[Forumlucca] I: Fratelli d'Italia ? Ohibò! - Va in scena un …

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Autor: Aldo Zanchetta
Data:  
Para: forumlucca
Assunto: [Forumlucca] I: Fratelli d'Italia ? Ohibò! - Va in scena un triller sull'oro degli italiani
Come promesso ecco l’atto secondo. Lascio in calce il primo per chi non lo
avesse letto. Si cerca di ridere per non piangere. Aldo



AGLI AMANTI DEI TRILLER : DOVE SI TROVA L’ORO DELLA BANCA D’ITALIA?



Non sono un esperto e cercherò di non incorrere in errori.



Frugando nel web due anni or sono mi imbattei in un sito dove un esperto
poneva questa domanda: ”dove si trova l’oro della Banca d’Italia?”. A prima
vista mi sembrò stupida : nel caveau della Banca d’Italia, ovviamente! E
invece no. Naturalmente ho allargato le ricerche nel web incrociando i dati.
Può darsi che il problema che sollevo sia insignificante. O forse no.

Ci sono quattro paesi, ritenuti affidabili politicamente (e
moralmente…mmmh!), che fungono da deposito di parte consistente dell’oro di
altri paesi. E sono: Stati Uniti, Svizzera, Francia e Gran Bretagna, e lo
fanno facendosi remunerare profumatamente.

Partiamo facendo un piccolo sforzo per interpretare il brano seguente:

<<Se l'affermazione di Sprott (un esperto di problematiche riguardanti l’oro
monetario, nota mia) è corretta, le riserve auree delle banche centrali dei
paesi economicamente sviluppati sono state disponibili per soddisfare la
domanda aggiuntiva non contabilizzata. Quindi, già da un paio d'anni, i
caveau delle banche centrali di quei paesi sarebbero molto meno pieni di
quanto affermano. Inoltre, vale la pena ricordare che questi forzieri erano
già mezzi vuoti nel '98, secondo le stime di Veneroso (altro esperto, nota
ancora mia): "Già nel 1998, quasi la metà delle riserve auree ufficiali di
tutte le banche centrali erano fuori dai caveau" In questa ipotesi non solo
alcuni Banchieri Centrali avrebbero ceduto il "proprio oro", ma anche quello
che custodivano per conto di altre nazioni. Ricordiamo che le Banche
Centrali di alcuni paesi non solo utilizzano i loro depositi per elencare
l'oro nei loro bilanci, ma anche oro appartenente a paesi stranieri che per
motivi "politici" sono stati invitati ad affidarglielo. Come ad esempio
l'Italia che ha, in passato, affidato un terzo delle proprie riserve alla
FED per metterlo al riparo dalla minaccia comunista.>>



Infatti risulta anche in documenti ufficiali che le banche centrali spesso
cedono in leasing il loro oro a banche private (le bullion banks, banche
specializzate in questo genere di affari). Come si vede dal brano riportato
c’è una certa disinvoltura nel manipolare (e nel conservare!) i dati
riguardanti l’oro delle banche centrali, oro che, è bene ricordarlo,
appartiene a noi cittadini.



Abbiamo tutti letto dell’altalena dei prezzi dell’oro sul mercato libero
mondiale. Qualche ragione ci deve essere.



Il povero Chavez, ora defunto, nel 2011 decise di riportare l’oro del
Venezuela dal caveau della Federal Reserve a quello venezuelano. Ma, si sa,
Chavez era un temperamento agitato. Prima di lui però (2000/01) era stato il
governo tedesco a chiedere di riportare a casa 940 delle 1440 tonnellate
depositate presso la Bank of England, preoccupato dalla grande vendita di
oro a prezzo di saldo, nonché della grande quantità concessa in leasing, che
l’allora Cancelliere dello Scacchiere Gordon Brown stava facendo. Nessun
dubbio però sull’oro depositato negli Stati Uniti. Allora. Ma se il governo
tedesco non aveva dubbi, questi sono venuti alla Corte degli Uditori tedesca
(la nostra Corte dei Conti). Vediamo un po’.



<<La storia ha inizio lo scorso ottobre quando la Corte dei Conti tedesca ha
richiesto un'ispezione presso i forzieri delle Banche Centrali che
custodiscono il loro oro all'estero. Non era mai successo prima e ciò ha da
subito innescato un'atmosfera da thriller internazionale. Inoltre c'erano
precedenti ambigui. Secondo il magazine Der Spiegel: "Nel 2007, dopo
numerose richieste, alcuni ispettori della Bundesbank erano stati
autorizzati ad entrare nel caveau della FED americana, ma . soltanto
nell'anticamera! Quattro anni dopo, nel mese di maggio 2011 gli ispettori
fecero una seconda visita e stavolta ebbero modo di entrare in uno dei 9
compartimenti dove si trovava l'oro tedesco. Qualche lingotto venne pesato,
ma l'esito di tali verifiche fu, su richiesta della FED, posto sotto
segreto." Ahi, ahi, ahi!>> (Dov'è finito l'oro? 20 anni di svuotamenti di
Glauco Benigni - megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=81786)



http://megachip.globalist.it/QFC/NewsExtra_151070.jpg

Fort Knox dove gli Stati uniti conservano il proprio oro e quello ricevuto
in custodia



A quel punto è stato giocoforza richiedere la restituzione di una parte
consistente (54mila lingotti) dell’oro tedesco depositato, ma ci si è
trovati di fronte a una proposta sconcertante, comunque accettata dai
tedeschi (di necessità si fa virtù!). Gli Stati Uniti restituiranno questo
oro ma diluendo la resa in 7 anni, fra il 2013 e il 2020. Per avere il tempo
ricomprarlo o per far tornare a casa quello ceduto in leasing o dato in
prestito? O semplicemente per mancanza di adeguati mezzi di trasporto? Chi
sa?



Una cosa sembra certa: molti paesi occidentali negli ultimi 20 anni si sono
disfatti di parte dell’oro nelle loro mani (non Germania e Italia però). Ma
sembra certo che i paesi del cosiddetto Bric stiano rimpinguando i loro
forzieri in vista di un crollo del dollaro di cui sono troppo carichi. E
qualche maligno ipotizza che la Germania stia riportando a casa il suo oro
per prepararsi ad una nuova propria moneta in vista del crollo dell’euro. Ma
questa è un’altra storia. Una per volta… Non esageriamo con i thriller!



Termino con un dato e una domanda: L’Italia ha la quarta riserva mondiale
per valore di oro, ovvero circa 2.450 tonnellate. Non risulta che mai nessun
parlamentare italiano abbia chiesto dove questo oro si trovino realmente. Un
suggerimento per i grillini che, come ormai si sa, sono sguaiati e fuori
delle regole?



Ah, dimenticavo. Alcuni congressisti statunitensi stanno cercando di
indagare su misteriose barre di tungsteno verniciate d’oro che sarebbero
state rinvenute nel caveau di Fort Knox. Fantascienza naturalmente.























ATTO PRIMO



Si è parlato molto della “sovversione” grillina in occasione del “decreto
porcata” (la definizione non è mia ma del sito noiseFromAmerika gestito da
alcuni economisti italiani colà residenti) che sposava IMU e BANKITALIA,
tanto che è sfuggito il piccolo fatto che nello stesso papocchio è stata
respinta una mozione di Fratelli d’Italia in cui si chiedeva di ribadire,
con la rivalutazione del valore di Bankitalia, che l’oro depositato presso
la Banca stessa appartiene allo Stato e quindi agli italiani e quindi non è
“privatizzabile”.



SI ALZA IL SIPARIO



Che stupidaggine! L’oro depositato presso Bankitalia, privatizzabile? Certo
che no!



Ma anche forse si, dice il prof Borghi Aquilini.



E dove si trova quest’oro?



Che domanda! Nei forzieri di Bankitalia!



Forse, e solo in parte.



Solo in parte? E quanto?



Chi sa?



Ma certo è tutto al sicuro?



Mah, speriamo. E soprattutto speriamo che ci sia ancora tutto.



FINE DEL PRIMO ATTO. CALA IL SIPARIO





Da: Aldo Zanchetta [mailto:aldozanchetta@gmail.com]
Inviato: lunedì 10 febbraio 2014 13:55
A: 'forumlucca@???'
Oggetto: Fratelli d'Italia ? Ohibò! - Va in scena un triller sull'oro degli
italiani



Si è parlato molto della “sovversione” grillina in occasione del “decreto
porcata” (la definizione non è mia ma del sito noiseFromAmerika gestito da
alcuni economisti italiani colà residenti) che sposava IMU e BANKITALIA,
tanto che è sfuggito il piccolo fatto che nello stesso papocchio è stata
respinta una mozione di Fratelli d’Italia in cui si chiedeva di ribadire,
con la rivalutazione del valore di Bankitalia, che l’oro depositato presso
la Banca stessa appartiene allo Stato e quindi agli italiani e quindi non è
“privatizzabile”.



SI ALZA IL SIPARIO



Che stupidaggine! L’oro depositato presso Bankitalia, privatizzabile? Certo
che no!



Ma anche forse si, dice il prof Borghi Aquilini.



E dove si trova quest’oro?



Che domanda! Nei forzieri di Bankitalia!



Forse, e solo in parte.



Solo in parte? E quanto?



Chi sa?



Ma certo è tutto al sicuro?



Mah, speriamo. E soprattutto speriamo che ci sia ancora tutto.



FINE DEL PRIMO ATTO. CALA IL SIPARIO