Incipit supercarrozzoloso:
L'agenzia statunitense lavora a un computer quantistico in grado di
crackare ogni genere di codice crittografico. Il Datagate si mischia
con i qubit, ma siamo ancora lontani da una possibile implementazione
pratica della teoria
tratto da:
[1]
http://punto-informatico.it/3968396/PI/News/sogni-quantistici-della-
nsa.aspx
per un po' di anni, i computer quantistici mi hanno suscitato
l'orticaria solo a sentirne parlare. la ricerca era straindietro, e non
rappresentava un rischio concreto.
Ora comunque esistono gi`a algoritmi che sono "resistenti alla
crittanalisi quantistica", perche in pratica un CQ consente di
linearizzare/ottimizzare alcune operazioni (che vengono risolte quase
istantaneamente) mentre senza CQ ci impiegherebbe molto di piu [*]. La
crescita di potenza di un CQ andava a rilento, almeno quella sul fronte
pubblico, per cui non vi era ancora un rischio concreto.
Vorrei porre un'altra riflessione.... non e che il modo con cui gli
algoritmi vengono scelti... dovrebbe cambiare ? La community della
sicurezza attivistica dovrebbe, magari, trovare dei suoi standard, non
che differiscano dal metodo scientifico attualmente utilizzato, ma che
differiscano dall'ente che performa queste valutazioni.
Questo almeno finche non ci sar`a una presa di posizione netta da parte
di chi ha fatto gli standard accademici e di mercato, fino a quando non
si dichiarer`a refrattario ad eventuali contaminazioni da parte
dell'NSA o di altri enti governativi.
Qualcuno e a conoscenza di questi algoritmi ? sa se sono gi`a
implementati in SSL, e se ne vale la pena renderli di default per
questo motivo, almeno sulle nostre configurazioni ?
* non ho idea di quanto sia piu rapido il cracking, come fattori di
moltiplicazione
Saluti,
GRradio
References
1.
http://punto-informatico.it/3968396/PI/News/sogni-quantistici-della-nsa.aspx
