[NuovoLab] 613° or ain silenzio pe rla pace

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Autor: norma
Data:  
A: forumgenova@inventati.org, Fori sociali
Assumpte: [NuovoLab] 613° or ain silenzio pe rla pace






grazie a chi ci aiuterà  a far
      circolare questa informazione

      Mercoledì 26 febbraio dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo
      ducale di genova, 613° ora in silenzio per la pace

      Incollo il volantino che verrà distribuito.

      Altre info su 
www.orainsilenzioperlapace.org


Il sogno infranto dei baby campioni feriti al checkpoint
            dagli israeliani

Due giovani promesse del
        calcio
        nazionale palestinese non potranno mai più scendere in campo;
        sarà un miracolo
        – dicono i medici palestinesi – se potranno riprendere a
        camminare. I dottori
        dell’ospedale di Ramallah dicono che i due ragazzi – Jawhar
        Nasser Jawar di 19
        anni e Adam Abd al-Rauf Halabiya di 17 – avranno bisogno di
        almeno sei mesi di
        trattamenti prima di poter sciogliere la diagnosi, che sembra
        però lasciare
        poche speranze.

Il loro sogno si è
        infranto il
        pomeriggio del 31 gennaio, mentre tornavano a casa dopo una
        sessione di
        allenamento dallo Stadio Feisal Husseini di Al-Ram, quello dove
        gioca e si
        allena la nazionale palestinese nei pressi di Gerusalemme,
        appena oltre il Muro
        di sicurezza. La tuta sportiva, le scarpe da ginnastica e un
        borsone a tracolla
        con gli scarpini e la divisa dentro, hanno allarmato una
        pattuglia israeliana,
        che ha giudicato sospetta la loro camminata nei pressi di un
        checkpoint
        militare e ha aperto il fuoco a raffica contro la coppia senza
        preavviso. Poi
        ha liberato i cani-poliziotto mentre i due ragazzi crollavano a
        terra in un
        lago di sangue. Semi - incoscienti per ferite sono stati
        ammanettati e portati
        via da un’ambulanza militare e trasportati in un ospedale
        israeliano di
        Gerusalemme dove sono stati sottoposti a una serie di interventi
        chirurgici,
        prima di essere trasferiti all’ospedale palestinese di Ramallah.

I rapporti medici
        indicano che Jawhar è
        stato ferito da 11 proiettili - sette nella gamba sinistra, tre
        in quella di
        destra e uno nella mano sinistra - ad Adam un solo colpo ha
        maciullato un
        piede. Non ci sono centri specialistici in Cisgiordania, così
        tra le lacrime
        delle famiglie sono stati trasferiti al “King Hussein Medical
        Centre” di Amman,
        in Giordania, che ha la reputazione di un ospedale di
        eccellenza.

È furibondo Jibril Rajub,
        il presidente
        della Football Association palestinese, Il problema per gli
        atleti palestinesi
        è sempre lo stesso: per spostarsi hanno bisogno dei permessi
        israeliani per
        circolare in Cisgiordania fra le varie città, così come per
        andare all’estero
        se giocano nella Nazionale. Spesso hanno perso a tavolino perché
        il team non
        era completo visto che a tre - quattro giocatori non veniva dato
        il permesso di
        espatrio. Le partite della Lega A, spesso, il venerdì saltano
        perché la squadra
        di Betlemme non ha il permesso di andare a Nablus o viceversa.
        Il presidente
        della Fifa Sepp Blatter promette da anni il suo impegno presso
        le autorità
        israeliane per superare queste restrizioni ma finora sono
        rimaste parole.
        «Concentrarsi sullo sport, sul calcio, è stata la scelta più
        razionale che
        l’Anp potesse fare», aveva detto qualche tempo fa Jibril Rajub a
        Repubblica,
        «la lotta non violenta è certamente la più proficua per la causa
        palestinese e
        lo sport ne è parte integrante ». «Ogni volta che un ragazzino
        prende a calci
        qualcosa per strada, lì ricomincia la storia del calcio», ha
        insegnato il
        grande Jorge Luis Borges. Perché la Palestina dovrebbe essere
        diversa? Lo tenga
        a mente Blatter, quando nelle foto-opportunity si circonda di
        star che
        guadagnano milioni di euro l’anno

Fonte la Repubblica.it
        > 2014 > 02
        > 16





    
        
            
                
            
        
        
            
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