarietà e il comune.
In autunno riuniremo ancora le nostre forze, questa volta per impedire
l’apertura della nuova torre della Banca Centrale Europea a Francoforte.
Vi invitiamo a partecipare alle giornate d’azione e a contribuire con la
vostra creatività e le vostre iniziative.

Costruire la #democrazia

In tempi di crisi, ci dicono, non c’è alternativa all’austerità. Ma la
gente paga, soffre e muore mentre le banche sono state salvate
finanziariamente con milioni di euro. Debito e sfruttamento, ricchezza e
precarizzazione sono due facce della stessa medaglia. Il regime
autoritario della crisi non ci rappresenta. La sua vera missione – servire
il capitale – è mascherata da standard finanziari apparentemente non
ideologici. Questa crisi non può essere risolta da interventi neoliberali.
Questa crisi distrugge i diritti sociali, taglia la spesa pubblica e
ridetermina la distribuzione della ricchezza a vantaggio del capitale
creando competizione tra i diversi luoghi d’Europa.

Il capitalismo è la crisi. La povertà non è solo il risultato di
disoccupazione o decisioni ingiuste messe in atto dai governi, ma è anche
l’effetto di una trasformazione di più lungo periodo accelerata dalla
gestione politica della crisi. Il capitalismo globale divide ricchi e
poveri, migranti e cittadini e i cittadini tra di loro, sfrutta le nostre
forze creative e produttive per il profitto. È davvero libertà scegliere
tra la precarietà e la disoccupazione? Combattiamo per un’uguaglianza
sociale ed economica per creare una reale democrazia dal basso!

Riprendiamoci il #comune

È il momento di riprenderci ciò che ci appartiene! La ricchezza creata
attraverso la cooperazione sociale ci è stata espropriata. L’estrazione di
ricchezza dal nostro pianeta sta distruggendo i nostri mezzi di esistenza.
Noi tutti abbiamo di fronte le conseguenze del cambiamento climatico, la
perdita della biodiversità, lo spreco, l’inquinamento e il biocidio. Le
basi della nostra riproduzione sociale, incluse la salute e la casa, sono
oggetto di speculazione. I confini interni sono intensificati dalla
privatizzazione e dall’esclusione economica e sociale. Gli affitti
cresciuti del 15% nelle città tedesche stanno costringendo le persone a
spostarsi o a diventare homeless. Centinaia di miglia di sfratti in Spagna
sono uno dei risultati di un tasso di disoccupazione che ha raggiunto il
26%. Mentre il tasso di mortalità infantile è cresciuto del 51% in tre
anni e 1,5 milioni di persone sono state escluse dal sistema sanitario in
Grecia, gli ospedali vengono chiusi e si chiede ai pazienti il pagamento
dei servizi di base.

La proprietà privata e pubblica può essere superata attraverso una
gestione comune e un accesso libero a ciò che ci è stato sottratto. Ne
sono un esempio gli housing projects, iniziative sociali che resistono
agli affitti crescenti e agli sfratti, fabbriche occupate e cliniche
basate sulla solidarietà sociale. Invece di chiudere ospedali, cacciare le
persone dalle case e le iniziative sociali dai loro spazi, è tempo di
organizzarsi e riprenderci quello che è nostro.

Lotta in #Solidarietà

L’Europa è uno spazio transnazionale perché è attraversato da milioni di
donne e uomini che migrano o lasciano le loro case in cerca di una vita
migliore, mettendo così in pratica la libertà di movimento. L’Unione
Europea militarizza e rafforza i confini del razzismo, dove migliaia di
uomini e donne muoiono o subiscono violenze di ogni genere. Gli effetti
del colonialismo e dell’imperialismo costringono i migranti alla
subordinazione sociale, all’illegalità, alla detenzione e alla
deportazione – per metterne a valore la forza-lavoro. L’estrazione della
ricchezza è costruita sul razzismo istituzionale, l’esternalizzazione dei
confini e lo sfruttamento delle periferie europee da parte del centro.

Le istituzioni statali e i governi usano pregiudizi e creano paura per
ottenere privilegi. Razzismo e fascismo vengono alimentati dalla crisi
economica. Nelle strade, migranti, sinti rom e omosessuali vengono
attaccati. Attorno a tutto questo sono sorte alleanze pericolose e i
partiti di destra sembrano destinati a ottenere larghi consensi nelle
prossime elezioni europee. Razzismo, maschilismo e sciovinismo vengono
usati per dividerci e indebolirci. Le nostre vite e le nostre lotte sono
connesse. Solidarietà attiva significa lottare per i diritti di tutti –
dovunque. È tempo di rovesciare le pratiche dei confini in solidarietà.

Partecipa alla settimana di azioni decentrate, 15-25 Maggio 2014!

Coordinamento transnazionale Blockupy2014
(http://blockupy.org/)
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