lunedì 3 febbraio alle ore 12
davanti all’Ufficio Scolastico della provincia di Bologna, Via de’ 
Castagnoli 1, Bologna. Questo l'appuntamento chiamato da Scuola 
d'Italiano con MigrantiXM24, Coordinamento Migranti, Sportello 
LegaleXM24 e a cui molte altre realtà hanno aderito
"Nel giorno di apertura delle pre-iscrizioni alle scuole, lunedì 3 
febbraio, convochiamo una conferenza stampa alle ore 12 davanti alla 
sede dell’Ufficio Scolastico della provincia di Bologna (Via de' 
Castagnoli 1, Bologna), per denunciare che, anche se il singolo caso del 
bambino bengalese è stato risolto, nulla è stato fatto per risolvere i 
problemi strutturali che avevano causato la sua esclusione dalla scuola. 
Vogliamo quindi dire pubblicamente che siamo pronti a denunciare 
ulteriori casi simili e a lottare contro ogni discriminazione, avviando 
anche azioni legali con la richiesta di ingenti risarcimenti alle 
istituzioni inadempienti."
NO AI RESPINGIMENTI SCOLASTICI
Il caso del bambino bengalese “respinto” dalla scuola dell’obbligo, 
denunciato dalla Scuola di Italiano con Migranti (SIM) di XM24 lo scorso 
dicembre, ha gettato luce su una situazione prima ignorata dai media e 
dalle istituzioni: il rischio concreto che bambini e bambine che 
arrivino in Italia ad anno scolastico già iniziato, o dopo la scadenza 
per le pre-iscrizioni, restino fuori dalle scuole, con la 
giustificazione che “non ci sono posti”. Ciò in chiara violazione del 
principio costituzionale del diritto all’istruzione.
Nel giorno di apertura delle pre-iscrizioni alle scuole, lunedì 3 
febbraio, convochiamo una conferenza stampa alle ore 12 davanti alla 
sede dell’Ufficio Scolastico della provincia di Bologna (Via de' 
Castagnoli 1, Bologna), per denunciare che, anche se il singolo caso del 
bambino bengalese è stato risolto, nulla è stato fatto per risolvere i 
problemi strutturali che avevano causato la sua esclusione dalla scuola. 
Vogliamo quindi dire pubblicamente che siamo pronti a denunciare 
ulteriori casi simili e a lottare contro ogni discriminazione, avviando 
anche azioni legali con la richiesta di ingenti risarcimenti alle 
istituzioni inadempienti.
I respingimenti scolastici dimostrano quanto il razzismo istituzionale 
sia penetrato anche nel sistema scolastico. In realtà, il problema 
potrebbe essere facilmente risolto se soltanto Questura e Prefettura 
comunicassero i dati relativi alla presenza e all'arrivo di bambini 
migranti alle istituzioni scolastiche competenti e se queste ultime 
formassero le classi in base a tali dati. Questa assenza di 
comunicazione non fa che aumentare la discrezionalità delle istituzioni 
di fronte ai migranti e ai loro figli. Anche la rapida soluzione del 
caso del bambino bengalese, grazie all’individuazione di posti liberi 
nelle classi, conferma il peso di questa discrezionalità: senza la 
denuncia della SIM-XM24, infatti, questo bambino sarebbe rimasto fuori 
da scuola.
Non è solo al momento dell’iscrizione alla scuola dell’obbligo che 
l’assenza di comunicazione tra le istituzioni e la discrezionalità 
amministrativa causano problemi ai migranti; anche l’università, il 
sistema sanitario e l’INPS sono spesso inadempienti. In ognuno dei 
passaggi burocratici necessari per rinnovare il permesso di soggiorno, 
essere un migrante o una migrante, o un loro figlio, vuol dire esporsi 
alla possibilità di perdere, in qualsiasi momento, un diritto che 
dovrebbe essere garantito senza distinzioni. I figli e le figlie dei 
migranti sono colpiti da questa situazione sin dalla scuola: prima 
vedono i loro diritti – come l’iscrizione alla scuola dell’obbligo – 
costantemente in pericolo, poi quando crescono, le cosiddette seconde 
generazioni devono subire il ricatto del permesso di soggiorno legato al 
contratto di lavoro e, compiuti i 18 anni, sono spesso costrette a 
rinunciare agli studi per trovarsi in fretta un lavoro. Alla base c’è la 
legge Bossi-Fini e l’idea ad essa sottesa che i migranti siano “buoni” 
soltanto quando servono alle esigenze di un mercato del lavoro sempre 
più povero.
Contro tutto questo vogliamo lottare e tutto questo denunceremo nella 
conferenza stampa, a partire dalla vergognosa vicenda dei respingimenti 
scolastici. Appuntamento lunedì 3 febbraio alle ore 12 davanti 
all’Ufficio Scolastico della provincia di Bologna, Via de’ Castagnoli 1, 
Bologna.
SIM-XM 24, SPORTELLO LEGALE XM24, COORDINAMENTO MIGRANTI
Adesioni: Ass. Senegalese Cheikh Anta Diop, Ass. Lavoratori marocchini 
in Italia, Comunità Pakistana Bologna, Laboratorio On The Move, 
Aprimondo, Seminaria, ASIA-USB, USI, Lavoratori anarchici
Contatti: sim.xm24@??? tel. 349.5273673, coo.migra.bo@??? 
tel. 327.57.82.056