VENERDI’ 17 GENNAIO’014 dalle 20
@ Vag61 - Spazio libero autogestito in via P.Fabbri 110
Fermento, vini e libri non omologati
Sante Notarnicola presenta “L’anima e il muro” + concerto “Sveltina”
“Fermento”, rassegna di libri e vini non omologati. Con case editrici
non allineate e aziende agricole che rispettano la terra e l’ambiente.
“Fermento”, come il ribollire del buon vino che si potrà bere durante
la serata e come il movimento delle produzioni indipendenti.
- dalle ore 20 cena sociale
- alle ore 21,30 presentazione del libro “L’anima e il muro”
(Odradek Edizioni): sarà presente l’autore Sante Notarnicola
- a seguire “Sveltina” in concerto: duo acustico swing e reggae
“Non ho nulla da vendere. Ci ho messo 50 anni a diventare comunista. E
20 anni 8 mesi e 1 giorno di prigione. E 11 di carcere di massima
sicurezza. E 5 anni di celle punitive. E la posta censurata. E i vetri
divisori ai colloqui. E le cariche dei carabinieri nei corridoi delle
prigioni. E il sangue nelle celle. E il sangue dal naso. E il sangue
dalla bocca. E i denti rotti. E la fame all’Asinara. E il silenzio
obbligatorio al bunker della Centrale, a Cala d’Oliva. E i racconti
dei torturatori. E i colpi contro le porte per non farti dormire. E i
colloqui respinti senza un motivo. E la posta sottratta. E il
linciaggio del vicino di cella. E il vivere col cuore in gola. E la
pressione che sale. E il cuore che senti ingrossare. E il compagno che
se ne va con la testa. E le divisioni a cinque nei corridoi. E le
rotture politiche. E le divisioni che teoricamente dovevano
rafforzarci. E il dilagare del soggettivismo. E i vetri infranti ai
colloqui. E le rivendicazioni coi pugni chiusi. E la ritirata
strategica. E gli scioperi della fame condannati. E i sorrisi spariti.
E i soggettivisti sconfitti. E gli odi tra compagni. E le demolizioni
personali. E la disgregazione umana. E le perquisizioni anali. E le
sei diottrie perse. E l’assalto coi cani nelle celle. E i compagni
colpiti da schizofrenia. E i primi tradimenti. E la massa dei
dissociati. E l’isolamento politico. E la piorrea che avanza. E gli
anni che passano e i giorni che conti. E i silenzi, i silenzi, i
silenzi”. (Sante)
Link:
http://vag61.noblogs.org/post/2014/01/11/6731/#more-6731
_ L’anima e il muro _
Nel libro sono scanditi dalla poesia i momenti principali della vita
di Sante Notarnicola, operaio comunista, rapinatore, carcerato.
I tre tempi della sua vicenda biografica sono contemporanei a quelli
di una generazione che ingaggiò una guerra senza esclusione di colpi
con lo Stato lunga circa un ventennio. In disaccordo con la linea
attendista del Pci negli anni Cinquanta, rompe con il Partito e
seguendo un progetto di guerriglia diviene rapinatore con la
famigerata Banda Cavallero. Arrestato nel 1967 e condannato
all’ergastolo, prosegue e insieme inizia la sua vera attività
politica. Da allora, la Storia d’Italia s’incaricherà di fargli visita
nelle varie patrie galere del suo lungo soggiorno. Notarnicola la
accoglierà a suo modo: animando il movimento per i diritti dei
detenuti sul finire degli anni Sessanta; conoscendo e confrontandosi
con i militanti della lotta armata, dalle Br ai Nap a Prima Linea,
tentando l’evasione e sperimentando sulla sua pelle il regime di
articolo 90 nelle carceri speciali. Dopo vent’anni, otto mesi e un
giorno si riaffaccerà alla vita esterna fino alla lenta estinzione
della pena.
Il libro è un’antologia di poesie di lotta e inni rivoluzionari, gridi
muti di rabbia e squarci di lirismo nati in un contesto, come la
carcerazione politica, dove la speranza della libertà è una quotidiana
collettiva eucarestia o non è. Versi che oscillano, lenti o vorticosi,
tra l’anima e il muro di tante prigioni.
Corredato di un ampio saggio introduttivo e da note che ne inquadrano
la mole di rimandi alla cronaca e alla cultura di quegli anni che
l’autore riversa sulla pagina, L’anima e il muro, duellanti senza
pace, ne raccoglie i momenti principali.
_ Sante Notarnicola _
Nato a Castellaneta 1938. Nel 1972 ha pubblicato con Feltrinelli la
sua semibiografia L’evasione impossibile (ristampata da Odradek a
partire dal 1997). È autore di tre raccolte poetiche: Con quest’anima
inquieta (Senza Galere, 1979), La nostalgia e la memoria (Giuseppe
Maj, 1986) e l’ibrido Materiale interessante (Edizioni della
Battaglia, 1997). Alcuni suoi versi compaiono nel volume collettivo
Mutenye. Un luogo dello spirito (Odradek, 2001).
_ Sveltina _
Gli Sveltina, ché così si fan chiamare,
suonan forte, piano, dolce ed amaro.
Una birra, ebbene, è stata il nome ad ispirare
nonché, naturalmente, l’altro intento chiaro.
Folk e Manouche e Swing e Reggae è la proposta!
repertorio variegato ma lo stile è il collante.
Lor si divertono e sta cosa è giusta,
vi divertite però anche voi, che è pure importante!
(Onofrio accombagna e canda e Bruno è colla chitarra…)
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