La prossima ora
in silenzio per la pace sui gradini
del palazzo ducale di Genova, mercoled' 27 novembre, sarà la
seicentesima.
Per questo invitiamo chi ha già manifestato con noi a tornare
ancora una volta sui gradini del ducale; e chicondivide le
nostre argomentazioni e sa suonare
uno strumento musicale a portarlo con sè. Concluderemo la
seicentesima ora
invitando i passanti a cantare con noi "La canzone del maggio"
di Fabrizio
De Andrè; metteremo a disposizione il testo.
Incollo il volantino che verrà distribuito mercoledì; altre info
su
www.orainsilenzioperlapace.org
Siamo
tutti, per sempre, coinvolti
“Che
c’entiamo noi con la guerra in Afghanistan?”
Nelle
ultime seicento settimane, più di dodici anni,
non saranno stati pochi
i
passanti che, afflitti da problemi più o meno grandi e raggiunti
da uno
dei nostri 300
000 volantini si saranno posti
questa domanda
C’entriamo
se crediamo nella nostra costituzione
: La guerra calpesta l’articolo
11, che la ripudia esplicitamente. E limita la sovranità delle
nostre
istituzioni, trasferendola negli Stati Uniti
C’entriamo
se pretendiamo di non essere ingannati
: il pretesto della guerra è stato
la ricerca di Osama Bin Laden, indicato come autore
dell’attentato alle torri
gemelle. Ammesso che lo fosse (ma nessun processo lo ha mai
stabilito),
sappiamo bene che Bin Laden è stato rintracciato e linciato in
Pakistan, e non
in Afghanistan, dai marines statunitensi
C’entriamo
se veniamo colpiti da provvedimenti economici sempre
piùpesanti ed ingiusti
: durante la recente vertenza dei
lavoratori AMT abbiamo più volte sottolineato che il governo ha
recentemente
stanziato 300 milioni di euro per continuare la guerra fino a
dicembre. Con
quel denaro, non solo a Genova si potrebbero organizzare
trasporti pubblici
efficienti ed a prezzi accessibili; condotti da autisti
giustamente pagari. A dieci
anni dall’inizio della guerra è stato stimato che i costi per
l’Italia
ammontassero a 4 miliardi di euro. Mentre scuola pubblica,
sanità, welfare,
pensioni, continuano ad essere demoliti.
Ma
soprattutto c’entrano le nostre istituzioni: presidente della
repubblica,
governo e parlamento che permettono che questi veri e propri
delitti vengano
compiuti
Cogliamo
perciò il pretesto del numero 600 che caratterizza
la prossima ora in silenzio
per la pace per
-Invitare
tutte le persone che,
per
poche o per
tante volte hanno manifestato con noi a tornare
ancora per
una volta sui gradini
del ducale mercoledì 27 novembre dalle 18 alle 19
-Invitare
chi sa suonare uno strumento musicale a portarlo con sé:
concluderemo la
seicentesima ora in silenzio per la pace cantando
e suonando “La canzone
del Maggio” di
Fabrizio De Andrè.
Ecco il
testo
CANZONE DEL
MAGGIO
Fabrizio De Andrè
na na na……
Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credervi assolti
siete lo stesso coinvolti.
Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le "pantere"
ci mordevano il sedere
lasciandoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.
E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se credete ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.