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Auteur: Antonio Bruno
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Sujet: [NuovoLab] Parcheggi fai-da-te invenduti Si allarga l’area di pertinenza

Parcheggi fai-da-te invenduti Si allarga l’area di pertinenza
Anche a un chilometro da casa per gli sconti fiscali

NADIA CAMPINI


LA CRISI del mattone colpisce anche i parcheggi faida- te, quelli realizzati in concessione su terreno pubblico, e il Comune si prepara ad allargare il vincolo della pertinenzialità per permettere di sbloccare i lavori fermi per mancanza di clienti. Oggi per aver diritto di acquistare la concessione novantennale di un box nell’ambito di un’autorimessa sorta in questo modo è necessario infatti abitare a non più di 600 metri di distanza dall’area del posteggio, criterio stabilito dal Comune per poter applicare il vincolo della pertinenzialità del posteggio, che permette anche di usufruire di agevolazioni fiscali non indifferenti. Con una delibera di giunta il Comune si prepara ora ad allargare questo limite ai confini del municipio o comunque al limite di 1000 metri di distanza in linea d’aria.
«Abbiamo già chiesto il parere ai Municipi, anche se non era obbligatorio — spiega il vicesindaco Stefano Bernini — e contiamo di portare il provvedimento in giunta al più presto. La modifica nasce dalle richieste stesse di diversi cittadini che magari di trovano nell’impossibilità di acquistare questi parcheggi, pur essendo interessati, perché magari abitano anche solo cinquanta metri oltre i seicento. Visto che poi che in molte rimesse ci sono ancora unità invendute e contemporaneamente c’è l’esigenza di togliere le auto dalle strade, stiamo lavorando su questa ipotesi».
La storia dei parcheggi fai-da te ha ormai un passato più che decennale. Risale infatti al 2002 la decisione del Comune di mettere al bando una serie di aree pubbliche nell’ambito del Comune, piazze e slarghi in primo luogo, al di sotto del quale è stata introdotta la possibilità di realizzare autorimesse in concessione novantennale. Unica condizione: ad accedere a questi parcheggi sono abilitati solo coloro che possono realizzare un vincolo di pertinenzialità con l’alloggio di abitazione.
Nel frattempo i posteggi sono stati in gran parte costruiti, sono ventidue, quasi tutti completamente realizzati, ma alcuni sono ancora in costruzione. Emblematico è a questo proposito il caso di via Montezovetto, dove da quattro anni c’è un cantiere aperto che non arriva a conclusione anche e soprattutto per colpa della crisi. «Intendiamoci — precisa il vicesindaco — la modifica vale solo per le concessioni già in essere, perché di nuove non ce ne sono, solo la settimana scorsa in giunta
abbiamo bloccato il progetto di un parcheggio in piazza Ragazzi del 99 perché in area esondabile».
Nonostante questo le polemiche si sono già scatenate. Annuncia infatti la sua opposizione in commissione e in consiglio comunale Antonio bruno, capogruppo della Federazione della sinistra. «La disponibilità ad allargare il concetto di pertinenzialità con cui è possibile acquistare un parcheggio fai da te è inaccettabile — dice Bruno — e dimostra l’inattendibilità delle motivazioni
che stavano alla base di queste operazioni immobiliari. Infatti, i parcheggi ”fai da te” che derivano dalla Legge Tognoli furono presentati come il toccasana per i quartieri in modo da permettere ai residenti di trovare agevolmente un box vicino a casa. Proprio la natura pertinenziale di questi parcheggi ha permesso iter urbanistici e fiscali semplificati. Annullare questo vincolo diventa uno sgradevole regalo ai costruttori ».

genova.repubblcia.it
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antonio bruno
capogruppo Federazione Sinistra Comune di Genova
benincomune.weebly.com
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