Autor: fernanda la camera Data: A: forumgenova Assumpte: [NuovoLab] articolo di Curzio Maltese
dal Venerdì di Repubblica del 10/1/14
Europa e riforme radicali: ecco l'unica barriera contro il nuovo fascismo
"Se non il fascismo, che cosa?" si chiedeva
Giorgio Bocca: Non se ne fosse andato due anni
fa, gli avrei chiesto che cosa ne pensava
dell'ultima ricerca di Ilvo Diamanti. Gli
italiani hanno fiducia per il 70 per cento nelle
forze dell'ordine e soltanto per il 6 nei
partiti. La situazione dei primi anni venti non doveva essere molto diversa.
La crisi ha fatto ricrescere in tutta Europa la
pianta velenosa del nazionalismo. Movimenti di
estrema destra avamzano per ora nelle periferie
del continente, in Austria, in Ungheria , in
quasi tutto l'Est, ma anche in Olanda e in
Francia, dove se si votasse oggi vincerebbe
Marine Le Pen. In Italia il dibattito pubblico
non è mai stato così tanto violento e
reazionariio, nei toni e nello stile, in una
parola: fascista. Basta accendere una sera
qualsiasi televisione e assistere alla quotidiana
cagnara di cialtroni impegnati nella solita gara a chi urla più forte.
Vent'anni di berlusconismo non si archiviano con
una sentenza di tribunale. Hanno scavato a fondo
negli animi degli italiani, ne hanno riacceso
l'anarchismo autoritario, gli antichi pregiudizi,
il disprezzo per la cultura, il servilismo
cortigiano, l'amore per le soluzioni semplici ai
problemi più complessi, la sfiducia atavica a
qualsiasi istituzione e in particolare per quelle democratiche.
Al resto hanno pensato la coruzione e l'ignoranza
del ceto politico, la frammentazione dei partiti,
l'ottusa persistenza di una burocrazia feroce e
ancora una volta l'opera di disinformazione e di
analfebetizzazione della peggiore televisione al
mondo, purtroppo in un paese ipnotizzato davanti
al piccolo shermo. Tutto questo ha riportato il
pericolo del fascismo all'attualità. Beppe Grillo
e Silvio Berlusconi, i migliori rabdomanti degli
umori popolari, stanno spostando l'asse della
loro propaganda sempre più a destra, verso un nuovo nazionalismo anti europeo.
L'Unione Europea, con tutti i suoi difetti,
costituisce l'ultimo baluardo e ostacolo
all'avvento di un regime autoritario. L'uscita
dall'euro spianerebbe la strada verso un nuovo
fascismo. La sinistra italiana, oggi come allora,
non avverte il rischio di una ondata autoritaria,
troppo impegnata come al solito in guerricciole
per il potere interno. Non bastasse, questo
governo indeciso a tutto e appes alla volontà di
un presidente quasi novantenne ricorda ogni
giorno di più la Repubblica di Weimar. Se appena
immaginassero quanto rischiano loro e l'intera
democrazia italiana, farebbero le riforme in
poche settimane, invece di rinviarle da mesi e mesi.
Ma davvero non capiscono dove sta andando un
Paese dove la polizia e dieci volte più amata dei partiti?