[nuovopci] Ribellarsi è giusto! Viva la ribellione delle mas…

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Autor: \(nuovo\) Partito comunista italiano
Data:  
Para: npci.inter
Assunto: [nuovopci] Ribellarsi è giusto! Viva la ribellione delle masse popolari!


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Comunicato CC 42/2013 - 11 dicembre 2013

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RIBELLARSI È GIUSTO! VIVA LA RIBELLIONE DELLE MASSE POPOLARI!

ABBASSO IL GOVERNO DELLE RAPINE E DELLE TASSE!

ABBASSO LE AUTORITÀ DELLA REPUBBLICA PONTIFICIA!

FACCIAMOLA FINITA CON LA PREPOTENZA DI BANCHE, ASSICURAZIONI E MONOPOLI!


La protesta contro le istituzioni della Repubblica Pontificia dilaga da
un capo all'altro del paese, si allarga a strati via via più vasti della
popolazione. Contro la rapina economica, la disgregazione sociale e la
devastazione del paese si mobilitano tutti i lavoratori dipendenti e
autonomi, gli immigrati, gli studenti, i pensionati, le casalinghe e
persino quei capitalisti che non godono dei profitti e dei benefici del
capitale finanziario. È un movimento che fa crescere in ogni città e in
ogni paese una ventata di speranza di "farla finita" con l'oppressione
della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani
e sionisti, con la loro Troika e le loro guerre.

NOI COMUNISTI APPOGGIAMO E PROMUOVIAMO LA PARTECIPAZIONE ALLE
MANIFESTAZIONI PROMOSSE DAL COORDINAMENTO 9 DICEMBRE, DAI FORCONI E
DAGLI ALTRI GRUPPI. ESSE SI AGGIUNGONO E COMBINANO CON LE GLORIOSE
CINQUE GIORNATE DI GENOVA, CON LE PROTESTE DEGLI OPERAI DELLA FABBRICHE
CHE I PADRONI VOGLIONO CHIUDERE, CON LE PROTESTE DEGLI STUDENTI E DEI
PRECARI, DELLE VITTIME DELL’INQUINAMENTO E DELLE “CATASTROFI NATURALI”,
CON QUELLE DI ALTRI SETTORI.

Alcuni dei promotori e dei manifestanti nutrono l'illusione di indurre
le Autorità della Repubblica Pontificia a fare una politica più
favorevole alle masse popolari. Queste illusioni sono secondarie. Le
idee e le aspirazioni si scontreranno con i fatti. I vertici della
Repubblica Pontificia, il loro governo e le loro autorità non
cambieranno politica. Al massimo cambieranno facce e parole, ma la loro
politica resta quella dettata dalla Unione Europea e dalla Comunità
Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti.
Berlusconi oggi fa l'antiUE, ma l'abbiamo visto all'opera. Il Papa
predica contro il capitalismo, ma la Corte Pontificia e la sua Chiesa
restano pilastri del capitalismo in Italia e nel mondo. Prodi ora fa il
pentito, ma quando era al governo ha privatizzato a man bassa.

I promotori delle prove di fascismo si intrufolano nella mobilitazione
delle masse popolari contro i vertici della Repubblica Pontificia. Tanto
peggio per i loro ispiratori, mandanti, finanziatori e protettori. Il
movimento attuale sovverte il sistema che la Comunità Internazionale dei
gruppi imperialisti europei, americani e sionisti ha imposto e impone
nel nostro paese e nel mondo. Le intenzioni e i propositi di Forza
Nuova, di Casa Pound, della Destra e degli altri gruppi fascisti non
cambieranno questo dato di fatto. Si troveranno ad aver servito una
causa opposta alle intenzioni dei loro ispiratori e padrini.

Le istituzioni della Repubblica Pontificia rapinano il paese, succhiano
il sangue ai lavoratori, rendono sempre più difficile la vita alle masse
popolari, per arricchire i ricchi e soddisfare le pretese dei banchieri
e dei caporioni delle società finanziarie. La questione principale non
sono le idee, le intenzioni e le bandiere di chi promuove la
mobilitazione delle masse popolari. Abbiamo visto più volte singoli e
partiti cambiare ruolo. Tra Napolitano e i capi delle Organizzazioni
Criminali, tra Berlusconi e Susanna Camusso, tra Letta e i caporioni
delle organizzazioni fasciste, la differenza è solo di facciata e di
ruolo. L'importante è che la mobilitazione delle masse popolari si
allarghi, che si rafforzi e che diventi organizzazione.

Questa è la strada giusta per farla finita con questo regime di rapina,
con la Corte Pontificia, con il Presidente della Repubblica dei padroni,
con l'illegale e illegittimo governo Letta, con i loro funzionari che
devastano il paese.

Siamo sulla strada giusta per farla finita con il sistema di partiti e
uomini politici corrotti e venduti, di sindacalisti di regime complici
dei padroni, di funzionari pubblici prepotenti con i lavoratori e
servili verso i ricchi e i potenti.

Bisogna moltiplicare le proteste. Le proteste devono portare a
costituire Organizzazioni Popolari in ogni zona e settore e in ogni
azienda pubblica e Organizzazioni Operaie in ogni azienda capitalista.
OO e OP devono agire in ogni zona e azienda come istituzioni del Nuovo
Potere, alternativo a quello della RP. Devono prendere la direzione del
paese, azienda per azienda e zona per zona, coordinarsi tra di loro fino
a costituire un loro governo d'emergenza e farlo ingoiare ai vertici
della Repubblica Pontificia. Quanto più avanza il coordinamento delle OO
e OP, tanto più cresce il potere di ognuna di esse nella sua zona e
nella sua azienda, tanto più vicina diventa la costituzione del GBP.

Bisogna che a tutti i livelli le masse popolari si organizzino per non
pagare imposte e tasse, bollette e prezzi di monopolio, per impedire che
i padroni chiudano e delocalizzino le fabbriche e per riaprire quelle
che hanno chiuso, per impedire che le autorità chiudano i servizi e
vendano il patrimonio pubblico. Bisogna estendere la disobbedienza alle
autorità e bloccare il funzionamento delle istituzioni statali fino a
rendere il paese ingovernabile ai vertici della Repubblica Pontificia e
a ogni governo loro emanazione.

Solo con l'instaurazione del socialismo porremo fine al capitalismo e
alla sua crisi. Quindi la mobilitazione delle masse popolari contro la
Repubblica Pontificia porterà più o meno direttamente a questo
risultato. Quanto direttamente, dipende da noi. Ma la rivoluzione
socialista pura non esiste. La rivoluzione socialista avviene tramite la
ribellione delle masse popolari all'ordine costituito, fino a instaurare
un nuovo ordine. Già Lenin insegnava: "La rivoluzione socialista in
Europa non può essere altro che l'esplosione della lotta di massa di
tutti gli oppressi e di tutti i malcontenti. Una parte della piccola
borghesia e degli operai arretrati vi parteciperanno inevitabilmente -
senza una tale partecipazione non è possibile una lotta di massa, non è
possibile nessuna rivoluzione - e porteranno nel movimento, non meno
inevitabilmente, i loro pregiudizi, le loro fantasticherie reazionarie,
le loro debolezze e i loro errori. Ma oggettivamente essi attaccheranno
il capitale e l'avanguardia cosciente della rivoluzione, il proletariato
avanzato, esprimendo questa verità oggettiva della lotta di massa varia
e disparata, variopinta ed esteriormente frazionata, potrà unificarla e
dirigerla, conquistare il potere, prendere le banche, espropriare i
trust odiati da tutti (benché per ragioni diverse!) e attuare altre
misure dittatoriali che condurranno in fin dei conti all'abbattimento
della borghesia e alla vittoria del socialismo, il quale si 'epurerà'
dalle scorie piccolo-borghesi tutt'altro che di colpo".

Sta a noi comunisti far tesoro della nostra concezione del mondo. Sta
agli operai avanzati approfittare delle condizioni favorevoli per
organizzarsi di cui godono. Dobbiamo portare nel vasto movimento delle
masse popolari l'orientamento e l'organizzazione che lo rendano capace
di creare un nuovo ordine: in definitiva esso sarà il socialismo.

TRASFORMARE LA RIBELLIONE E LA PROTESTA IN ORGANIZZAZIONE DELLE MASSE
POPOLARI FINO ALLA COSTITUZIONE DEL GOVERNO DI BLOCCO POPOLARE, IL
GOVERNO D’EMERGENZA DELLE MASSE POPOLARI ORGANIZZATE!

COSTITUIRE CLANDESTINAMENTE IN OGNI AZIENDA PRIVATA E PUBBLICA E IN OGNI
ZONA COMITATI DI PARTITO, MOLTIPLICARE LE OO E LE OP E FAVORIRE IL LORO
COORDINAMENTO E L’ORIENTAMENTO A COSTITUIRE UN LORO GOVERNO D’EMERGENZA!


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