Re: [Hackmeeting] Iniziativa di ieri a Milano: INDecent Euro…

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Author: Fabio Pietrosanti (naif)
Date:  
To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] Iniziativa di ieri a Milano: INDecent European Complete Techno-Surveillance
Mi permetto di criticare questa iniziativa, che mi pare molto basata
sull'emotività e ricca di imprecisioni.

DeIl 2/1/14, 6:06 PM, Cyber*Resistance ha scritto:
> Per finire, a questa pagine trovate la nostra azione di ieri, nella
> quale siamo andati negli uffici di rappresentanza del Parlamento
> Europeo, per manifestare la nostra contrarierà al progetto INDECT (
> http://www.indect-project.eu )
>
> Qui trovate il comunicato, il video dell'azione, anche tradotto in
> inglese, se voleste riprenderlo.
>
> http://www.cantiere.org/art-04331/-idp14-streetnet-united-we-stand-stopwatchingus.html
>
>
> Incolliamo qui i nostri punti.
> Perchè fermare INDECT?
>
> 14 miliardi di spesa son pianificati dall'unione europea. In questi
> anni di austerity collettiva. Ora spieghiamo perché sarebbe meglio
> vederli bruciare, piuttosto che investiti in INDECT

Sono 14.8 milioni di euro e non 14 miliardi stando alle fonti ufficiali
http://ec.europa.eu/enterprise/policies/security/indect/index_en.htm .

Non ci si fa' granchè con così pochi soldi, nè in bene nè in male.

Leggendone un pò si tratta di un insieme di piccoli progetti di pura
ricerca, senza background di politiche di sicurezza volte alla
attuazione di alcun tipo di "macro sistema di tecnocontrollo".

Penso inoltre *peccato che non ci siano università italiane* che
partecipano a iniziative impostate INDECT.

Così lo stato italiano continuerà a comprare tecnologie proprietarie da
finmeccanica anzichè finanziare la ricerca scientifica in questi ambiti.

Se la ricerca in questi ambiti è "pubblica" allora lo sono anche i
"concern", le misure correttive di privacy e i meccanismi di
check-and-balance necessari.

Se la ricerca invece è "privata", ovvero finanzata da commesse interne
fra clienti captive (interno->finmeccanica per esempio) allora questi
aspetti vengono meno.

In sintesi, ben vengano progetti in questi ambiti con approcci simili a
INDECT.

E spero che l'italia inizi a operare con i partner europei sulla ricerca
sulla sicurezza in modo "pubblico" tramite le università anzichè in modo
"privato" tramite l'industria della sicurezza dello stato (che è poi
spesso coinvolta in scandali di corruzione).

-naif