[Forumlucca] FW: Impossibile pentirsi

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Autor: laura picchi
Data:  
Para: forumlucca, salah.aimac@gmail.com, giulio sensi, roberto.sensi@gmail.com, (, lucca@manitese.it, lucca@arci.it, alessio ciacci, mario ciancarella, luccalibri@gmail.com
Asunto: [Forumlucca] FW: Impossibile pentirsi


From: info@???
To: mariociancarella51@???
CC: associazione@???
Subject: Impossibile pentirsi
Date: Tue, 18 Feb 2014 08:47:50 +0100





Dedicato a mio fratello Mario
...


La forza della dignità:
Mario con te... in quell'aula di tribunale a chiedere
giustizia!FEB18
Scritto da:
18/02/2014
08:24 RSS

Questa è la storia di un perdente. Una storia iniziata sui banchi
e sui piazzali della Accademia Aeronautica e approdata sui banchi degli imputati
in procedimenti militari - penali e disciplinari - che si sono conclusi con
l'infamante provvedimento della rimozione dal grado e della conseguente
espulsione dalle Forze Armate. Ma è una storia non ancora conclusa, anche se
molti ed in molti modi avrebbero voluto scrivere la parola "Fine". (Mario
Ciancarella)


Caro Mario, inizia così quel libro che
MAI nessuno ha voluto pubblicare; quel libro che abbiamo pubblicato noi senza
temere querele, senza temere ritorsioni, senza temere di essere additati come
"amici di Mario Ciancarella" e quindi come coloro da segnare nella lista di
quelli che non "riceveranno" MAI ma pagheranno sempre.
E' stato possibile
tutto questo perché me lo avete insegnato tu e Sandro e io non ho fatto altro
che trasmetterlo a tutta l'associazione... contagiarla fino ad essere quello
splendido gruppo di persone (anche giovanissimi) che hanno magari tanti dubbi
esistenziali ma che sanno perfettamente da che parte stare.... e ricordo con
quanto orgoglio risposi a quel carabiniere che mi sentiva come persona informata
sui fatti... perché risultavano telefonate al tuo numero di telefono... "lei
conosce Mario Ciancarella?" .... risposi: "non solo mi onoro di conoscerlo ma è
un mio carissimo AMICO e uno dei fondatori della nostra associazione"... ricordo
ancora la sua espressione e ne godo ancora oggi di quello
stupore...


Così sento il bisogno di dirti, alla vigilia di un evento
importante, che domani ci saremo anche noi in quell'aula di tribunale; ci saremo
tutti noi a verificare che non vi sia l'ennesimo ritiro e l'ennesima rinuncia...
e sì, diciamolo, la tua storia è costellata di periti che rinunciano (solo una
donna coraggiosa ha saputo di si), di avvocati che spariscono, di avvocati che
rinunciano a chiedere risarcimenti per non "alterare" la sensibilità di
qualcuno.... e così via. Ma è fatta anche di avvocati seri, discreti, coraggiosi
che hanno come loro unico punto di riferimento il diritto alla difesa...sancito
dalla carta Costituzionale.


Quella sera di un w.e. di fine gennaio
'92 (a soli 7 giorni dalla morte di Sandro) rimarrà impressa nella storia della
nostra Associazione... non siamo diventati famosi, il potere non ci ama, e non
ci ama anche l'antimafia istituzionale... ma ci ama chi ha saputo leggere nella
nostra storia la dignità di chi, a testa alta, sa pagare i
prezzi.


Hai ragione caro Mario, "è una storia non conclusa... anche
se molti ed in molti avrebbero voluto scrivere la farola 'fine'"... ma non
avevano fatto i conti che quella parola non l'abbiamo voluta scrivere
noi!


In bolla al lupo
fratello! Domani con te tutti noi; Domani con te!

... E' impossibile
pentirsi!
per l'Associazione
Antimafie "Rita Atria"
Nadia
Furnari


Potrebbe sembrarci lontano ed 
insignificante quello che scrissero con tanta serena dignità e forza - senza 
nascondere nè le paure, nè la amarezza, umanissime - i tanti condannati a morte 
della Resistenza, di ogni ceto sociale e di ogni livello culturale. 
Ma può 
essere utile pensare che, se ogni goccia compie con fedeltà il suo percorso, è 
indubbio che le gocce finiranno per incontrarsi e diverranno sorgente e poi 
ruscello e poi fiume ed infine mare. Tutto questo non è poesia ma la Legge 
fondamentale della Vita, immutabile. Dove essa viene tradita tutto diviene arido 
ed infecondo. Questa semplice certezza è stata la pelle ed il sangue di ciascuno 
di noi. La sofferenza e la consapevolezza di "aver perso" non possono mutare il 
giudizio finale: "E' impossibile pentirsi".  (Mario 
Ciancarella)